Il Festival Illica è un tributo alla figura di Luigi Illica, un’eccellenza italiana e cosmopolita nella librettistica d’opera, che ha realizzato per i grandi operisti come Giacomo Puccini, Pietro Mascagni e Umberto Giordano i più celebri titoli del melodramma, ed ebbe un’amicizia forte e duratura con Giosuè Carducci, che invitava di frequente a Castell’Arquato. Il Festival, giunto alla decima edizione, si svolge tutti gli anni nella seconda quindicina di luglio. Ecco il programma 2023.
GIOVEDÌ 6 LUGLIO
Piazza Monumentale, ore 20.30 Premiazione e presentazione del progetto vincitore del concorso internazionale di composizione “Il 3001” ore 21.30 “Il 3001” Opera comica in tre atti. Musica di Voris Sarris su Libretto di Luigi Illica, rielaborato e integrato da Lisa Capaccioli. Prima esecuzione assoluta in forma di concerto Marta Leung (Reginotta) Raffaele Feo (Figlio (poi, 2) Lorenzo Liberali (Americano) Giacomo Pieracci (9) Alessandra Palomba (Madama 9) Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini Coro del Festival Illica Maestro concertatore e Direttore d’orchestra Riccardo Bianchi
VENERDÌ 7 LUGLIO Giardini Palazzo Vigevani Gravaghi, ore 17.30 Ti presento l’opera – Guida all’ascolto condotto da Fabio Larovere a seguire presentazione del volume «Antonio Smareglia e il suo mondo» presentazione del libro di Giuliana Stecchina.
Piazza Monumentale, ore 20.30 “33° Premio Internazionale Luigi Illica”
ore 21.30 “Nozze Istriane” Dramma lirico in tre atti. Musica di Antonio Smareglia. Libretto di Luigi Illica Sarah Tisba (Marussa) Graziano Dallavalle (Menico) Filippo Polinelli (Biagio) Giuseppe Infantino (Lorenzo) Francesco Samuele Venuti (Nicola) Giovanna Lanza (Luze)
Maestro concertatore e Direttore d’orchestra Jacopo Brusa Regia Davide Marranchelli Scene e Costumi Anna Bonomelli Maestro del coro Riccardo Bianchi
Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini Coro del Festival Illica
SABATO 8 LUGLIO Giardini Palazzo Vigevani Gravaghi, ore 18 Presentazione del libro dedicato a Luigi Illica “Luigi Illica un irresistibile guascone" Fondazione Ronconi Prati - Editoriale Libertà L'autore Giangiacomo Schiavi dialoga con Massimo Baucia, Gianni Canova, Carlo Fontana
Ore 19.00 Soirée Musicale «à la Rossini Concerto per voce e pianoforte degli allievi del Conservatorio G. Nicolini di Piacenza Valentina di Blasio, soprano Binbai Bayier, tenore Ginevra Paniati, pianoforte
Informazioni In caso di maltempo le rappresentazioni saranno recuperate saranno recuperate sabato 8 luglio Biglietteria Biglietti acquistabili online su www.festivalillicacastellarquato.it
Prezzi Abbonamento ai tre spettacoli euro 38.00
GIOVEDÌ 6 LUGLIO Prima rappresentazione assoluta in forma di concerto “Il 3001” Posto unico euro 15.00
VENERDÌ 7 LUGLIO Serata d’Opera “Nozze Istriane” Posto unico euro 30.00 Convenzioni (Ass. Liriche e Comuni) euro 15.00
SABATO 8 LUGLIO “Soirée Musicale «à la Rossini “ Posto unico euro 5.00
Informazioni turistiche e biglietteria IAT Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica Tel. +390523 803215 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Probabilmente è un classico cominciare con ‘torna il fortunato allestimento’ quando si parla del ‘Barbiere’ di Hugo De Ana all’Arena di Verona, perché il regista è stato artefice di splendidi spettacoli capaci di unire il fascino del maestoso, sfruttando gli spazi a disposizione, con quel pizzico di attualità che attira i giovani e coloro che storcono il naso quando sentono parlare di regie tradizionali. Tanto il classico rossiniano, quanto ad esempio la Tosca che a breve tornerà in scena, sono ormai dei capisaldi areniani che piacciono, convincono ed attirano un bel pubblico numeroso. Numeroso anche per la prima del 24 giugno che a dir la verità ha attirato non solo appassionati rispettosi ed attenti, ma anche una buona parte di autentici maleducati non curanti di chi voleva ascoltare e soprattutto degli artisti impegnati in scena, capaci di disturbare in ogni modo possibile ed immaginabile come fossero stati ad una sagra di paese.
