Orfeo ed Euridice di Gluck dal 12 al 20 novembre prosegue “Autunno in musica 2021” al Teatro Lirico di Cagliari

Orfeo ed Euridice di Gluck dal 12 al 20 novembre prosegue “Autunno in musica 2021” al Teatro Lirico di Cagliari

comunicato stampa

 

Grande attesa per il nuovo allestimento di Orfeo ed Euridice di Gluck che, dal 12 al 20 novembre, prosegue “Autunno in musica 2021”

al Teatro Lirico di Cagliari

 

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IPHIGÉNIE EN TAURIDE, C.W GLUCK - TEATRO GRANDE DI BRESCIA, 05 NOVEMBRE 2021

IPHIGÉNIE EN TAURIDE, C.W GLUCK - TEATRO GRANDE DI BRESCIA, 05 NOVEMBRE 2021

Iphigénie en Tauride approda, dopo il debutto sulle tavole del Fraschini di Pavia la scorsa settimana, al Teatro Grande di Brescia che insieme al circuito OperaLombardia ha prodotto questo interessantissimo allestimento del capolavoro di Gluck.  Culmine del teatro gluckiano, Iphigènie en Tauride è insieme operazione nostalgica e preromantico studio di caratteri. Nel suo penultimo lavoro, Gluck esalta qui altissima la sua maestria di uomo di teatro, così come la capacità di tratteggiare psicologicamente i personaggi con pochi accenni, raggiungendo un’arte di grande raffinatezza.

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ECOTEATRO RILANCIA CON “OFFICINA TEATRO”, PER GLI ARTISTI DI DOMANI

ECOTEATRO RILANCIA CON “OFFICINA TEATRO”, PER GLI ARTISTI DI DOMANI

Comincia nelle scuole di Pegognaga (Mantova) OFFICINA TEATRO: il laboratorio interattivo dedicato ai più piccoli per condurli alla scoperta del teatro lirico. La località che già ha ospitato la prima edizione della Stagione Lirica del Teatro Viaggiante ospita prima in Italia il secondo progetto di Ecoteatro. Si tratta di un vero e proprio laboratorio, una OFFICINA all’interno della quale i bambini potranno approcciarsi in modo interattivo al poco conosciuto mondo dell’opera lirica. Le classi delle scuole viaggeranno, per così dire, all’interno di un teatro lirico grazie a modellini appositamente realizzati; verranno esplorati i mestieri che lo compongono passando attraverso sartorie, camerini, sale trucco fino ad arrivare al palcoscenico e alla sala. La storia della melodramma e della struttura del teatro si fonderanno in un meraviglioso connubio. Il soprano Elisa Benadduce e Il regista Lorenzo Giossi, curatori del progetto e direttori artistici di Ecoteatro guideranno le lezioni attraverso anche un approfondimento del canto lirico. Il progetto si chiama OFFICINA TEATRO proprio perché i bambini, muniti di grembiulini realizzeranno in questo modo la loro opera lirica, costruendo scene, ideando costumi e oggetti di scena con materiali di riciclo secondo la filosofia di Ecoteatro e del sostegno ambientale. Un progetto destinato a stimolare la loro sensibilità e creatività manuale e musicale, facendo conoscere un mondo ai più sconosciuto o stereotipato.

Si apre il sipario su Autunno Musicale: giovedì 04.11 al Teatro Comunale di Treviso il Galà inaugurale - Storie dietro la storia con Ines Salazar e la presentazione del libro Opera 150, dedicato alla storia del Del Monaco

Si apre il sipario su Autunno Musicale: giovedì 04.11 al Teatro Comunale di Treviso il Galà inaugurale - Storie dietro la storia con Ines Salazar e la presentazione del libro Opera 150, dedicato alla storia del Del Monaco

Il cartellone concertistico, promosso dal Comune di Treviso e dall’associazione trevigiana Musincantus, comincia con una grande ospite: il soprano venezuelano si esibirà per la prima volta al Del Monaco, con l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta diretta dal maestro rodiginoGerardo Felisatti.

