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CARMEN , GEORGES BIZET - ARENA DI VERONA, 24 GIUGNO 2022

Grande successo per la prima replica di Carmen, che ha inaugurato il 99° Arena di Verona Opera Festival lo scorso 17 giugno (ne abbiamo approfonditamente scritto qui: http://www.mtglirica.com/categorie/recensioni/carmen-george-bizet-inaugurazione-99-arena-di-verona-opera-festival-venerdi-17-giugno-2022-1.html). 

Smorzatasi la comprensibile tensione da “Primissima”, lo spettacolo scorre ottimamente, dalle interazioni sceniche delle folte masse coinvolte a un reparto musicale solido e coeso. Ascoltiamo un Bizet potente e coinvolgente in ogni istante grazie in primis alla sapiente concertazione di Marco Armiliato, sempre in grado di garantire una fluida sinergia tra orchestra e solisti, con l’aggiunta di un forte taglio espressivo in grado di esaltare la partitura in tutti i suoi colori. 

La Carmen di Clémentine Margaine ha voce corposa e sempre ben proiettata con gran sapienza tecnica, in grado di correre facilmente nell’enorme anfiteatro la cui acustica può spesso essere uno scoglio soprattutto per i registri più gravi. Il mezzosoprano francese ha dalla sua anche una dizione naturalmente perfetta e una grande efficacia interpretativa nel porgere la parola, con una grande cura del fraseggio. Di contro, la resa scenica del personaggio risulta non del tutto credibile e piuttosto monocorde, con movimenti e gesti spesso forzati che non convincono nel dipingere il complesso ritratto psicologico della passionale gitana. 

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G. VERDI, NABUCCO - ARENA DI VERONA 25 GIUGNO 2022

E’ tornato sulle tavole dell’Arena di Verona il Nabucco di Verdi pensato nel 2017 dal regista francese Arnaud Bernard. Unico titolo della presente stagione a non portare la firma del defunto Zeffirelli, questo Nabucco si dimostra senza ombra di dubbio la produzione di punta di questa annata artistica areniana.

Coadiuvato dalle scene spettacolari di Alessandro Camera, questa produzione viene ambientata durante l’epopea risorgimentale italiana, scegliendo un periodo molto specifico: le Cinque giornate di Milano, dove sul palcoscenico, dominato da un’imponente riproduzione del Teatro alla Scala, Nabucco diventa l’imperatore Francesco Giuseppe, Abigaille una principessa austriaca, Zaccaria un patriota che nei tratti ricorda Mazzini, mentre Ismaele e Fenena si ispirano alla coppia viscontiana di “Senso” Livia Serpieri e Franz Mahler ma a nazionalità invertite.

Bernard sviluppa il progetto in modo estremamente coerente, nonostante qualche stortura storica che però, una volta accettata la finzione scenica, non intralcia minimamente.

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MONTEVERDI FESTIVAL CREMONA, IL RITORNO DI ULISSE IN PATRIA - 24 GIUGNO 2022

Nuova produzione al Monteverdi Festival di Cremona del Ritorno di Ulisse in patria, penultima opera a noi nota del compositore cremonese e qui proposta nella edizione critica a cura di Bernardo Ticci del 2021.

Dall’Orfeo mantovano al Ritorno, rappresentato a Venezia nel  1641, passano ben trentaquattro anni densi di avvenimenti nella vita musicale.

Monteverdi ha abbondantemente superato la settantina, e dal servizio del Duca di Mantova è passato a quello della Serenissima. Dal pari il suo lavoro si è trasferito dalla reggia alla scena del San Cassiano, il primo teatro pubblico aperto nel 1637 a Venezia. Il trattenimento di corte si fa quindi popolare. Cambia il pubblico e cambia il tipo di spettacolo, meno aulico e dove il comico si somma al tragico passando da personaggi favolosi a quelli della storia: più umani e realistici. L’epica nobiltà di Ulisse e di Penelope, la sensualità dell’amore nella coppia parallela Eurimaco-Melanto, l’arroganza dei Proci e tanti altri temi in cui, come è detto nei meravigliosi versi del Badoaro nel prologo, l’Umana Fragilità è vittima del Tempo e della Fortuna.