Quarantesima edizione del Festival Monteverdi a Cremona che si veste a festa per ricordare i 380 anni dalla scomparsa del compositore e dalla prima messa in scena dell’opera nel lontano 1643 al teatro Santi Giovanni e Paolo di Venezia. Sembra incredibile ma ancora oggi i temi trattati di amore, passione sensuale, tradimento e sete di potere sono attualissimi e facenti parte delle cronache di tutti i giorni, ed è dalla storia reale che Monteverdi coadiuvato per i versi da Giovanni Francesco Busenello attinse per narrare un frammento di storia romana in un modo talmente vicino a chi assiste da permettere una totale immersione negli avvenimenti. Il libretto è incredibilmente appassionato, ardente, perfettamente intriso delle note sinuose della partitura che l’intera vicenda prende tanto chi osserva ed ascolta quanto gli stessi interpreti, chiamati ad una prova vocale ed attoriale non da poco. Lo sa bene Pier Luigi Pizzi, ormai uno dei pochi Maestri della vecchia guardia che qui gioca con le parole fino all’esasperazione, coinvolgendo i personaggi in azioni sensualissime e spesso dal significato ambiguo, in un gioco di passione e potere perfettamente calato nella storia del libretto. Il set da lui stesso concepito è semplice, elegante ed essenziale, ma funzionale e pratico, così come i suoi costumi (forse gli interpreti hanno patito un po’ il caldo visto le temperature in sala) che posseggono quella elegante adeguatezza che si sposa perfettamente con il contesto generale.
Dal 12 ottobre 2023 al 23 maggio 2024 la nuova Stagione concertistica firmata dal Direttore musicale e artistico Marco Angius proporrà percorsi d’ascolto innovativi e accostamenti spericolati con alcuni protagonisti della scena internazionale e affermati interpreti della nuova generazione.
Il cartellone sarà impreziosito dalla presenza di quattro artisti in residenza, nuovi progetti integrali, un lavoro in prima assoluta e collaborazioni con istituzioni presenti nel territorio.
Peripezie! verrà inaugurata dopo la partecipazione OPV al prestigioso Festival di Lucerna dove l’Orchestra di Padova e del Veneto sarà protagonista per la prima volta nella storia con un programma tra tradizione e nuova musica in prima esecuzione mondiale.
Dal 12 ottobre 2023 al 23 maggio 2024 la nuova Stagione concertistica firmata dal Direttore musicale e artistico Marco Angius prende il titolo dai Cinque Pezzi per orchestra op. 16 di Schönberg, del quale verrà eseguita una delle sue opere capitali nel 150° anniversario della nascita, a cent’anni dalla storica tournée italiana che nel 1924 toccò anche la città di Padova. Con 14 concerti, di cui uno fuori abbinamento, Peripezie! stimolerà inediti percorsi d’ascolto con accostamenti spericolati del repertorio musicale (Strauss/Malipiero, Schönberg/Beethoven, Haydn/Ives, Mozart/Nieder, Mozart/Romitelli) e nuovi progetti che si concretizzeranno nell’integrale dei 27 Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart con solista Leonora Armellini e delle 11 Sinfonie di Malipiero, avviata nel cinquantesimo anniversario della morte del compositore veneziano. Accanto ai quattro artisti in residenza, il nuovo cartellone porterà a Padova alcuni tra i più affermati solisti sulla scena internazionale, tra tutti il violinista Pinchas Zukerman, i pianisti Jan Lisiecki, Alessandro Taverna, Mariangela Vacatello e Michele Campanella, accanto ad alcuni tra i più interessanti artisti della nuova generazione, come i violinisti Andrea Obiso, Spalla dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Veriko Tchumburidze, primo premio al Concorso Internazionale Henryk Wieniawski, e la pianista Ying Li, solista nell’appuntamento in collaborazione con La Società dei Concerti di Milano.