La serata sarà anche un omaggio al teatro cittadino e ai suoi 150 anni di storia, con la presentazione del volume che ne riscopre programmazioni, protagonisti e aneddoti, scritto da Iorio Zennaro con la collaborazione di Elena Filini, Carolina Pupo, Gilberto Mion, Giuliano Simionato e Edoardo Bottacin e con lo straordinario contributo di Renato Casaro che ha realizzato la copertina(Antiga Edizioni).

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DON PASQUALE, GAETANO DONIZETTI – TEATRO VERDI DI PADOVA, DOMENICA 31 OTTOBRE 2021

DON PASQUALE, GAETANO DONIZETTI – TEATRO VERDI DI PADOVA, DOMENICA 31 OTTOBRE 2021

Approda a Padova il Don Pasquale di Donizetti in collaborazione con i teatri di Bassano, Rovigo e Treviso ed il suo spettacolo allegro, frizzante e colorato che arriva quando finalmente il Teatro Verdi può ospitare il suo pubblico a capienza piena grazie al green pass, nonostante le limitazioni economiche dovute ad una crisi del settore che dopo questo stop forzato dalla pandemia non vede ancora la luce per quanto riguarda i lavoratori e le condizioni in cui si sono trovati ad esercitare la loro professione. Bypassando le difficoltà del periodo possiamo comunque dire che per questo spettacolo si registra un bel successo; evidentemente le poche prove che gli artisti hanno avuto a disposizione, complice anche il ripetersi delle recite in giro per il territorio, se pur con cambiamenti nei cast, sono servite a rodare lo spettacolo.

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FOTO ENNEVI

Prima data della stagione artistica con piena capienza di pubblico dopo 20 mesi, Così fan tutte: torna l’Opera al Filarmonico da domenica 31 ottobre!

Una commedia umana e sempre attuale di amore e amarezza:

l’ultimo capolavoro di Mozart e Da Ponte riapre la stagione lirica di Fondazione Arena di Verona in una nuova produzione con un cast eccezionale

prima Domenica 31 ottobre ore 15.30

Martedì 2 novembre ore 19.00

Giovedì 4 novembre ore 20.00

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FONDAZIONE ARENA DI VERONA, CONCERTO DI GIOVANNI SOLLIMA, ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA - TEATRO FILARMONICO 16 OTTOBRE 2021

FONDAZIONE ARENA DI VERONA, CONCERTO DI GIOVANNI SOLLIMA, ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA - TEATRO FILARMONICO 16 OTTOBRE 2021

Protagonista dell’ undicesimo concerto della stagione sinfonica della Fondazione Arena di Verona è stato il celebre violoncellista e compositore Giovanni Sollima, che per la prima volta a capo dell'Orchestra areniana, si è prodotto in un concerto cross over particolarmente interessante.

Noto per aver radicalmente cambiato il modo di suonare il violoncello,  i suoi concerti entusiasmano da sempre il pubblico eterogeneo che lo segue con ammirazione, creando veri e propri happening events.  Forza fisica, postura armoniosa ed una pregevole capacità di improvvisazione sono le affilate armi di Sollima,  musicista borderline , interprete massimo della sintesi tra accademia e contemporaneità. Strepitoso sperimentatore di sonorità, effetti e tecniche esecutive nuove sul suo violoncello visionario, portato oltre la convenzione di suono al quale siamo abituati, nelle sue mani lo strumento diventa vibrante, un oggetto ligneo dalla voce suasiva e carnale capace di divenire il mistico tramite di un’ esperienza a 360 gradi.