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OTELLO, GIUSEPPE VERDI – TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, DOMENICA 26 GIUGNO 2022

Dopo una lunga pausa dovuta come tutti ormai sanno all’emergenza pandemica, lo spettacolo dell’Otello verdiano pensato per il PalaDozza prima del secondo lockdown del 2020 vede finalmente la luce al Comunale di Bologna, dove è stato riadattato e ripensato, avendo a disposizione spazi e geometrie completamente diverse. Gabriele Lavia con le scene di Alessandro Camera pone in essere soprattutto il dramma interiore dei personaggi che di conseguenza, secondo la sua visione, ed anche considerando le innumerevoli restrizioni sceniche del periodo in cui era stato concepito l’allestimento, non hanno bisogno di particolari orpelli materiali nell’ esprimere la propria personalità immergendosi profondamente nei rispettivi drammi, sapientemente esaltati da una cornice di effetti luce indovinati e puntuali. Dunque in scena accade ciò che basta senza esagerare, è il contesto che unitamente alla musica verdiana contorna uno spettacolo di per sé sobrio e che non disturba, non modifica il libretto e tutto sommato risulta garbato, con quell’unico telo che calato dall’alto ed appunto illuminato a dovere ha il compito di trasformarsi nei diversi ambienti che sta allo spettatore immaginare. Delle tavole su cui muoversi ed alcune poltroncine antistanti fanno pensare ad una prova teatrale come visto tante volte ma che a quanto pare funziona sempre. Meravigliosi i costumi di Andrea Viotti, ricchi ed assolutamente appropriati al contesto storico shakespeariano.

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AIDA, GIUSEPPE VERDI - Arena di Verona,
Sabato 18/06/2022

Serata decisamente da dimenticare quella che ha visto il ritorno di Aida sulle tavole dell’Arena di Verona, la prima di undici rappresentazioni per il Festival 2022 che ripropone l’Egitto dorato, rutilante e polveroso immaginato da Franco Zeffirelli per l’Arena di Verona esattamente vent’anni fa, con la ripresa dei costumi di Anna Anni e delle coreografie originali di Vladimir Vasiliev. L’occhio è sicuramente appagato: l’Egitto favoloso, tutto rilucente di ori, sfarzo e di virtuosistici e grandiosi movimenti di massa viene esaltato come previsto dalla classica prosa zeffirelliana.

Titolo di punta e quindi di repertorio della Fondazione Arena, Aida necessita comunque  di un adeguato numero di prove che permettano anche ad una macchina da guerra, quali sono le masse artistiche veronesi, di proporsi come eccellenza della stagione.

Invece la sensazione è stata quella di aver assistito ad una prova, dove l’anarchia, soprattutto tra orchestra e palco, regnava sovrana con i solisti lasciati a loro stessi, gli scollamenti tra coro e orchestra continui e la movimentazione imprecisa dei figuranti hanno contribuito ad una serata spesso imbarazzante nei primi due atti.

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CARMEN, GEORGES BIZET – INAUGURAZIONE 99 ° ARENA DI VERONA OPERA FESTIVAL, VENERDI’ 17 GIUGNO 2022

L’Arena di Verona è una Istituzione per gli appassionati d’Opera di tutto il mondo e l’inaugurazione del Festival estivo è un evento al quale non si può mancare per affetto, stima, passione; qualcosa che non si può spiegare soprattutto per chi vive la Musica col cuore come le migliaia di persone che finalmente, dopo due anni tristi, sono tornate a riempire il teatro che ospita non solo la Lirica, ma anche tutti gli eventi artistici principali che la città di Verona accoglie come attrazione imprescindibile nel percorso turistico della regione Veneto. Il 2022 segna anche il centenario della nascita di due grandi interpreti areniani: Renata Tebaldi ed Ettore Bastianini, debitamente celebrati e ricordati dal Sovrintendente Cecilia Gasdia nel suo saluto al pubblico in apertura di serata.