Al debutto sulle tavole dell’Arena Shakespeare di Parma la nuova produzione di Peer Gynt di Ibsen voluta dalla Fondazione Teatro Due per la regia di Daniele Abbado. Lavoro iconico della letteratura teatrale norvegese, Peer Gynt è un'opera monumentale. un capolavoro assoluto in cui si incontrano personaggi fantastici a cominciare proprio dal protagonista. Una favola nordica di un'intensita' unica, un viaggio straniante ma al tempo stesso profondissimo negli abissi dell'essere umano perché "solo chi perde se stesso, ritroverà se stesso"! Il lavoro di Ibsen, già di per sé debordante, esagerato, lunghissimo viene qui proposto in un unica soluzione senza intervallo, cinque atti compressi in due ore e quaranta ininterrotte di un testo qui tradotto ed adattato ad una narrativa fluidissima, che sfugge ad una comprensione definitiva e rimanda di continuo ad incredibili possibilità interpretative.
Il festival “Vicenza in Lirica” celebra la Festa della Musica in Odeo del Teatro Olimpico
Un concerto mercoledì 21 giugno alle ore 21 con giovani artisti.
Un altro atteso appuntamento per il festival “Vicenza in Lirica” che festeggia la Festa della Musica Europea del 21 giugno con un concerto dal titolo “Bacio sublime” presso l’Odeo del Teatro Olimpico. Il concerto avrà inizio alle ore 21 con protagonisti il soprano Yuliya Pogrebnyak reduce da un indiscusso successo nell’opera “Ecuba” di Malipiero eseguita dal festival l’11 giugno, ed il tenore Vincenzo Tremante selezionato dai corsi di alto perfezionamento in canto lirico tenuti da Concetto Armonico. Due giovani e promettenti artisti che, mercoledì 21 giugno, saranno accompagnati al pianoforte dal Maestro Alessandro Marini.
I due solisti eseguiranno alcuni tra i più celebri brani del repertorio operistico italiano di Puccini: “Sole e Amore”, “Torna ai felici di”, “Recondita Armonia”, “Chi il bel sogno di Doretta”, “Si, mi chiamano Mimi”. Nel programma verranno inseriti anche alcuni brani di Verdi, Tosti e Cilea, proprio per omaggiare alcuni dei nostri grandi compositori italiani che, con la loro arte, hanno portato e continuano a portare l’Italia nel mondo.
Buongiorno a tutti e buonissima 100a edizione del Festival dell’Arena di Verona. Grazie al Ministero della Cultura e ad Anfols che hanno organizzato questo evento e dato al Sottoscritto, Presidente di Assolirica, l’opportunità di parlare. Per chi non conoscesse Assolirica siamo cantanti, direttori d’orchestra, registi, scenografi, costumisti, musicisti free lance riuniti in una associazione riconosciuta dalla legge 4/2013 quindi altamente rappresentativi. Sotto il Covid abbiamo ovviamente svolto una attività parasindacale ma la nostra principale missione è quella di tutelare l’alta professionalità dei nostri mestieri, UNICA garanzia per il futuro dell’opera lirica italiana.
IL FUTURO
Il futuro può essere domani, ma può essere anche tra 10 anni. Il futuro va programmato, avere una visione di cosa dobbiamo tornare ad essere. Non possiamo più limitarci a programmare eventi unici e irripetibili a costi esorbitanti, quasi fosse l’unica ricetta per rimettere sotto i riflettori l’Opera lirica italiana. La Lirica è praticamente l’unico settore dello spettacolo italiano a prevalente sostegno pubblico, quindi ci rivolgiamo innanzi tutto a chi amministra queste risorse che sono i soldi dei contribuenti.
Non ci addentreremo sulle potenzialità che l’arte lirica avrebbe la facoltà di sviluppare in un futuro prossimo, grazie a nuove e sempre più rivoluzionarie tecnologie, sia nel campo degli allestimenti che in quello della diffusione extrateatrale,
Vorremmo fare, invece, un’analisi assai più terra terra, “ciò che è mancato” negli ultimi vent’anni a livello di proposte culturali nelle stagioni delle attuali Fondazioni lirico sinfoniche e che riteniamo non debba più mancare in futuro, anche per salvaguardare e garantire una maggiore possibilità di lavoro della nostra intera categoria.
