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TCBO: LO STABAT MATER DI ROSSINI PER LA PACE

Comunicato stampa

 

LO STABAT MATER DI ROSSINI PER LA PACE

Una raccolta fondi per l’Ucraina promossa dal Teatro Comunale e dal Comune di Bologna a favore di Emergency, in occasione dei due concerti in programma il 14 aprile alle 20.30 e il 15 aprile alle 18.00 in Sala Bibiena

Il Teatro Comunale e il Comune di Bologna hanno deciso di mettere in atto una raccolta fondi a favore di Emergency, da destinare alla popolazione ucraina colpita dalla guerra, in occasione dei due concerti speciali fuori abbonamento della Stagione Sinfonica – in programma il 14 aprile alle 20.30 e il 15 aprile alle 18.00 in Sala Bibiena – che vedono l’esecuzione dello Stabat Mater di Gioachino Rossini. Jonathan Brandani dirige l’Orchestra e il Coro, preparato da Gea Garatti Ansini, del Teatro Comunale di Bologna; protagoniste le voci soliste del soprano Patrizia Biccirè, del mezzosoprano Lamia Beuque, del tenore Marco Ciaponi e del basso Nahuel Di Pierro.

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VENERDI' 8 APRILE RAI CULTURA PORTA SU RAI3 LA BOHÈME, IL TERZO FILM-OPERA FIRMATO DA MARIO MARTONE

Comunicato stampa

 

RAI CULTURA PORTA SU RAI3 LA BOHÈME, IL TERZO FILM-OPERA FIRMATO DA MARIO MARTONE

 

Sul podio del Teatro dell’Opera di Roma il Direttore musicale Michele Mariotti

 

Dopo i successi del Barbiere di Siviglia e della Traviata, Mario Martone realizza il suo terzo film-opera, ancora una volta prodotto da Rai Cultura e dal Teatro dell’Opera di Roma. L’ultima tappa del progetto cinematografico nato durante la pandemia è La bohème di Giacomo Puccini, diretta da Michele Mariotti, che Rai Cultura propone in prima visione venerdì 8 aprile alle 21.20 su Rai3, con un’introduzione di Corrado Augias. Per la Rai – che ha partecipato all’intero progetto editoriale – è una ulteriore importante tappa del percorso di creazione di nuovi linguaggi che permettano al grande pubblico di avvicinarsi alla lirica.

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Vicenza 25 ­ 27 aprile 2022 - Torna il Concorso pianistico nazionale Premio Lamberto Brunelli al teatro olimpico di Vicenza

XXXI Settimane Musicali al Teatro Olimpico

XI Premio Lamberto Brunelli – Concorso Pianistico Nazionale

Vicenza 25 – 27 aprile 2022

 

Torna anche quest’anno il Concorso pianistico nazionale Premio Lamberto Brunelli organizzato dalle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, rassegna concertistica con la direzione artistica di Sonig Tchakerian.

 L’undicesima edizione del Concorso, divisa nelle due giornate dell’eliminatoria e del gran finale con l’Orchestra di Padova e del Veneto, andrà in scena al Teatro San Marco e al Teatro Olimpicorispettivamente nelle giornate del25e del 27 aprile 2022.

 

L’edizione 2022 delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, manifestazione cheogni anno richiama nella città palladiana celebri artisti del panorama musicale nazionale e internazionale, si avvia il 25 aprile con l’undicesima edizione del Concorso Pianistico Nazionale Premio Lamberto Brunelli.

Istituito nel 2011 e intitolato alla figura di Lamberto Brunelli, socio e sostenitore del Festival scomparso nel 2010, il Premio Brunelli richiama giovani pianisti animati da autentica passione per la scena musicale e attratti da una straordinaria opportunità dove convergono studio, rigore e crescita artistica.

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DANIEL HARDING E LEONIDAS KAVAKOS CON L’ORCHESTRA RAI A TORINO

Comunicato stampa

 

Bartók e Brahms in programma nel concerto di giovedì 7 aprile a Torino, in diretta su Radio3 e in streaming su raicultura.it


Sale per la quarta sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in poco più di un anno il grande direttore d’orchestra inglese Daniel Harding, protagonista del concerto in programma giovedì 7 aprile alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. La serata, replicata venerdì 8 aprile alle 20, è trasmessa in diretta su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura, che la trasmetterà inoltre sul suo canale Rai5 il 26 maggio 2022.