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LA SONTUOSA NORMALITÀ DELLA NUOVA STAGIONE DELL’ORCHESTRA RAI

Con direttori come Kirill Petrenko, Fabio Luisi, Daniele Gatti, Pablo Heras-Casado, Ottavio Dantone, Robert Trevino, Juraj Valčuha e James Conlon

 

22 concerti da ottobre a maggio più Rai NuovaMusica e i concerti straordinari, con grandi solisti come Frank Peter Zimmermann, Nikolaj Szeps-Znaider, Kian Soltani e Marie-Ange Nguci

 

Il Direttore emerito Fabio Luisi per l’apertura e il Direttore musicale dei Berliner Philharmoniker Kirill Petrenko per la chiusura. Tra loro altre grandi bacchette come quelle di Daniele Gatti, Pablo Heras-Casado, Ottavio Dantone, James Conlon, Juraj Valčuha e il Direttore ospite principale Robert Trevino, cui si affiancano solisti prestigiosi come Frank Peter Zimmerman, Nikolaj Szeps-Znaider, Yulianna Avdeeva, Kian Soltani, Marie-Ange Nguci e Sergej Khachatryan. Sono alcuni dei protagonisti della stagione 2022/2023 dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che torna a proporre 22 concerti in doppia serata in un unico cartellone, che si estende ininterrottamente da ottobre a maggio, cui si aggiungono i concerti di Natale, Carnevale, Pasqua, le serate di Rai NuovaMusica e la musica da camera delle “Domeniche dell’Auditorium”. Tutti gli appuntamenti sono trasmessi da Radio3, in live streaming sul portale di Rai Cultura e molti sono proposti anche in TV su Rai5.

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Presentata l'Attività musicale estiva 2022 del Teatro Lirico di Cagliari

comunicato stampa

 

Pagliacci di Ruggero Leoncavallo inaugura

l’Attività musicale estiva 2022 del Teatro Lirico di Cagliari

 

Il 23-24-25-27-28-29-30 giugno alle 21 va in scena Pagliacci, celeberrimo dramma in un prologo e due atti su libretto e musica di Ruggero Leoncavallo (Napoli, 1857 - Montecatini Terme, 1919), spettacolo inaugurale dell’Attività musicale estiva 2022 del Teatro Lirico di Cagliari che comprende lirica, concerti e danza e che si tiene al Teatro Lirico di Cagliari e nelle altre abituali sedi di spettacolo diffuse nella Regione Sardegna.

 

L’Attività musicale estiva 2022 propone, dal 23 giugno al 6 agosto, 31 serate di spettacolo (di cui 12 a Cagliari e 19 nella Regione), per 6 distinti programmi musicali (di cui 3 a Cagliari e 3 nella Regione), con inizio sempre alle 21, e vede in primo piano l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari, quest’ultimo diretto da Giovanni Andreoli, impegnati in programmi di assoluta rilevanza.

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Concerto benefico a favore di Assi Gulliver il 18 giugno al Teatro Olimpico di Vicenza

VICENZA IN LIRICA: IL 18 GIUGNO AL TEATRO OLIMPICO LA MUSICA SI UNISCE CON LA SOLIDARIETÀ PER UN CONCERTO BENEFICO

 

Le emozioni delle pagine più celebri e amate di Vivaldi, Mozart, Cilea, Jenkins e Morricone, per il secondo appuntamento di Vicenza in Lirica nella straordinaria cornice del Teatro Olimpico. Il 18 giugno alle ore 21.00 si accende al festival una gara di solidarietà in favore di Assi Gulliver – Associazione Sindrome di Sotos italia. Protagonisti l’Orchestra e il Coro di Vicenza diretti da Giuliano Fracasso, il soprano Yulia Pogrebnyak, con la partecipazione straordinaria dell’affermato baritono Piero Guarnera, ed una sorpresa emozionante che verrà svelata durante il concerto. La serata è organizzata con l’Alto Patrocinio del Parlamento europeo.