Crediamo che una grande sfida attenda questo Governo e questo Ministero: quella di provare ad invertire la rotta riguardo alle programmazioni RIPETITIVE e SCONTATE per cercare, con nuovi criteri, di ritornare ai fasti culturali degli anni’60 e ’70 dello scorso secolo.
Nicola Colabianchi conduce Invito all’opera, mercoledì 21 giugno
alle 20.30, nel Centro culturale ex Pretura regia/ex Municipio di Pula
Mercoledì 21 giugno alle 20.30, nel Centro culturale ex Pretura regia/ex Municipio di Pula, il sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari Nicola Colabianchi conduce un’unica, imperdibile serata di musica sotto le stelle, intitolata Invito all’opera, interamente dedicata alle più celebri pagine tratte dall’opera Carmen, capolavoro indiscusso di Georges Bizet che va in scena al Teatro Lirico di Cagliari, dal 30 giugno al 9 luglio per nove serate, di cui 8 in abbonamento e 1 fuori abbonamento.
La serata è impreziosita dalla presenza del mezzosoprano Martina Belli (Carmen), del tenore Mikheil Sheshaberidze (Don José) e del baritono Askar Abradzakov (Escamillo) che, accompagnati al pianoforte dal maestro Matteo Londero, si alternano ed interpretano le tre arie principali del famosissimo melodramma.
Il programma musicale quindi prevede: L’amour est un oiseau rebelle (Habanera) (Martina Belli); La fleur que tu m’avais jetée (Mikheil Sheshaberidze); Votre toast, je peux vous le rendre (Askar Abradzakov).
La manifestazione, con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti (prenotazioni: telefono 3400727469 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), ha una durata di un’ora circa.
La serata si avvale del patrocinio del Comune di Pula ed è in collaborazione con la Fondazione Pula Cultura.
Mercoledì 21 giugno 2023 il Teatro Regio di Parma si unisce alla festa che celebra la musica in ogni sua forma con gli allievi dell’Accademia Verdiana, protagonisti di un Cucù dai Fornici del Teatro, e di un Recital verdiano.
In occasione della 29° edizione della Festa della Musica, mercoledì 21 giugno 2023, due appuntamenti al Teatro Regio di Parma vedranno protagonisti gli allievi dell’Accademia Verdiana 2023: alle ore 13.00 il Cucù verdiano, l’appuntamento quotidiano ormai iconico del Festival Verdi, regalerà ai passanti un momento speciale che interromperà la frenesia della loro quotidianità. Saranno il tenore Litai Zhuo e il baritono Bowen Guan ad affacciarsi dal Fornici del Teatro, interpretando arie da Falstaff e dal Don Carlo.
I soprani Carmela Lopez e Licia Piermatteo, il tenore Zizhao Chen, il baritono Fernando Cisneros Oñate, accompagnati al pianoforte da Francesco Izzo, saranno protagonisti del Recital verdiano al Ridotto del Teatro, alle ore 18.00. In programma brani da Nabucco, I Lombardi alla prima crociata, Falstaff, La traviata, Rigoletto. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Ogni anno, il 21 giugno, la Festa della Musica celebra il solstizio d’estate con una serie di appuntamenti gratuiti in tantissime città in Europa e nel mondo, sconfinando tra generi musicali diversi, con protagonisti musicisti di ogni età e livello. Nata in Francia nel 1982 come iniziativa spontanea, la Festa della Musica si è poi diffusa in tutta Europa creando una vera e propria rete che unisce città, musicisti, istituzioni musicali e di formazione. A livello nazionale la Festa è organizzata dall’AIPFM (Associazione Italiana Promozione Festa della Musica) che vede la compartecipazione della Commissione Europea Rappresentanza Italiana, del Mic, del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, il partenariato della Rai e la collaborazione della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, e quest’anno sarà dedicata al tema della sicurezza stradale con lo slogan “Vivi la vita!”.