 

Al suo debutto con la compagine Rai, datato 13 dicembre 2020, sono seguiti altri due memorabili concerti il 17 dicembre dello stesso anno e il 7 gennaio 2021, tutti realizzati a porte chiuse e trasmessi in streaming e su Radio3 a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. La doppia serata del 7 e 8 aprile è quindi il primo incontro di Harding con il pubblico dell’Auditorium Rai di Torino, città con la quale ha un rapporto più che ventennale, avendo debuttato ai Concerti del Lingotto nel 1999 con la Mahler Chamber Orchestra. Da allora è tornato più volte, sempre ospite del Lingotto, con orchestre diverse: Royal Concertgebouw di Amsterdam, Orchestra Sinfonica della Radio Svedese, London Symphony Orchestra e Berliner Philharmoniker. Indimenticabile il suo ciclo di concerti per il festival pluriennale “Sintonie”, che tra il 2003 e il 2006 ha accompagnato la città alle Olimpiadi invernali con l’integrale delle Sinfonie di Beethoven, il Wozzeck di Berg, la Passione secondo Matteo di Bach e La Creazione di Haydn.

Nato nel 1975 a Oxford, Daniel Harding ha iniziato giovanissimo la carriera come assistente prima di Sir Simon Rattle alla City of Birmingham Symphony Orchestra e poi di Claudio Abbado presso i Berliner Philharmoniker. Ha ricoperto incarichi presso l’Orchestre de Paris, la Mahler Chamber Orchestra, la London Symphony Orchestra e l’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese, ma è stato ospite di tutte le più prestigiose istituzioni musicali del mondo, dai Berliner e Wiener Philharmoniker al Festival di Salisburgo, al Teatro alla Scala.

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LA SCALA DI SETA, G. ROSSINI – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, DOMENICA 27 MARZO 2022

Sicuramente è terapeutico recarsi a teatro una domenica pomeriggio e cercare di distrarsi dalle brutture che stanno attanagliando il mondo recando sofferenze immani a popolazioni innocenti. Senza voler dimenticare assolutamente ciò che ci circonda, il nostro animo per sopravvivere ha bisogno di pillole di serenità come quelle offerte dalla Fondazione Arena di Verona portando in scena per la prima volta, sembra incredibile, La scala di seta di Gioachino Rossini al Filarmonico. Decide di farlo con una squadra totalmente femminile, composta dalla veronese Stefania Bonfadelli alla regia, coadiuvata dalla scenografa Serena Rocco ed i costumi di Veleria Donata Bettella. Se la protagonista silenziosa della trama è una scala di seta allora perché non ambientare l’intera vicenda in un atelier di stoffe in cui eleganti clienti si recano per farsi confezionare abiti alla moda potendo scegliere la materia prima direttamente sul posto? Qui dunque si dipanano i deliziosi quadretti e le gag spassosissime che le regista ha intelligentemente messo in atto esaltando tutti i protagonisti in un turbinio di azioni-reazioni, che invitano il pubblico ad osservare tutto ciò che accade su un palcoscenico mai piatto che coinvolge ad ogni scena.

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Dieci anni di Vicenza in Lirica
tra giovani artisti e grandi nomi della lirica

Un ricco cartellone da giugno a settembre per la decima edizione dove “la Musica unisce”

Il Festival Vicenza in Lirica festeggia i suoi primi dieci anni di attività con un cartellone ricco di eventi da aprile a settembre. La direzione artistica del Festival curata da Andrea Castello ha anticipato i primi titoli e collaborazioni del 2022, in attesa di conoscere gli interpreti e gli altri spettacoli che verranno presentati al pubblico ad aprile durante la conferenza stampa.

Il Festival, organizzato da Concetto Armonico in collaborazione con l’Archivio storico Tullio Serafin e sostenuto dal Ministero della Cultura, Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Vicenza e da diversi sponsor privati, inizierà il 17 giugno con due capolavori monteverdiani: il “Combattimento di Tancredi e Clorinda” e il “Ballo delle ingrate” in collaborazione con il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Il 18 giugno un appuntamento atteso che mette in primo piano la solidarietà con il concerto benefico a favore di Assi Gulliver – Associazione Sindrome di Sotos Italia eseguito dal Coro e Orchestra di Vicenza. La prima parte del festival si concluderà il 21 giugno al Giardino del Teatro Olimpico con un concerto dedicato alla Festa della Musica Europea.

