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SETTEMBRE DELL’ACCADEMIA FILARMONICA DI VERONA - TERZO CONCERTO CON LA ROYAL PHILHARMONIC ORCHESTRA , SABATO 16 SETTEMBRE 2023

Davvero spettacolare la lista di eventi in programma al ‘Settembre dell’Accademia Filarmonica’ che anche quest’anno ospita orchestre di grande prestigio a livello internazionale, rendendo orgogliosa la città scaligera e confermando l’altissima qualità del festival arrivato alla sua trentaduesima edizione, e soprattutto rendendo felici coloro che hanno la fortuna di assistere ai concerti in calendario. È stata la volta della Royal Philharmonic Orchestra guidata dal suo direttore musicale Vasilij Petrenko con la meravigliosa Julia Fischer al violino, protagonista del secondo pezzo in programma.

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IL FESTIVAL PUCCINI 2024 - UN CARTELLONE STRAORDINARIO PER L'ANNO PUCCINIANO FIRMATO DA PIER LUIGI PIZZI

Per Celebrare il Maestro a 100 anni dalla morte il Festival Puccini di Torre del Lago alla sua 70.a edizione presenta un cartellone che ripercorre la parabola artistica di Giacomo Puccini.

6 titoli pucciniani in programma dal 12 luglio al 24 agosto

 

Sarà Pier Luigi Pizzi a firmare il cartellone 2024 del Festival Puccini, nominato dal Consiglio di amministrazione presieduto da Luigi Ficacci, direttore artistico per questa edizione speciale del Festival di Torre del Lago per  celebrare la sua 70.a edizione e l’anniversario della scomparsa di Giacomo Puccini. Con Pizzi alla direzione artistica,  in stretta collaborazione il direttore d’orchestra Jan Latham Koenig con l’ incarico di curare la qualità artistica dell’organico orchestrale e corale.

Rispondendo agli indirizzi dell’Amministrazione Comunale di Viareggio- dichiara il presidente della Fondazione Luigi Ficacci- fortemente impegnata  con numerosi altri progetti che coinvolgeranno i luoghi pucciniani di Viareggio e Torre del Lago,  il consiglio di amministrazione ha dato vita ad un programma davvero straordinario per contrappuntare l’anno pucciniano e celebrare con tanta musica la 70.a edizione del Festival dedicato al Maestro”.

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Festival degli Olimpici, 19-24 settembre, al Teatro all'Antica – Teatro Olimpico di Sabbioneta

Debutta a Sabbioneta (Mantova) nello straordinario ed unico Teatro all’Antica – Teatro Olimpico, il “Festival degli Olimpici” una rassegna musicale ideata dall’Associazione culturale Concetto Armonico in collaborazione e con il sostegno del Comune di Sabbioneta.

Concetto Armonico vanta già una tradizione decennale alla guida del festival “Vicenza in Lirica” al Teatro Olimpico di Vicenza che, con la sua storia, è diventato tra i più ricercati dal pubblico, dalla critica e anche dai giovani artisti grazie al percorso formativo che li porta a debuttare in uno dei teatri più belli al mondo. Lo stesso progetto riguardante la musica lirica si vuole intraprendere anche a Sabbioneta che vanta un ulteriore gioiello architettonico progettato dall’Architetto vicentino Vincenzo Scamozzi e realizzato tra il 1588 e 1590: il Teatro all’Antica – Teatro Olimpico. Una proposta immediatamente accolta dal Sindaco di Sabbioneta Marco Pasquali che ha dato fiducia alla proposta del direttore artistico Andrea Castello (presidente dell’Archivio storico Tullio Serafin e direttore artistico del festival “Vicenza in Lirica”) di programmare una serie di concerti che possano arricchire il fine settimana sabbionetano dal 22 settembre al 24 settembre con la presenza delle eccellenze della lirica.

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IL SETTEMBRE DELL'ACCADEMIA FILARMONICA DI VERONA - CONCERTO INAUGURALE

Apertura del trentaduesimo Fesitival Internazionale di Musica “il Settembre dell’Accademia” con un entusiasmante concerto dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal suo direttore musicale Juraj Valčuha assieme al pianista Stefano Bollani.

Concerto che ha visto nel programma il filo conduttore di un’ America che va da Dvořák con la sua Sinfonia n.9 in mi minore Op. 95 "Dal Nuovo Mondo" fino al “Red, da Color Field” della compositrice inglese ma naturalizzata americana  Anna Clyne, passando per la Rhapsody in blue di Gershwin e dall’ overture dell’opera Candide di Bernstein.