 

Dopo la straordinaria apertura nel segno di Monteverdi, il Festival Vicenza in Lirica, organizzato dall’associazione Concetto Armonico, con il sostegno del Ministero della Cultura, con sostegno e collaborazione del Comune di Vicenza, Agsm Aim, con il sostegno della provincia di Vicenza, con il patrocinio della Regione del Veneto e della Fondazione Teatro La Fenice ed il sostegno di numerosi sponsor privati, prosegue i suoi appuntamenti di giugno con un concerto benefico sabato 18 giugno alle ore 21.00 al Teatro Olimpico.

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G.VERDI, LUISA MILLER -TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, DOMENICA 05 GIUGNO 2022

Una nuova produzione di Luisa Miller di Giusepe Verdi, tutta da ascoltare  più che da vedere, quella in scena al Teatro Comunale di Bologna in questi primi giorni di Giugno.

Sì perché dell’idea registica di marionanni (si, scritto in minuscolo e tutto attaccato) progettista e artista della luce di fama mondiale, ci è parso di non trovarne traccia sulle tavole del teatro felsineo, se si escludono le solite interazioni, tipiche del melodramma di tradizione.

“Approcciandomi a questa per me nuova esperienza, il primo pensiero è stato quello per la musica di Verdi, per la voce dei cantanti: ho lavorato al fine di mantenere il giusto equilibrio": è con questo pensiero che il progettista e artista della luce ravennate Mario Nanni (in arte 'marionanni'), firma per la prima volta regia, scene, costumi e luce di un'opera lirica. La luce soprattutto, in armonia con la musica e il canto, avrebbe dovuto guidare tutte le arti e a raccontare lo spettacolo e le emozioni dei protagonisti secondo le intenzioni dell’artista. Sarebbe stata poi l'uso della luce nella pittura rinascimentale a ispirare le "scenografie di luce" create per l'opera e colori e dettagli dei costumi. A noi è parso di vedere soltanto delle interessanti installazioni visive (come una grande lampada centrale che diventa sole, cielo e si trasforma in funzione dei vari momenti dell’opera) e delle immagini oniriche bidimensionali, pochissimi e più che altro simbolici, gli elementi di scena (un albero, un tavolo basso, un trono).

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Finalissima del Concorso lirico Tullio Serafin 2022:
Assegnati i premi dell’importante Concorso atteso in tutto il mondo

 

CS:

Sabato 28 maggio al teatro “Tullio Serafin” di Cavarzere si è svolta la finale del “Concorso lirico Tullio Serafin” edizione 2022, organizzato dalle associazioni “Concetto Armonico” e “Archivio storico Tullio Serafin”, con il sostegno del Ministero della Cultura e del Comune di Cavarzere, in collaborazione con l’Università Popolare di Cavarzere e con il patrocinio della Regione del Veneto. Ad assegnare i premi una giuria d’eccezione presieduta dal Maestro Alessandro Galoppini, casting manager del Teatro alla Scala di Milano e così composta: Gianni Tangucci (coordinatore artistico dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino), Giovanna Canetti (docente di canto), Renata Lamanda (mezzosoprano), Piero Guarnera (baritono), Luigi Puxeddu (direttore artistico del Teatro Sociale di Rovigo), Edmondo Mosè Savio (direttore d’orchestra) e Andrea Castello (presidente dell’Archivio storico Tullio Serafin e direttore artistico del Festival “Vicenza in Lirica”). Erano 19 i cantanti ammessi alla fase finale del Concorso, provenienti da diverse nazionalità, selezionati fra circa 200 partecipanti che si sono presentati tra aprile e maggio alla fase eliminatoria svoltasi al Teatro alla Scala di Milano, al Teatro dell’Opera di Roma, al Teatro Carlo Felice di Genova, allo Staatsoper Unter den Linden di Berlino, al Teatro Sociale di Rovigo e al Teatro Tullio Serafin di Cavarzere. I finalisti si sono contesi i ruoli dell’opera “Don Giovanni” di Mozart in cartellone al Teatro Olimpico di Vicenza durante il decimo festival “Vicenza in Lirica” l’8 e il 10 settembre.