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VALTER MALOSTI È FEDERICO FELLINI NELLA NUOVA OPERA DI MATTEO D’AMICO  ISPIRATA AL VIAGGIO DI G. MASTORNA

VALTER MALOSTI È FEDERICO FELLINI NELLA NUOVA OPERA DI MATTEO D’AMICO ISPIRATA AL VIAGGIO DI G. MASTORNA

Valter Malosti è Federico Fellini nella nuova opera in forma semiscenica di Matteo D’Amico in prima assoluta sabato 23 ottobre – ore 20.30 – al Teatro Galli di Rimini, direttamente ispirata al film progettato e mai realizzato dal grande maestro del cinema. La sceneggiatura originale è infatti diventata il libretto di un’opera fantastica in un prologo e tredici quadri, Il Viaggio di G. Mastorna, nella quale l’interprete di Fellini firma anche la regia del nuovo allestimento. Da un’idea di Cinzia Salvioli e Valerio Tura.

Dice il compositore Matteo D’Amico: “Ho scritto il libretto a partire dalla sceneggiatura firmata da Federico Fellini, Dino Buzzati, Bernardino Zapponi e Brunello Rondi e recentemente ripubblicata dallo scrittore Ermanno Cavazzoni.   I tredici quadri scandiscono in modo incalzante il susseguirsi delle situazioni in cui è proiettato un musicista che si trova a viaggiare su di un aereo in mezzo a una tempesta. L’aereo precipita e Mastorna, interpretato da un baritono, è proiettato in un aldilà che potrebbe anche essere un sogno angoscioso fatto in volo e affollato di figure inquietanti che appartengono ad un ideale universo felliniano. La protagonista femminile è la figura della Hostess, una sorta di Beatrice di dantesca memoria, che sostiene Mastorna, comparendo sotto spoglie diverse. Tutti gli altri personaggi sono interpretati da un soprano, un mezzosoprano, un tenore e un basso che fungono all’occorrenza da piccolo coro madrigalistico, quartetto di voci per cui ho musicato alcune terzine dell’Inferno dantesco, come specchi poetici dell’azione in scena”

Ai cantanti – il baritono Luca Grassi, i soprani Yulia TkachenkoeVittoria Magnarello, il mezzosoprano Eleonora Lué, il tenore Aslan HalilUfuk e il basso Ken Watanabe si affiancano due attori - Marco Manchisi e Matteo Baiardi - e la danzatrice Barbara Martinini, tutti insieme impegnati a dare vita all’affollato stuolo di personaggi previsto dalla partitura di D’Amico:

“Le situazioni sempre mutevoli della storia – spiega il compositore - mi hanno ispirato una musica prevalentemente dinamica, proteiforme, instabile, che rifugge, per lo più, dalla contemplazione lirica e che avvolge tutto, battute del Narratore comprese, nel suo fluire incessante. Non c’è tempo per l’approfondimento psicologico dei personaggi, che vengono colti e fissati nel loro breve presentarsi, per poi rapidamente dileguarsi. Altrettanto mercuriale è il carattere della scrittura strumentale, che si avvale di un’orchestra da camera di diciotto elementi, sfruttandone appieno sia le capacità d’insieme che le infinite sfaccettature cameristiche e solistiche.”

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PARMA, FESTIVAL VERDI 2021,  UN BALLO IN MASCHERA (Gustavo III) - TEATRO REGIO DI PARMA, 15 OTTOBRE 2021

PARMA, FESTIVAL VERDI 2021, UN BALLO IN MASCHERA (Gustavo III) - TEATRO REGIO DI PARMA, 15 OTTOBRE 2021

E’ un Ballo in Maschera gelido e funereo quello proposto dal Festival Verdi  2021 di Parma, connotato non solo da un’ambientazione cimiteriale ed algida, ma soprattutto velato da un’atmosfera di mestizia originaria che l’improvvisa morte del suo creatore Graham Vick ha accentuato in maniera definitiva.