Vicenza in Lirica proseguirà a settembre con un cartellone dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart che sarà protagonista nella serata inaugurale del 3 settembre con l’imponente “Messa in Do Minore K427” eseguita dall’Orchestra di Padova e del Veneto e, successivamente, con il capolavoro operistico “Don Giovanni” (8 e 10 settembre) con interpreti i vincitori del Concorso lirico Tullio Serafin. Ritornerà l’appuntamento proposto dal Conservatorio “G. Verdi” di Milano con il concerto “Actus Tragicus: la cantata barocca”. Non mancherà uno spettacolo musicale di altissimo valore culturale e morale incentrato sui temi affrontati nell’opera Don Giovanni e prodotto dal Liceo Guarino Veronese di San Bonifacio (7 settembre) dal titolo “Scambiamoci di vista: da Plauto a Mozart passando per Shakespeare”. Master class di canto lirico, presentazioni di libri e di cd, altri concerti ed intermezzi, arricchiranno il già vasto cartellone del Festival che si estenderà anche fuori Vicenza con il progetto “Vicenza in Lirica fuori le Mura”.

Ancora una volta giovani artisti che si stanno avviando alla carriera saranno i veri protagonisti del Festival, ma anche i grandi nomi della lirica impegnati sia negli spettacoli, che nella parte formativa attraverso l’Opera-Studio e le master class.

Un’anteprima del Festival Vicenza in Lirica verrà proposta sabato 16 aprile alle ore 21 al Teatro Olimpico con lo “Stabat Mater” di Luigi Boccherini che vedrà protagonista un cast stellare guidato al violino dal grande maestro Federico Guglielmo con l’ensemble “L’Arte dell’Arco” ed il soprano Silvia Frigato.

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Le novità musicali di marzo - I libri Zecchini Editore

Una primavera ricca di letture.

 L’opera, il suo ricordo e i suoi strumenti: sotto questo cappello, forse in modo un po’ vago, potremmo includere le nostre cinque novità di marzo, che in qualche modo hanno a che fare con il teatro. Lo fa in maniera esplicita il volume di Paolo Petronio, che ripercorre in maniera singolare la vita e la produzione musicale di Puccini, ma anche quello di Vincenzo Ramón Bisogni, che sceglie tre figure femminili (Adriana, Violetta e Butterfly) per trarne altrettanti ritratti umani e musicali. Felice Todde, poi, compie una minuziosa analisi dei tre drammi spagnoli musicati da Verdi, mentre Piero Barbareschi, inventando la figura di un copista musicale alla fine del Settecento, ricostruisce un vivido quadro dei teatri, delle cappelle e degli artisti di quel periodo, tra Napoli, Venezia e Londra. E poi, dicevamo, gli strumenti: anche se entrerà nell’orchestra d’opera solo in un secondo momento, l’arpa è uno degli strumenti più affascinanti e imponenti costruiti dall’uomo, e Giuliano Marco Mattioli, nella sua minuziosa monografia, descrive l’evoluzione tecnica e musicale impressa dalle geniali idee della famiglia Érard.

Cinque novità, ma anche nuove edizioni importanti come la "Bibbia" dei percussionisti di Guido Facchin: "Le percussioni". 

 

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TOSCA, GIACOMO PUCCINI - TEATRO VERDI DI TRIESTE, VENERDI' 4 MARZO 2022

Tosca torna a Trieste, nuovamente secondo Hugo de Ana, nell’allestimento che il regista argentino ha presentato di recente al Teatro Comunale di Bologna. 

Lo spettacolo è di stampo ipertradizionale, vi ritroviamo infatti i classici costumi che ci aspetta di trovare in una Tosca, le chiese e la statua dell’Arcangelo Michele. Le scenografie sono imponenti e con tanto di portoni giganti, frammenti di enormi statue, crocifissi che tagliano il palco e, nel secondo atto, un’imponente e sontuosa tavola. Sullo sfondo gli interni di ricchi palazzi. Unico elemento tecnologico è l’utilizzo di alcune proiezioni che ricreano alcune scene “in esterna”, ulteriori dettagli sulla scena, come anche delle note molto cinematografiche all'inizio di ogni atto. Bello il gioco di luci di Valerio Alfieri che richiamano i quadri di Caravaggio. 