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TEATRO OLIMPICO DI VICENZA: PREMIO PAGANINI 2021 GIUSEPPE GIBBONI VIOLINO - ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO; DOMENICA 29 MAGGIO 2022

Giunta alla sua trentunesima edizione, la rassegna ‘Settimane musicali al Teatro Olimpico’ di Vicenza vanta anche quest’anno un calendario fitto di importanti eventi che abbiano come filo conduttore la consueta raffinatezza, uno sguardo alle novità ed il coinvolgimento di un pubblico eterogeneo ed attento, sempre sotto la guida del Direttore Artistico Sonig Tchakerian. Leitmotiv per questa edizione è la formula ‘Prima il silenzio, poi il suono o la parola’: un invito ad attendere in silenzio e con emozione palpitante ciò che il suono o le parole sono pronti a regalare come ad ogni edizione. La rassegna è iniziata con il Concorso pianistico ‘Premio Lamberto Brunelli’ conclusosi con la finale del 27 aprile e si concluderà la sera del 10 giugno sempre al Teatro Olimpico con Shéhérazade al pianoforte a quattro mani. Speciale a nostro avviso l’appuntamento di domenica 29 maggio con protagonista la sezione archi dell’ Orchestra di Padova e del Veneto ed il giovanissimo premio Paganini 2021 Giuseppe Gibboni, per un concerto applauditissimo che ha visto come protagonisti ovviamente la musica di Paganini, oltre Grieg e Wieniawsky.

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TRA GRANDE CLASSICA E INEDITE CONNESSIONI, LA MUSICA TESSE NUOVE RELAZIONI A OPERAESTATE -BASSANO

TRA GRANDE CLASSICA E INEDITE CONNESSIONI, LA MUSICA TESSE NUOVE RELAZIONI A OPERAESTATE -BASSANO

Operaestate Festival Veneto 42edizione

8 luglio - 25 settembre 2022

 

Comunicato Stampa

 

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Finalissima del Concorso lirico Tullio Serafin a Cavarzere (Ve) il 28 maggio con protagonisti giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo

Sabato 28 maggio alle ore 20,30 la cittadina di Cavarzere con il suo straordinario teatro “Tullio Serafin” ospiterà il concerto dedicato alla finalissima del “Concorso lirico Tullio Serafin” edizione 2022, organizzato dalle associazioni “Concetto Armonico” e “Archivio storico Tullio Serafin”, con il sostegno del Ministero della Cultura e del Comune di Cavarzere, in collaborazione con l’Università Popolare di Cavarzere e con il patrocinio della Regione del Veneto.

Il Concorso, che rientra nella programmazione del “Cavarzere Opera Festival Tullio Serafin” organizzato da Concetto Armonico, porterà nella piccola cittadina veneta una giuria di fama internazionale, ma anche cantanti provenienti da tutto il mondo che si contenderanno uno dei ruoli dell’opera “Don Giovanni” di Mozart in cartellone al Teatro Olimpico di Vicenza durante il decimo festival “Vicenza in Lirica” ed altri premi.