Jacopo Spirei, il suo storico collaboratore qui chiamato a portare a compimento l’idea originaria, ha declinato lo spettacolo come una sorta di viaggio attorno ad una elaborazione di un lutto, la morte di Gustavo, tutto articolato attorno al suo proprio monumento funebre, dove una corte fatta di uomini travestiti da donne, dame barbute, popolani e lacchè di corte compiacenti, partecipa soprattutto fisicamente, agli ultimi giorni travagliati del Sovrano, figura storicamente libertina e bisessuale. Il tutto vivisezionato attraverso un microscopio anodino, la cui luce rimane gelida anche quando dal verde acido si trasporta ai colori del rosa o del rosso sangue che rimangono, in ogni caso, come percolati da un separatore estraniato . Una storia che ci ricorda quella di un’autopsia, una sorta di procedimento decostruttivo svolto sul tavolo necroscopico qui chiaramente rappresentato dalla sua stessa tomba, dove il coro (fisso in alto in una sorta di striscia atemporale nera)  è curioso spettatore, voyeur della sgangherata masnada, e in essa si specchia senza mai sporcarsi le mani, guantate di bianco.

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FOTO Rocco Casaluci

TCBO: IL BARBIERE DI SIVIGLIA FIRMATO DA FEDERICO GRAZZINI APRE L’AUTUNNO ALL’OPERA

 

Comunicato stampa 

TCBO: IL BARBIERE DI SIVIGLIA FIRMATO DA FEDERICO GRAZZINI APRE L’AUTUNNO ALL’OPERA

Sul podio Piergiorgio Morandi

Protagonisti Roberto de Candia, Paola Leguizamon e César Cortés

In scena dal 17 al 23 ottobre

È il Rossini buffo del Barbiere di Siviglia a segnare la ripartenza della lirica al Teatro Comunale di Bologna dopo la pausa estiva, domenica 17 ottobre alle 18.00. In programma quattro rappresentazioni dello spettacolo fino al 23 ottobre per la stagione “Autunno all’Opera 2021”.

L’allestimento, interamente prodotto dal teatro felsineo nel 2019 e firmato dal regista Federico Grazzini, vede protagonisti sul palco interpreti rossiniani italiani come Roberto De Candia nel ruolo del titolo, Marco Filippo Romano nei panni di Bartolo, Nicolò Donini che si alterna con Andrea Concetti nel ruolo di Basilio, insieme ai talenti colombiani Paola Leguizamón nelle vesti di Rosina e César Cortés in quelle del Conte d’Almaviva. Completano il cast vocale Nicolò Ceriani (Fiorello), Laura Cherici (Berta), Paolo Faroni (Ambrogio) e Gianluca Monti (Un ufficiale). Le scene sono a cura di Manuela Gasperoni, i costumi di Stefania Scaraggi e le luci di Daniele Naldi. Sul podio dell’Orchestra del TCBO è chiamato Piergiorgio Morandi e il Coro è preparato da Gea Garatti Ansini.

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Foto Accademia Filarmonica Verona

LA CITTA’ AL CONCERTO, ACCADEMIA FILARMONICA DI VERONA - ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO, ORAZIO SCIORTINO direttore e pianoforte, Lunedì 11 ottobre 2021, Teatro Filarmonico di Verona

La rassegna “La città al concerto”, parallela del Settembre dell’Accademia riservata alle nuove formazioni orchestrali del territorio veneto e ai loro interpreti, si è conclusa nel segno dell'Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Orazio Sciortino nella triplice veste di pianista solista, direttore e compositore.  Evento significativo della serata è stato appunto la prima esecuzione assoluta di “Al gran cerchio d’ombra” composizione commissionata ad Orazio Sciortino dall’Accademia Filarmonica di Verona assieme all’Associazione Musicale A. Mariani di Ravenna per il settecentenario della morte di Dante Alighieri.