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LE BARUFFE, GIORGIO BATTISTELLI - TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, MERCOLEDI' 2 MARZO 2022

Commissionata dal Teatro La Fenice nel 2019, l’opera Le baruffe nasce come omaggio del sovrintendente Furtunato Ortombina, e del teatro tutto, a Marsilio Editori in occasione dei 60 anni dalla fondazione della casa editrice. E quale modo migliore per celebrare l’azienda veneziana se non con un vero e proprio tripudio di venezianità, a partire dal soggetto che si basa su Le baruffe chiozzotte, ultima commedia di Carlo Goldoni. Un progetto che rappresenta una sintesi perfetta del legame fra teatro e territorio vista anche la presenza di Damiano Michieletto nella doppia veste di regista e, assieme a Giorgio Battistelli che ha scritto la musica, di librettista.

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RIGOLETTO, GIUSEPPE VERDI - TEATRO FILARMONICO DI VERONA, VENERDI' 04 MARZO 2022

Torna, per la terza volta, sulle tavole del Teatro Filarmonico di Verona, la produzione di Rigoletto pensata da Arnaud Bernard nel 2011 e ripresa più volte anche in altri teatri italiani. Il mondo creato dal regista (qui ripreso da Yamal Das Irmich) con la scena di Alessandro Camera, è uno spazio ligneo e meta-teatrale che evoca lo sfarzo della Mantova dei Gonzaga e l’umanesimo rinascimentale con forti rimandi all’arte pittorica del ‘500, fra palazzi ideali, biblioteche e moli sul Mincio che subiscono tempeste atmosferiche e insieme letterarie, sempre nel rispetto della drammaturgia verdiana. Uno spettacolo che in sostanza si muove su una linea di tradizione indolore e non particolarmente interessante, se si esclude una certa facilità di gestione della scena unica.

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Credi nel futuro della musica - Al via la campagna di raccolta fondi per sostenere il Premio Lamberto Brunelli concorso pianistico nazionale dedicato ai giovani pianisti

Credi nel futuro della musica.
Al via la campagna di raccolta fondi per sostenere il Premio Lamberto Brunelli 
concorso pianistico nazionale dedicato ai giovani pianisti

 Fino a venerdì 15 aprile 2022 sarà possibile effettuare una donazione sulla piattaforma Ideaginger.it, scegliendo tra numerose ricompense che permetteranno ai sostenitori di prendere parte al Premio in diverse modalità: “Adagio”, “Allegretto”, “Allegro” o “Presto Assai”. 

 

 

Vicenza - 3 marzo 2022 - Al via la campagna di raccolta fondi “Credi nel valore della musica: sostieni il Premio Lamberto Brunelli dedicato ai giovani pianisti” sulla piattaforma web Ideaginger.it

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Bando selezione delle voci per l'Intermezzo LA VEDOVA INGEGNOSA

BAROCCO EUROPEO indice il Bando per la selezione delle voci a ruolo 

per l’allestimento dell’ l’Intermezzo LA VEDOVA INGEGNOSA di G. Sellitti.

Lo spettacolo sarà realizzato a

Gorizia, presso il Teatro Verdi il 17 settembre 2022

Nell’ambito del Festival MusicAntica 2022 BAROQUE STORIES
 

Il Bando con i dettagli del Regolamento, la scheda di iscrizione e le partiture sono scaricabili da sito al link

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GAETANO DONIZETTI, LA FAVORITA – TEATRO REGIO DI PARMA, DOMENICA 27 FEBBRAIO 2022

GAETANO DONIZETTI, LA FAVORITA – TEATRO REGIO DI PARMA, DOMENICA 27 FEBBRAIO 2022

Non siamo definitivamente usciti dalla pandemia e purtroppo il mondo è sconvolto ancora da una crisi internazionale che coinvolge questa volta la politica ed anche il nostro Paese da molto vicino. Sperando che si possa tornare al più presto ad una normalità tanto sanitaria quanto socio-politica ed augurandoci davvero che le cose non peggiorino, nel frattempo le produzioni operistiche risentono tuttora delle restrizioni anti - Covid e pertanto i registi sono costretti a fare di necessità virtù ideando spettacoli che possano in qualche modo interessare il pubblico rispettando le regole in corso.