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AUFSTIEG UND FALL DER STADT MAHAGONNY
KURT WEILL - TEATRO COMUNALE DI REGGIO EMILIA, DOMENICA 13 MAGGIO 2022

 Se Wagner ha usato il mito antico per trasmettere le sue idee politiche e filosofiche, Kurt Weill e Bertolt Brecht hanno creato la propria mitologia contemporanea nelle loro collaborazioni con fini comparabili e con un effetto altrettanto senza tempo. In Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny ("Ascesa e caduta della città di Mahagonny"), il successo di un insediamento capitalista, genera la propria fine attraverso l'eccesso, l'avidità e la corruzione. La legge è amministrata dai criminali, il suo Dio dice alla popolazione di andare all'inferno piuttosto che salvarla, e l'amore è scambiato come qualsiasi altra merce. Con il suo sovvertimento di aspettative drammatiche, è tanto una satira sull'opera stessa quanto sul fragile mondo tra le due guerre della Repubblica di Weimar, ma in entrambi i casi sembra acquisire sempre più rilevanza per il mondo globalizzato in cui ci troviamo oggi.  La scelta di Weill cade sulla musica da cabaret, su ritmi ballabili, su coretti rozzi ed orecchiabili, dove le parole sono chiarissime e spesso gridate,tutto nel desiderio di rompere con una tradizione lirica, allora rappresentata dall'opera wagneriana e dal suo discorso continuo. Ecco quindi  il ritorno a una struttura per numeri in una pazza mescolanza di stili, dove il canto soppianta l'aria e il jazz va di pari passo con l'atonalità della scuola viennese.

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XXXI SETTIMANE MUSICALI AL TEATRO OLIMPICO, Prima il silenzio, poi il suono, o la parola.
Vicenza, 22 maggio – 12 giugno 2022

 

Dopo il Premio Brunelli, che si è svolto dal 25 al 27 aprile, dal 22 maggio al 12 giugno tornano le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, rassegna concertistica che quest’anno giunge alla 31esima edizione. 

Con eventi che accostano pagine celebri ad altre di più rara esecuzione, la rassegna impaginata da Sonig Tchakerian che nel 2011 ha ricevuto il prestigioso riconoscimento del Premio Franco Abbiati, si configura come intenso crocevia di dialogo artistico e speciale momento di richiamo per gli appassionati della musica classica.

Il titolo dell’edizione 2022 è Prima il silenzio, poi il suono, o la parola.

“Il mistero del silenzio, dell’attesa, quando si rivela in suono e in parola, in uno spazio unico al mondo come il Teatro Olimpico di Vicenza - dichiara Sonig Tchakerian, direttrice artistica del  Festival  - diventa il segno della programmazione del Festival per il triennio 2022-2024, che si svolge nella direzione tracciata dalla nostra tradizione: grande qualità artistica degli interpreti, innovatività delle scelte musicali e musicologiche spaziando dalla musica da camera all’improvvisazione jazz, alla prosa, alle prime esecuzioni, alla valorizzazione dei talenti emergenti, ad una interazione con il pubblico con innovative iniziative di comunicazione e condivisione dello spettacolo”.

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ORLANDO FURIOSO, ANTONIO VIVALDI – TEATRO FILARMONICO DI VERONA, DOMENICA 8 MAGGIO 2022

Possiamo immaginare la macchina scenica che fu allestita a Venezia nel 1714 al Teatro sant’Angelo per presentare questo incredibile poema cavalleresco che era piaciuto molto a Vivaldi, dopo che nello stesso teatro era stato presentato l’anno precedente un Orlando Furioso del compositore Giovanni Alberto Ristori (e forse a cui collaborò Vivaldi stesso) su libretto di Grazio Braccioli. Basandosi maggiormente sull’Orlando innamorato del Boiardo, il librettista scrisse un nuovo Orlando per Vivaldi, ma l’accoglienza non fu delle migliori e il teatro tornò a rappresentare la versione di Ristori. Soltanto molti anni dopo la partenza del compositore da Venezia ed il ritorno come Direttore del teatro Sant’Angelo, il veneziano rimaneggiò la partitura del suo ‘Orlando’ riutilizzando materiale del libretto precedente più vicino all’Ariosto, ed inserendo parti musicali di altre sue composizioni. Il turbinio delle azioni e delle relazioni poste in essere è accentuato dalle scene che prescrivono luoghi fantastici e personaggi mitologici, esseri magici ed azioni folli. Un impianto del genere è incorniciato da una musica incalzante, ricca di arie anguste che mettono a dura prova tecnica e timbrica vocale, che gli interpreti sono chiamati ad utilizzare al meglio delle loro capacità mentre si muovono in scena all’incalzare degli eventi. 