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cover-rigoletto

RIGOLETTO PER INFANZIA E FAMIGLIE- I MISTERI DEL TEATRO AL GRANDE DI BRESCIA

 

OPERA DOMANI

RIGOLETTO. I MISTERI DEL TEATRO

Sabato 9 ottobre 2021 ore 15.30 e ore 20.00

Domenica 10 ottobre 2021 ore 11.00

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Giorgio-Battistelli---Bolzano

Fond Haydn Bolzano e Trento: stagione sinfonica 2021-2022

 COMUNICATO STAMPA

La Stagione Sinfonica 2021/2022

della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento

Direzione Artistica di Giorgio Battistelli

 

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Corradetti-Foto-Giuria

Verso la finale del XXX Concorso Lirico Internazionale
Iris Adami Corradetti - edizione 2021

Verso la finale del XXX Concorso Lirico Internazionale

Iris Adami Corradetti - edizione 2021

Dal 5 al 10 ottobre al Teatro Verdi di Padova torneranno a vibrare le nuove voci della lirica del Concorso Lirico Internazionale Iris Adami Corradetti - edizione 2021. Il concorso, giunto alla XXX edizione, è dedicato alla memoria dell'illustre soprano milanese, ma padovano d'adozione, Iris Adami Corradetti, ed è indetto dal Comune di Padova.

Il concerto dei dieci finalisti, accompagnati dall'Orchestra di Padova e del Veneto diretta dal Maestro Nicola Simoni, e condotta da Elena Filini,si svolgerà domenica 10 ottobre 2021alle ore 18 al Teatro G. Verdi di Padova. Oltre ai premi in danaro messi a disposizione dal Comune di Padova, saranno assegnate tre borse di studio, una offerta dalla Fondazione Lucia Valentini Terrani, una in memoria del celebre baritono Paolo Silveri e una in memoria di Antonio Favarato.

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RIGOLETTO, GIUSEPPE VERDI - TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, SABATO 2 OTTOBRE 2021

RIGOLETTO, GIUSEPPE VERDI - TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, SABATO 2 OTTOBRE 2021

Vi siete mai chiesti cosa sia successo a Rigoletto dopo la morte di Gilda?

Alla risposta ci aveva pensato Damiano Michieletto già nel 2017 quando allestì per la Dutch National Opera di Amsterdam la sua versione del dramma, che in questi giorni è stata riproposta presso il Teatro La Fenice di Venezia.

Secondo il regista, al termine della storia il protagonista impazzisce e viene ricoverato in un ospedale psichiatrico. Partendo da questo spunto, tutta l’azione viene spostata nella bianchissima camera di un manicomio con un semplice letto, un lavandino a sinistra e un grande finestra sulla destra; le pareti, su cui si aprono delle voragini da cui entra ed esce il coro, sono rivestite di piastrelle e su tutto domina un grande soppalco raggiungibile da due scalette opposte: una sorta di asettico non-luogo della mente -ideato da Paolo Fantin - in cui il protagonista è rinchiuso e che Michieletto utilizza come un canvas bianco per riscrivere l’azione.

Qui, fra incubi e deliri, il buffone rivive la sua vicenda di padre ossessionato, una retrospettiva ampliata dall’utilizzo di una serie di flashback dell’infanzia di Gilda – proiezioni ad opera di Rocafilm  e Ideogamma - che risultano un po’ eccessivi e stucchevoli.

Nonostante la grande attenzione alla coerenza drammaturgica, cavalcando benissimo la musica e gli spunti del libretto, i primi due atti scorrono senza particolari guizzi nonostante i tanti spunti interessanti come la bambina senza volto- doppelgänger di Gilda, il letto sospeso su cui un cortigiano fa una parodia delle molestie di gruppo alla ragazza, il velo nero con cui si veste da sposa durante il duetto col Duca, che diventa telo con cui la rapiscono e con cui copriranno la sua tomba, il modo in cui Rigoletto gioca con il coro.

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Verona, concerto Wang / Mahler Chamber Orchestra,  - Teatro Filarmonico di Verona,   23 settembre  2021

Verona, concerto Wang / Mahler Chamber Orchestra, - Teatro Filarmonico di Verona, 23 settembre 2021

Nel carnet delle star del pianismo internazionale che si sono esibite al festival del Settembre dell’Accademia, si è aggiunta anche Yuja Wang, che assieme alla Mahler chamber Orchestra, si è esibita in uno straordinario concerto sulle tavole del Teatro Filarmonico di Verona.