Si comincia con Candide, l’operetta tratta dal romanzo di Voltaire permette all'Orchestra e al suo direttore di “scaldare il motore” con la scoppiettante musica che riempie i 5 minuti del lavoro.

Musica che richiama Rossini nel colore e nel celebre crescendo con cui si chiude. Ma quella che potrebbe essere percepita come musica naif per la sua spontaneità comunicativa quanto per il suo emergere dai generi più popolari, nasconde in realtà una scrittura molto complessa da maneggiare e insidiosa. Perfetta nel gesto e  nella immediatezza ricettiva dell’Orchestra, la direzione di Valčuha.

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La Juive - Inaugurazione Stagione d'Opera e Balletto 2023-2024

Inaugurazione della Stagione d’Opera e di Balletto 2023-2024 LA JUIVE Passioni che bruciano e sentimenti assoluti nel grand-opéra di Halévy diretto da Daniel Oren nell’imponente allestimento di Stefano Poda Teatro Regio, giovedì 21 settembre 2023 ore 20,00. Questa inaugurazione di Stagione si configura come un avvenimento storico: un secolo e mezzo dopo l’ultima rappresentazione al Teatro Regio, avvenuta nel 1885 nella versione in lingua italiana, va in scena La Juive (L’ebrea) di Fromental Halévy, su libretto di Eugène Scribe, in un nuovo allestimento del Teatro Regio che trasforma il palcoscenico (utilizzandone anche lo sfondato dorsale) in una imponente cattedrale laica. Per la sua inaugurazione, il Regio colma questo enorme vuoto esecutivo proponendo il grand-opéra per la prima volta a Torino in lingua originale francese. La guida internazionale Musique & Opéra 23-24 la segnala tra le dieci opere da non perdere in questa Stagione. La Prima è in programma giovedì 21 settembre alle ore 20, cui seguiranno cinque recite fino al 3 ottobre. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio sale Daniel Oren, direttore di grande prestigio e appassionato conoscitore della Juive, opera che ha già diretto due volte (Royal Opera House di Londra nel 2006 e Opéra de Paris nel 2011). La nuova e attesissima produzione è di Stefano Poda, regista profondamente legato a Torino, che per il Regio ha creato allestimenti spettacolari (Thaïs, Turandot, Faust) e che, come di consueto, firma regia, coreografia, scene, costumi e luci. Regista collaboratore è Paolo Giani Cei. Protagonisti sono Mariangela Sicilia (Rachel), Gregory Kunde (Éléazar), Riccardo Zanellato (Brogni), Martina Russomanno (Eudoxie), Ioan Hotea (Léopold) e Gordon Bintner (Ruggiero). Il Coro – istruito dal maestro Ulisse Trabacchin – è nella Juive una presenza importante e rappresenta con forza il popolo.

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COSÌ FAN TUTTE, W. A. MOZART – FESTIVAL VICENZA IN LIRICA AL TEATRO OLIMPICO, SABATO 9 SETTEMBRE 2023.

Fa sempre molto piacere quando un Festival organizzato e promosso da giovani prende il largo con gli anni per guadagnarsi sempre più spazio nella città che lo ha visto nascere ed anche oltre. Siamo arrivati all’undicesima edizione di Vicenza in Lirica, un festival che parte dall’estate per concludersi felicemente in autunno con tanti eventi culminanti nell’opera che vede protagonisti i vincitori del Concorso Tullio Serafin, nello specifico quest’anno ‘Così fan tutte’ di Mozart, premiata da un sold out per la prima recita di sabato sera. Spiace solo per la concomitanza che ha coinvolto il concerto in Piazza dei Signori dedicato alla indimenticata Maria Callas, svoltosi sempre nella stessa serata. Speriamo che in futuro l’Amministrazione comunale sia più attenta a ‘spalmare’ su diverse date eventi così significativi che auspichiamo diventino ancora più frequenti. 

Interessante la chiave di lettura che il regista Cesare Scarton ha dato del libretto e che ci trova pienamente concordi, considerando i tempi in cui ci troviamo e come spesso finiscono i rapporti di coppia. Si evidenzia come in realtà i protagonisti vittime di una burla si trovino proiettati in una dimensione parallela che, forse senza neanche troppo stupore, svela quanto sin dall’inizio le due coppie fossero davvero male assortite e come i sentimenti celati nei confronti del partner dell’altro/a vengano irrimediabilmente alla luce quando messi alla prova. Nessun finale scoppiettante nei destini ormai stravolti: non si torna indietro né si prosegue per la nuova strada, forse per lo shock o per la vergogna: si prende atto e basta; la vita continua in altro modo.   