Al via la 75aStagione estiva del Luglio Musicale Trapanese. Un teatro che non è solo quello creato dalla scena naturale, immerso nel verde della Villa Margherita, ma é anche vero cuore culturale della Città di Trapani: un teatro di tradizione, uno fra i pochi presenti in Italia (sono solamente ventinove) che, con forza e determinazione, porta avanti anno dopo anno il suoprogetto artistico. Per la Stagione estiva 2023 un'ampia selezione di spettacoli, dal 16 giugno al 15 settembre, che spaziano dalla magia dell'opera, all’eleganza della danza e dei concerti.
La Stagione del Luglio Musicale Trapanese rappresenta una celebrazione dell'arte e della cultura, una dichiarazione di impegno nel promuovere l'eccellenza artistica e nel portare il grande patrimonio culturale al pubblico. Ci impegniamo ad offrire ai talenti locali uno spazio per potersi esprimere” – queste le parole di Giacomo Tranchida, sindaco del Comune di Trapani e Rosalia d’Alì, assessore alla Cultura del Comune di Trapani.
“Ad un anno dal mio insediamento, continua il mio impegno per lo sviluppo del progetto gestionale.
La prima fase della gestione è stata complessa e difficile. Credo che il Luglio Musicale Trapanese, la cui storia e la cui notorietà sono indubbiamente un punto di forza, meriti uno sforzo comune e un impegno di tutte le forze culturali, economiche della città e non solo, per continuare ad essere un punto di riferimento della lirica e dello spettacolo dal vivo della nostra città. Ribadiamo la possibilità di sponsorizzare o di diventare mecenati del teatro attraverso l’art bonus” - così afferma Natale Pietrafitta, consigliere delegato del Luglio Musicale Trapanese.
“La Stagione è stata pensata per offrire al pubblico un’offerta variegata di esperienze artistiche, dalle più classiche alle più innovative, ponendo l’attenzione sulla scelta di cast di fama internazionale, ma senza dimenticare i talenti locali” -così dichiara Walter Roccaro, direttore artistico del Luglio Musicale Trapanese.
La 75a Stagione estiva è organizzata dal Luglio Musicale Trapanese con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Siciliana e del Comune di Trapani.
Partner del progetto: Airgest SpA, ATM SpA. Media partner: Rai Cultura.
Andrea Pennacchi, Federica Molteni, Marta Cuscunà, Paola Roscioli, Ascanio Celestini, Arianna Scommegna, Lella Costa saranno protagonisti, dal 24 agosto al 3 settembre, della seconda edizione di Voci Umane. Musei e Teatro di Narrazione, il festival del teatro di narrazione promosso dalla Direzione regionale Musei Lombardia (Ministero della Cultura) per volontà della direttrice Emanuela Daffra.
Il 16 giugno del 2023 sarà ricordato nella storia dello spettacolo come una ricorrenza particolarmente cara ai melomani di tutto il mondo e che la città di Verona ha organizzato dispiegando tutte le sue forze in lungo ed in largo per la città, non solo per quanto concerne l’anfiteatro e la rappresentazione in sé per sé. Si festeggia la centesima volta che il Festival areniano prende vita, interrotto solo a causa degli orribili eventi bellicosi e pandemici che si sono susseguiti da quando nel lontano 1913 la prima Aida solcò le scene dell’anfiteatro più famoso al mondo per gli eventi musicali. Nel 2013 si festeggiò il centenario dalla prima rappresentazione ed oggi si celebrano cento Festival di musica, di bellezza, di passione. Ciò ha coinvolto tutta la città con scenografie tratte da allestimenti passati posizionate in punti strategici, diffusori acustici in piazza Bra con arie e musiche operistiche in riproduzione sulla nota App Spotify, addirittura una apposita area Social con uno schermo di approfondimenti e riprese dei backstage. Insomma tante opportunità per coinvolgere una città in festa e quanto più pubblico possibile per un evento irripetibile. A questo si aggiunga l’Inno di Mameli con passaggio delle meravigliose Frecce tricolori, la Mondovisione, la diretta Rai con ospiti politici e personaggi del mondo dello spettacolo capeggiati dalla acclamatissima Sophia Loren, gli approfondimenti di Alberto Angela che affianca nella conduzione Milly Carlucci e Luca Zingaretti, per un cocktail di mondanità e spettacolo che Verona ha accolto con tutti gli onori ed un centro storico blindatissimo.