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NOZZE DI FIGARO, TEATRO GIOVANNI DA UDINE SOLD OUT PER LA PRIMA NAZIONALE DEL CAPOLAVORO MOZARTIANO, domenica 13 febbraio 2022

NOZZE DI FIGARO, TEATRO GIOVANNI DA UDINE SOLD OUT PER LA PRIMA NAZIONALE DEL CAPOLAVORO MOZARTIANO, domenica 13 febbraio 2022

 

Dopo anni in cui si era limitato ad ospitare produzioni esterne,  per lo più provenienti da Trieste, questa stagione il Teatro Nuovo Giovanni da Udine ha deciso di dare una nuova spinta all’attività del teatro e presentare anche la sua prima produzione, che nasce unendo le proprie forze a quelle di altre eccellenze locali, interregionali e internazionali grazie al supporto di istituzioni, aziende e altre realtà regionali come il Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine e il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste. 

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foto Studio Amati Bacciardi

IL SIGNOR BRUSCHINO DI ROSSINI TARGATO BARBE & DOUCET DEBUTTA AL COMUNALE DI BOLOGNA

Comunicato stampa

 



IL SIGNOR BRUSCHINO DI ROSSINI TARGATO BARBE & DOUCET DEBUTTA AL COMUNALE DI BOLOGNA

Sul podio Michele Spotti


Protagonisti Giorgio Caoduro, Hasmik Torosyan, Simone Alberghini e Pierluigi D’Aloia


In scena dal 18 al 27 febbraio


Dopo il successo al Rossini Opera Festival di Pesaro la scorsa estate, dal 18 al 27 febbraio arriva al Teatro Comunale di Bologna Il signor Bruschino, farsa giocosa in un atto di Gioachino Rossini su libretto di Giuseppe Foppa, nell’allestimento ideato dal duo creativo franco-canadese Barbe & Doucet, con le luci di Guy Simard, e affidato alla giovane bacchetta di Michele Spotti.
Tratta dalla commedia francese Le fils par hasard di Alissan de Chazet ed E.T. Maurice Ourry, Il signor Bruschino, ossia Il figlio per azzardo è l’ultima delle cinque farse composte da Rossini per Venezia e narra delle peripezie messe in campo dai due giovani innamorati Florville e Sofia per unirsi in matrimonio, nonostante la ragazza fosse già stata promessa in sposa dal suo tutore Gaudenzio al figlio del signor Bruschino. Fu un fiasco il debutto dell’opera al Teatro San Moisè di Venezia il 27 gennaio 1813, tanto che lo spettacolo restò in cartellone solo per quella prima recita; ma ciò non fermò l’ascesa di Rossini, che solo dieci giorni dopo nella stessa città otteneva largo consenso per la messinscena di Tancredi alla Fenice. 

 

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Nuova edizione del Concorso Lirico Tullio Serafin
Omaggeranno il Maestro i teatri di Berlino, Madrid, Milano, Parma e Genova.
Finalissima al teatro "Tullio Serafin di Cavarzere.

Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart è il titolo dell’opera del “Concorso Lirico Tullio Serafin” 2022. Il Concorso è organizzato dall’associazione “Concetto Armonico” e dall’associazione “Archivio storico Tullio Serafin”, con il sostegno del Ministero della Cultura e del Comune di Cavarzere.

In premio i ruoli dell’opera che verrà rappresentata a Vicenza l’8 e il 10 settembre al Teatro Olimpico in occasione del decimo Festival Vicenza in Lirica. Il Concorso si articolerà in due fasi: “Eliminatoria” e “Finale”. Le prove eliminatorie saranno ospitate in alcuni tra i più grandi teatri d’Italia e d’Europa che, in questo modo, onoreranno il nome di Serafin dando il lustro internazionale che il Maestro merita.