Programma particolarmente interessante quello proposto, che ha visto percorrere un excursus musicale che parte dal settecento di Bach e Haydn per approdare al novecento di Stravinsky e Shostakovich, fino al contemporaneo “You come here often?” di Michael Tilson Thomas eseguito tra i bis finali.

Che Yuja Wang sia una pianista anticonvenzionale ormai lo sanno tutti, bella, estrosa, talentuosa, molto eccentrica, oramai abituati ai suoi spettacolari outfit da concerto al limite del nudismo che imbarazzano le attempate mogli degli Accademici veronesi, la Wang dimostra però di avere tutte le caratteristiche per incontrare i gusti del pubblico contemporaneo. Non solo, ha anche un incredibile talento pianistico, che si materializza principalmente nell' impressionante velocità d’esecuzione unita ad un’impeccabile pulizia sonora, oltre che alla naturale predisposizione al creare atmosfere e rarefazione sonora. E la Wang non poteva trovare miglior partner della Mahler Chamber Orchestra che la asseconda, la guida e con lei gioca in un meraviglioso connubio di duttilità sonora ed espressiva.

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L’ORCHESTRA RAI ALLA SCALA PER MILANO MUSICA

L’ORCHESTRA RAI ALLA SCALA PER MILANO MUSICA

L’ORCHESTRA RAI ALLA SCALA PER MILANO MUSICA

In programma la prima esecuzione con pubblico di Tre quadri di Francesco Filidei

Incontra finalmente il pubblico la nuova creazione di Francesco Filidei Tre quadri, che lo scorso novembre è stata proposta in prima esecuzione assoluta in streaming e in TV su Rai5 dall’Auditorium Rai di Torino a porte chiuse a causa dell’emergenza sanitaria. Il lavoro è in programma nel cartellone del 30° Festival Milano Musica mercoledì 22 settembre alle 20 al Teatro alla Scala a Milano. Il concerto – commissionato dal Festival Milano Musica, dalla Casa da Musica di Porto e dal Festival Internazionale di Musica Contemporanea “Autunno di Varsavia” – è interpretato dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Tito Ceccherini e dal pianista Maurizio Baglini.

«Tre quadri è il terzo concerto per strumento solista e orchestra che scrivo – dice Francesco Filidei – e il primo che vede il pianoforte come protagonista. Mentre gli altri due lavori comportano un solo movimento, probabilmente la grande tradizione propria al concerto per pianoforte mi ha portato a concepire questo lavoro in tre parti di andamento contrastante. Il concerto – prosegue il compositore – inizia con il quadro più ampio: November, un viaggio fra episodi che alternano il pianissimo al fortissimo, il grave all’acuto, il cantabile all’ossessivo. Si prosegue con una Berceuse centrale, dal carattere più intimo e chopiniano (che pur nasconde una struttura algoritmica ferrea). E si termina con Quasi una Bagatella, uno scherzo costruito sul primo movimento del concerto Imperatore dell’immancabile Beethoven».

Filidei è tra i compositori italiani viventi più apprezzati nel mondo, con esecuzioni a Berlino, Monaco, Vienna, Tokyo, New York, Los Angeles, nei festival di musica contemporanea più prestigiosi, e con premi come il Salzburg Music Forderpreistrager, il Prix Takefu, il Forderpreistrager Siemens, la Medaglia Unesco Picasso/Mirò del Rostrum of Composers e il Premio Abbiati.

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ORCHESTRA MARIINSKIJ DI SAN PIETROBURGO, V.GERGIEV - TEATRO FILARMONICO DI VERONA, 13 SETTEMBRE 2021

ORCHESTRA MARIINSKIJ DI SAN PIETROBURGO, V.GERGIEV - TEATRO FILARMONICO DI VERONA, 13 SETTEMBRE 2021

Dopo un anno di pausa forzata dovuta alla pandemia, torna il Settembre dell’Accademia al Teatro Filarmonico di Verona e festeggia il suo trentennale con un “parterre de Roi” di altissimo livello com’è nella tradizione di questo amatissimo Festival.