E’ ancora e sempre la grande orchestra sinfonica la protagonista del “Settembre dell’Accademia”, giunto quest’anno alla 32esima edizione. Ma con l’imperativo di mantenersi vitale e sensibile alle istanze del rinnovamento e della diversificazione, quest’anno l’Accademia Filarmonica ha voluto allargare lo sguardo anche a generi, organici e repertori diversi: dalla seducente musica americana del primo Novecento che si contamina con il jazz, alla musica da film di Morricone e Rota, entrata ormai nel canone classico, alla multiforme musica barocca nel nome tutelare della venezianità settecentesca, Antonio Vivaldi, fino a un ensemble di dodici violoncellisti fuoriclasse dei Berliner Philharmoniker impegnati in trascrizioni di ogni tipo, compresi gli evergreen di Duke Ellington e Astor Piazzolla. Accanto a queste escursioni extraterritoriali brilla il grande romanticismo, quest’anno collocato a più nord-est rispetto alla tradizione austrotedesca: Dvořák, i russi Musorgskij, Čajkovskij, Rachmninov e Stravinskij e i nordici Rautavaara., Grieg e Pärt.
Un appuntamento che anche quest’anno unisce l’attenzione verso la cultura alla sensibilità nei confronti di chi affronta e vive ogni giorno attraverso le perenni ansie che una malattia comporta.
Stiamo parlando della sindrome di Sotos malattia genetica rara e particolarmente insidiosa in quanto si fa lentamente strada nella vita e nel cuore dei famigliari.
Si tratta infatti di un ritardo psicomotorio e cognitivo di grado variabile, una sindrome di iperaccrescimento che colpisce la prima infanzia e che può protrarsi fino all’adolescenza. Proprio per sostenere e diffondere informative riguardo questa terribile malattia che va a colpire i bambini proprio nel delicato momento formativo della loro crescita e sviluppo è nata l’associazione “Assi Gulliver” e a suo sostegno si terrà sabato giugno alle ore 21.00 presso il Teatro Olimpico di Vicenza, un concerto benefico nell’ambito del festival “Vicenza in Lirica”, organizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, Comune di Vicenza, Gallerie d’Italia - Vicenza, Agsm Aim, con il fondamentale supporto di diversi sponsor privati e con il patrocinio della Regione del Veneto e Teatro la Fenice.
Il concerto vedrà impegnati il Coro di Vicenza diretto da Giuliano Fracasso, il soprano Claudia Belluomini e la straordinaria partecipazione del contralto Alessandra Visentin. Al pianoforte il maestro cubano Marcos Madrigal, tra i più ricercati al mondo per il suo virtuosismo musicale. Il programma della serata prevede musiche di: Rossini, Gluck, Offenbach, Verdi. Non mancherà la presenza di alcuni bambini affetti dalla Sindrome con particolari ed emozionanti sorprese. A sostegno della serata saranno presenti anche alcuni Sindaci ed Assessori dei Comuni della provincia di Vicenza. Tutto il ricavato della serata verrà destinato ad Assi Gulliver per sostenere la ricerca.
Annunciate le stagioni artistiche del Teatro Regio di Parma!
STAGIONE LIRICA
Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti in un nuovo allestimento, Tosca di Giacomo Puccini sono le opere che da gennaio a maggio compongono la Stagione Lirica, a cui si aggiunge il Concerto sinfonico corale per celebrare il 195° compleanno del Regio.
Sul podio Diego Ceretta, Sesto Quatrini, Daniel Oren, alla direzione della Filarmonica Arturo Toscanini, del Coro del Teatro Regio di Parma, dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.
Tra i progonisti in scena
Anastasia Bartoli, Maria Kataeva, Nina Minasyan, Roberto de Candia,
Andrzej Filonczyk, Maxim Mironov, Brian Jadge, John Osborn,
Roberto Tagliavini, Luca Salsi.