Le prove eliminatorie si terranno il 25 Aprile al Teatro Real di Madrid, il 2 e 3 Maggio allo Staatsoper Unter den Linden di Berlino, l’8 e 9 Maggio al Teatro alla Scala di Milano, 12 e 13 Maggio al Teatro Regio di Parma e il 15 maggio al Teatro Carlo Felice di Genova. La giuria per le prove eliminatoria sarà composta da Andrea Castello (direttore artistico del festival “Vicenza in Lirica” e presidente dell’Archivio storico Tullio Serafin), Renata Lamanda (mezzosoprano) e un rappresentante del Teatro ospitante. La finale del Concorso aperta al pubblico, si terrà il 28 maggio presso il Teatro Tullio Serafin su espressa volontà dell’Assessore alla cultura del Comune di Cavarzere Ilaria Turatti che, insieme ad Andrea Castello e alla famiglia del Maestro, onorano in questo modo il nome di Serafin nel suo paese natale. La giuria della finale sarà composta da Alessandro Galoppini direttore artistico del Teatro alla Scala e presidente del ConcorsoCristiano Sandri direttore artistico del Teatro Regio di Parma, Sara Mingardo consulente musicale del Festival Vicenza in LiricaBarbara Frittolisoprano, Renata Lamanda mezzosoprano, Andrea Castello direttore artistico del Festival Vicenza in Lirica e presidente dell’Archivio storico Tullio Serafin Barbara Andreini direttore artistico della Fondazione Renata Tebaldi. Altri giurati verranno confermati al termine delle prove eliminatorie.

Oltre ai ruoli dell’opera “Don Giovanni” di W. A. Mozart, verranno assegnati anche altri premiPremio della critica intitolato al critico musicale “Lukas Franceschini; premio del pubblico intitolato a “Francesco Pacchiega” offerto dalla signora Valeria Rubini; premio Città di Cavarzere offerto dall’Assessorato alla Cultura; premio intitolato a “Marinella Meli” offerto dal mezzosoprano Renata Lamanda. Altri eventuali premi verranno annunciati nel sito del Concorso lirico Tullio Serafin nella sezione “Premi”. "Operabase” offre uno sconto del 30% sugli abbonamenti Pro Artist a tutti gli artisti finalisti e uno sconto del 50% sui premi speciali (sconto è applicabile solo sul pagamento dell'abbonamento annuale). I vincitori riceveranno un abbonamento annuale Pro Artist gratuito."

Per me è sempre un grande onore ricordare ed omaggiare il nome del Maestro Tullio Serafin attraverso un concorso dedicato alle nuove generazioni di cantanti lirici seguendo, in questo modo, il “modus operandi” del grande maestro Veneto che dava fiducia a molti giovani artisti e, successivamente, li faceva debuttare. Ringrazio fin da subito tutti i Teatri che ci ospitano, le Istituzioni che ci sostengono, i privati che mettono a disposizione ulteriori premi e, non per ultimo, i pronipoti del Maestro Serafin che sono all’interno del direttivo dell’”Archivio storico Tullio Serafin”, sostenendone l’attività e la conservazione del materiale appartenuto al bisnonno diventato bene culturale nel 2018”, sono le parole di Andrea Castello che entusiasta annuncia il Concorso molto atteso nel panorama lirico internazionale.

Tullio Serafin ha diretto circa 40 recite del “Don Giovanni” di Mozart: la prima volta al Teatro Colon di Buenos Aires nel 1914, successivamente al Teatro Regio di Torino, al Metropolitan Opera House di New York, all’Academy of Musica di Philadelphia, al Teatro Comunale di Firenze, al Teatro dell’Opera di Roma (Teatro Reale dell’opera in quel tempo), al Teatro dell’Opera di San Francisco e allo Shrine Auditorium di Los Angeles nel 1953. Una produzione del “Don Giovanni” è stata registrata nel 1934 con l’etichetta “UORC – Unique Opera Records Corporation” a New York con Orchestra e Coro del Metropolitan Opera House e tra i protagonisti Rosa Ponselle, Ezio Pinza e Tito Schipa.

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MANON LESCAUT, GIACOMO PUCCINI : TEATRO COMUNALE PAVAROTTI / FRENI - MODENA, DOMENICA 6 FEBBRAIO 2022

Non ci si stanca mai di assistere a classici intramontabili del panorama lirico nostrano, le opere che i teatri propongono sempre certi di incontrare il favore del pubblico, rese ancora più celebri da storiche produzioni con interpreti indimenticabili che probabilmente gli abbonati più fedeli di Modena conservano ancora nel cuore. Manon Lescaut è una di quelle ed è andato in scena al teatro Pavarotti-Freni di Modena con uno spettacolo in coproduzione con il Teatro del Giglio di Lucca, il Teatro Galli di Rimini, il Teatro Alighieri di Ravenna - Fondazione Ravenna Manifestazioni, la Fondazione Teatro di Pisa e la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.