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FONDAZIONE ARENA DI VERONA, SETTIMO CONCERTO SINFONICO AL TEATRO FILARMONICO, SABATO 30 APRILE 2022

Due novità assolute per il settimo concerto della Stagione sinfonica della Fondazione Arena di Verona, due capolavori di Richard Strauss incredibilmente mai eseguiti a Verona. Il Concerto in Re maggiore per oboe e piccola orchestra, TrV 292 di Strauss è stato ispirato da un incontro casuale verso la fine della seconda guerra mondiale avvenuto a Garmisch tra l’anziano compositore e il giovane oboista americano John de Lancy che in quel periodo si trovava lì di stanza come soldato dell'esercito americano di occupazione.  A causa dei capricci del destino, de Lancy che era primo oboe nell' Orchestra di Filadelfia, non poté mai suonare né alla prima mondiale, né a  quella americana del concerto, curiosamente infatti la prima esecuzione americana fu  interpretata da un altro giovane oboista, Mitch Miller che alcuni anni dopo divenne famoso presso il pubblico americano come  l’inventore del karaoke con il programma televisivo "Canta insieme a Mitch" degli anni '60.

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FONDAZIONE ARENA DI VERONA, SESTO CONCERTO SINFONICO AL TEATRO FILARMONICO, SABATO 23 APRILE 2022

Prosegue la rassegna sinfonica della Fondazione Arena di Verona con il sesto concerto in programma che ha visto in locandina il pirotecnico Concerto no.1 op.6 di Paganini per violino ed orchestra e la Sinfonia no. 4 op.60 di Beethoven.

Che Paganini venisse sempre descritto come un saltimbanco, un affabulatore dello strumento, un demonietto con la coda nascosta sotto il frac, che incantava platee estasiate mentre puzza di zolfo e fiamme infernali lo seguivano al suo passare, è arcinoto. Meno noto invece è che sia stato anche un grande musicista. Questa immagine di Paganini ha molto condizionato l’interpretazione della sua musica, svalutandola, sminuendola, facendoci dimenticare che il violino di Paganini incarna l’anima del canto, utilizzando in maniera meravigliosa tutta la vasta gamma di suoni dello strumento.  Genialmente riportò sul violino lo stile del melodramma, che allora aveva intorno. 

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I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA, GIUSEPPE VERDI - TEATRO LA FENICE DI VENEZIA, GIOVEDI' 7 APRILE 2022

Ne sono passati di anni, da quei giorni di aprile del 1844 in cui lo stesso Giuseppe Verdi sovrintese le rappresentazioni veneziane della sua opera I Lombardi alla prima crociata.

Da allora il lavoro non era stato più riproposto fino ad oggi, quando il Teatro la Fenice ha colto l’occasione per presentarlo nell’edizione critica curata da David R.B. Kimbell per la University of Chicago Press e Casa Ricordi, in seguito a una ricerca effettuata sull’autografo verdiano conservato nell’Archivio Ricordi a Milano. Vengono ripristinate didascalie e annotazioni musicali di Verdi, indicazioni del librettista Temistocle Solera e interventi della censura: su tutti è stato possibile ascoltare finalmente la preghiera di Giselda iniziare con Ave Maria e non con il tradizionale Salve Maria. 

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