STAGIONE CONCERTISTICA
Il Trio di Parma con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Diego Ceretta inaugura la Stagione Concertistica, realizzata da Società dei Concerti di Parma, nel primo dei sei concerti che, da gennaio a maggio, vedono protagonisti
il Quartetto Indaco con Alessandro Taverna, Emmanuel Pahud, Trevor Pinnock, Jonathan Manson, Michail Pletnëv, Andrea Lucchesini, Berta Rojas.
PARMADANZA
Da gennaio ad aprile Paul Taylor Dance Company per la prima volta al Regio, Il lago dei cigni della Compagnia Paliashvili di Tbilisi, FND/Aterballetto con una nuova creazione in prima assoluta, Saburo Teshigawara & Rihoko Sato, Ballet Preljocaj con Torpeur in prima nazionale.
REGIOYOUNG
Con i classici di Regio Young Una notte all’opera, Imparolopera e Opera meno nove, la rassegna per scuole e famiglie prende il via con Cartoons! e prosegue con le nuove produzioni di As.Li.Co. ispirate a Il flauto magico e a Turandot, l’appuntamento natalizio con Lo schiaccianoci e il re dei topi, e lo spettacolo musicale Caro Lupo di Drogheria Rebelot.
INCONTRI, LABORATORI, PROVE APERTE
La V edizione del workshop e del concorso Scrivere d’Opera, gli inviti all’ascolto di Prima che si alzi il sipario, le prove aperte, La danza dietro le quinte.
Gran finale del Concorso lirico Tullio Serafin al Teatro Olimpico di Vicenza, mercoledì 7 giugno alle ore 20.30.
Si terrà mercoledì 7 giugno alle ore 20.30 presso il Teatro Olimpico di Vicenza il primo evento di richiamo internazionale del festival “Vicenza in Lirica” organizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, Comune di Vicenza, Gallerie d’Italia - Vicenza, Agsm Aim, con il fondamentale supporto di diversi sponsor privati, con il patrocinio della Regione del Veneto e Teatro la Fenice.
A dare il “la” alla programmazione di giugno sarà il concerto finale del Concorso lirico Tullio Serafin. Una serata di grande importanza culturale per la Città di Vicenza che vedrà presenti, in qualità di giurati, nel teatro palladiano esponenti di spicco dei teatri più famosi a livello internazionale. Presidente di giuria sarà il maestro Alessandro Galoppini, casting manager del Teatro alla Scala con Claudio Orazi sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova, Nicoletta Finzi casting manager del Teatro dell’Opera di Roma, Franco Moretti direttore generale del Festival Puccini di Torre del Lago, Vincenzo De Vivo Direttore Artistico del Teatro delle Muse di Ancona e dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, Consulente Artistico della FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana, Barbara Frittoli soprano, Renata Lamanda mezzosoprano, Giovanna Canetti docente di canto e Andrea Castello, direttore artistico del Festival Vicenza in Lirica e presidente dell’Archivio storico Tullio Serafin. Protagonisti sul palco del Teatro Olimpico saranno i giovani cantanti lirici under 34 che sono passati alla fase finale del Concorso, scelti tra oltre 200 candidati provenienti da tutto il mondo. In programma le musiche dell’opera “Così fan tutte” di Mozart” che verrà allestita in forma scenica il 7, 9 e 10 settembre al Teatro Olimpico con protagonisti i vincitori del Concorso.
Per la trentaduesima edizione delle ‘Settimane musicali al Teatro olimpico di Vicenza’ abbiamo scelto una serata decisamente particolare e coraggiosa da parte dell’organizzazione, in quanto alle porte di un ponte vacanziero, che non ha scoraggiato un buon numero di spettatori a rimanere in città ed approfittare di quanto offerto dal bel teatro cittadino, che vale di per sé una visita, anche da parte dei turisti che invece hanno deciso di soggiornare proprio nella città berica per il lungo fine settimana. Con il titolo ‘Dialoghi’ si è voluto sottolineare un rapporto splendidamente simbiotico creato da due musicisti di razza, Andrea Lucchesini, stimato pianista a livello internazionale, esperto delle composizioni di Luciano Berio ed impegnato in collaborazioni prestigiose come con l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, direttore artistico de Gli amici della musica di Firenze, e Gabriele Mirabassi, eclettico interprete del clarinetto, musicista di grande talento, con all’attivo diverse incisioni discografiche e collaborazioni con grandi artisti del Jazz internazionale.