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IL BARBIERE DI SIVIGLIA, GIOACHINO ROSSINI - TEATRO DONIZETTI DI BERGAMO, 30 GENNAIO 2022

IL BARBIERE DI SIVIGLIA, GIOACHINO ROSSINI - TEATRO DONIZETTI DI BERGAMO, 30 GENNAIO 2022

Il Barbiere di Siviglia del Circuito OperaLombardia giunge al capolinea con l’ultima tappa al Teatro Donizetti di Bergamo, proponendo un cast parzialmente alternativo rispetto alle precedenti rappresentazioni andate in scena lo scorso autunno a Como, Pavia, Cremona, Brescia.

Non varia invece l’allestimento - coprodotto con lo Shangai Conservatory of Music - fatto più di ombre che di luci…letteralmente. Ivan Stefanutti firma regia, scene e costumi di un Rossini impregnato di atmosfere dark, sospese fra una Transilvania da Rocky Horror Picture Show e un’ipotetica Londra notturna i cui vicoli bui sono solo debolmente illuminati dalla luna piena e sorvegliati da gargoyle in pietra e dall’effigie di un drago che sormonta un orologio fermo sulla mezzanotte. L’unico riferimento a Siviglia sta nella maestosa struttura orientaleggiante posta sul fondo a delimitare la dimora kitsch e cupa di Don Bartolo, in discontinuità con la stessa veduta esterna che - durante la serenata del Conte, in apertura - presentava la facciata di una villetta vittoriana, più in continuità con il contesto generale. Gli arredi interni sono in linea con il generale taglio tetro: undici teschi animali appesi alla parete, un cervo impagliato sopra un imponente camino in pietra, pesanti tendaggi di velluto, poltrone imbottite rivestite in pelle scura e una sedia a dondolo scricchiolante.

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IL SEGRETO DI SUSANNA, WOLF-FERRARI / SUOR ANGELICA, PUCCINI - INAUGURAZIONE STAGIONE LIRICA DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA AL TEATRO FILARMONICO, DOMENICA 30 GENNAIO 2022

 

Siamo abituati a vedere accostata Suor Angelica alle più svariate opere quando non si porta in scena l’intero trittico di Puccini, e per drammaticità di contenuti si tende a precederla con qualcosa di più leggero che predisponga positivamente l’audience, perché immediatamente dopo si viene catapultati nella profondità di sentimenti che la sventurata protagonista prova. Così la Fondazione Arena di Verona inaugura la stagione al Filarmonico con un dittico che vede contrapposto al famosissimo capolavoro pucciniano un raro intermezzo composto da Ermanno Wolf-Ferrari su libretto di Enrico Golisciani che a dir la verità siamo stati ben lieti di ascoltare e vedere in scena: Il segreto di Susanna.

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AMOROSA PRESENZA, NICOLA PIOVANI - TEATRO VERDI DI TRIESTE, 21 GENNAIO 2022

AMOROSA PRESENZA, NICOLA PIOVANI - TEATRO VERDI DI TRIESTE, 21 GENNAIO 2022

Dopo essere rimasta chiusa in un cassetto per 45 lunghi anni, Amorosa presenza ha visto finalmente la luce al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste

La prima opera del premio Oscar Nicola Piovani infatti era stata abbozzata nel 1977 in seguito a una commissione dell’Opera di Atene - commissione poi venuta meno - in collaborazione con lo scrittore Vincenzo Cerami, ancor prima che questi scrivesse il romanzo omonimo.

E questo era il prologo della prima avventura operistica del compositore romano, fino a quando tre anni fa è emerso l’interessamento della fondazione giuliana dopo una sua intervista in cui egli raccontava la vicenda. Così  Piovani ha continuato a lavorare sul libretto  (a dire il vero un po’ stucchevole, alla lunga)  assieme ad Aisha Cerami, figlia dello scrittore, e ha rimesso mano alla partitura per arrivare a creare la versione definitiva di questa opera che ha definito semiseria.

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