Tra i nomi illustri, di orchestre e solisti, che si sono susseguiti sulle tavole del Teatro di Verona, mancava ancora “lo Zar” Valery Gergiev con la “sua” Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo della quale è monarca assoluto dal 1988.

Orchestra di notevolissima qualità nel repertorio operistico russo, con la direzione di Gergiev è riuscita a smarcarsi dall’unicità di un repertorio fortemente circoscritto alle produzioni del suo teatro, tanto da poter competere con la sua gemella, la Filarmonica di San Pietroburgo, anche nel repertorio sinfonico.

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Mitridate-Re-di-Ponto-W-A-Mozart-Teatro-Olimpico-9-settembre-2021-Festival-Vicenza-in-Lirica-ph-Federico-Balestro-generale

MITRIDATE RE DI PONTO, W. A. MOZART – FESTIVAL VICENZA IN LIRICA, TEATRO OLIMPICO, 9 SETTEMBRE 2021

Tra i titoli di punta del Festival Vicenza in Lirica giunto alla nona edizione spicca il Mitridate re di Ponto di Mozart, opera parte di quel repertorio piuttosto ricercato e di rara bellezza che ogni anno l’evento musicale vicentino propone al suo pubblico per valorizzare capolavori sottostimati o poco rappresentati e per esaltare le doti dei giovani interpreti cui la rassegna dedica dall’inizio particolare attenzione, tanto che lo slogan quest’anno è appunto ‘L’Opera è Giovane’.

Tra gli interpreti principali vi sono gli artisti selezionati al Concorso Tullio Serafin tenutosi lo scorso mese di giugno al Teatro Olimpico, ove l’opera giovanile di Mozart non viene rappresentata dal lontano 1984. Coraggiosamente e con una equipe giovane e dinamica si è portato in scena un capolavoro che nel 1770 ebbe grandissimo successo per il quattordicenne Wolfgang che così confermò la fama di genio e precocità artistica. Necessariamente ridotta per l’esecuzione vicentina, causa spazio limitato e dovute regole per il distanziamento, l’Orchestra barocca del Festival Vicenza in Lirica è costituita da strumenti storici con regolazione del diapason fissata a 430Hz, come a fine Diciottesimo secolo. Così il suono che il Maestro Luca Oberti ottiene dai suoi musicisti è generalmente ovattato, profluso di carezzevoli onde sonore che trainano gli interpreti nel mare di ariee e recitativi che rendono questa opera una tempesta di emozioni calde e leggiadre o fredde e burrascose.

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RINALDO,  HÄNDEL - TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, GIOVEDI'  2 SETTEMBRE 2021

RINALDO, HÄNDEL - TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, GIOVEDI' 2 SETTEMBRE 2021

Dopo aver girato mezzo mondo, il capolavoro händeliano ripreso in questi giorni dal Teatro La Fenice di Venezia, può essere tranquillamente chiamato il “Rinaldo di Pierluigi Pizzi”.    Lo spettacolo nato nel 1985 per il teatro Municipale di Reggio Emilia e ricostruito in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Firenze, è voluto essere un omaggio (che a dire il vero sarebbe dovuto andare in scena la scorsa stagione) per il 90esimo compleanno del regista milanese che proprio a Venezia aveva fatto il suo debutto. Questo Rinaldo è forse il suo lavoro più rappresentativo visto l’approccio  personale – e a questo punto centratissimo vista la longevità – di quello che era il teatro barocco, un teatro della meraviglia, in cui la parte visiva era fondamentale.Da qui nasce l’idea di partire dalla macchina scenica, che solitamente era nascosta, visualizzarla e soprattutto umanizzarla attraverso l’utilizzo di 22 servi di scena (tipici del teatro elisabettiano o del kabuki) che muovono i carri su cui si trovano i personaggi e sono i veri e propri responsabili dell’azione.

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