Il trionfo del tempo e del disinganno di Georg Friedrich Händel
per la prima volta in scena a Venezia, al Teatro Malibran
Mai rappresentato prima a Venezia, Il trionfo del tempo e del disingannodi Georg Friedrich Händel approda finalmente sul palcoscenico del Teatro Malibran, nell’ambito della Stagione Lirica e Balletto 2022-2023. L’opera andrà in scena in un nuovo allestimento affidato per la parte musicale a uno specialista del repertorio quale è Andrea Marcon e con regia, scene, costumi, light design e coreografia dell’artista giapponese Saburo Teshigawara. Cinque le repliche in programma: il 25, 28, 30 maggio, 1 e 3 giugno 2023. Lo spettacolo va ins cena con il supporto dell’Agency for Cultural Affairs, Government of Japan through the Japan Arts Council.
Composto per la prima volta nel 1707 – Händel aveva appena ventidue anni – su libretto del cardinale Benedetto Pamphilj, poi rivisitato due volte a distanza di molti anni, nel 1737 e 1757, il primo lavoro oratoriale del compositore tedesco si configura come una precisa allegoria con quattro protagonisti, Bellezza, Piacere, Tempo e Disinganno, una sorta di manifesto di austerità che porta l’eco della Controriforma. Bellezza (soprano) vive sotto l’incantesimo di Piacere (soprano) finché Tempo (tenore) e Disinganno (contralto) la convincono a imboccare una nuova via di pentimento e devota austerità. Composto di due parti, comprende alcune delle più belle arie händeliane (in particolare l’ammaliante «Lascia la spina»), passi virtuosistici per l’organo (destinati allo stesso Händel) e per il primo violino (parte scritta espressamente per Arcangelo Corelli, direttore della prima esecuzione). Il trionfo del tempo e del disinganno rimase per Händel una sorta di magazzino da cui attinse per altri lavori in non meno di trenta occasioni.
Figura di spicco della cultura angloamericana Henry James fu autore di molte opere significative della transizione letteraria tra l’Età Vittoriana ed il primo Modernismo. A contatto con i più importanti autori dell’epoca, sviluppò un amore fedele per il popolo britannico che lo ospitò dal 1876, anno in cui si stabilì a Londra prima di spostarsi nel Sussex. Di quello che si suole definire il ‘secondo periodo letterario’ di James fa parte il celebre The turn of the screw cui si ispirò Britten per l’omonima opera andata in scena al teatro Ariosto di Reggio Emilia lo scorso weekend. I temi specifici della vita quotidiana inglese, delle famiglie travolte da drammatici eventi, l’educazione dei bambini ed il rapporto tra innocenza e malvagità furono i soggetti preferiti di questo periodo e non solo. Fondamentale è il punto di vista dei personaggi, la loro coscienza, e tale rimane nell’opera di Britten, sebbene il ruolo dell’Istitutrice rimanga più marginale nella versione operistica, ove protagonisti assoluti sono i bambini e rispetto al racconto i fantasmi si materializzano effettivamente dialogando anche con la donna. Il regista Fabio Condemi offre nello spettacolo proprio il punto di vista dei piccoli: un lungo viaggio scaturito dalla mente e dai pensieri di chi ha evidentemente vissuto il dramma della morte con angosciante consapevolezza, quasi ad attenderla come fu per l’istitutrice precedente ed il suo amante scomparsi misteriosamente. Poco può la nuova arrivata di fronte a tanto mistero e a tanta oscurità. L’ambientazione dello spettacolo è asettica, fatta di ambienti semoventi per focalizzare man mano l’attenzione su luoghi specifici come una camera da letto, un soggiorno, un giardino, ma sempre accennati e particolarmente scarni, con onnipresenti a video immagini sovrapposte e ricordi di un passato forse immaginato o realmente impresso nelle menti dei piccoli. Fondamentali le immagini/racconto ideate da Fabio Cherstich.