Frizzantissimo però è lo spettacolo che è fatto da giovani e ne esalta le caratteristiche fisiche ed attoriali, con una scelta di costumi, opera di Anna Benvenuti, che mettono in risalto i colori e le nuance che la giovinezza porta con sé, volutamente un po’ kitsch e scanzonati. 

Rispetto alla serata conclusiva del concorso Serafin cui abbiamo assistito, abbiamo notato un lavoro di approfondimento sulle voci in generale per tutti gli interpreti sul fraseggio, interpretazione e tecnica, che per qualcuno un po’ più acerbo ha portato a notevoli risultati. Le voci corrono sulla sala non enorme dell’Olimpico che raccoglie sonorità generose ed ampie. Spiccano le voci femminili, con una ottima Fiordiligi di Arianna Giuffrida, dalla voce voluminosa la cui personalità decisa  riesce a coniugare la gioia per sentimenti mai provati prima con un senso di smarrimento per aver tradito la sua natura precedente. Più scanzonata la Dorabella di Benedetta Mazzetto, anch’ella di incontenibile brio e presenza scenica sciolta grazie ad uno strumento vocale sicuro e duttile. Assolutamente fantastica Francesca Maria Cucuzza nel ruolo di Despina: scanzonata, padrona della scena, vocalmente sicura e generosa, una colonna dello spettacolo a nostro avviso. Matteo Torcaso è dal suo canto un perfetto Don Alfonso traffichino e beffardo, cinico a tratti, forte di una bella personalità in scena ed un canto appropriato al suo ruolo un po’ crudele. Ferrando e Guglielmo sono rispettivamente Haruo Kawakami e Said Gobechiya, in linea con lo spirito dello spettacolo sanno essere scanzonati quanto basta fino alla batosta emotiva che vanifica le loro convinzioni. Kawakami ci sembra migliorato su pronuncia e fraseggio, a fronte di un timbro setoso che sentiremmo ancora in altri ruoli;  Gobechiya ha una voce più ‘raccolta’ e comunque interessante, che siamo sicuri fiorirà col tempo e svilupperà tutte le sue potenzialità.

Altra protagonista l’ Orchestra dei Colli Morenici diretta da Marco Comin, coadiuvato da Fausto Di Benedetto al forte-piano. Il suono è limpido e brillante, gli interpreti sono accompagnati passo passo tra le scintillanti cromie e i giochi di ritmo di cui la partitura è pregna.  Forse un po’ sacrificata rispetto alla nostra postazione per la predominanza delle voci poste sul palco rispetto alla buca, ma si percepisce chiaramente il lavoro svolto, il connubio con il palco, la coesione tra gli elementi di tutto lo spettacolo.

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TEATRO ALLA SCALA IN ARENA – GIOVEDI’ 31 AGOSTO 2023

Il Festival 2023 all’Arena di Verona si avvia alla conclusione con l’ultima delle serate speciali dedicate ad eventi o interpreti prestigiosi. E non potremmo essere più d’accordo sul prestigio che vantano gli ospiti del 31 agosto, occasione più unica che rara in cui L’Orchestra del Teatro alla Scala con il Maestro Riccardo Chailly hanno offerto un concerto dedicato all’estro di Giuseppe Verdi con le sue sinfonie d’opera ed i cori per cui siamo famosi in tutto il mondo. L’occasione è fornita dall’uscita recentissima del CD ‘Verdi Choruses’ da cui sono tratti quasi tutti i pezzi presentati, nonché una tournée europea che partendo proprio dalla città scaligera toccherà le più importanti città del vecchio continente portando in alto il nome della nostra patria fino alla tappa conclusiva a Parigi.

Anche se l’anfiteatro non è famigliare ai professori guidati da Chailly stupisce con quanta immediatezza l’orchestra si sia ambientata, non trovando alcuna difficoltà nell’acustica particolarissima, che spesso offre echi o rimbombi del suono soprattutto quando particolarmente squillante; l’immensa orchestra della Scala ha dimostrato che precisione e sentimento possono coesistere quando la professionalità è ad altissimi livelli.

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Omaggio a Ennio Morricone tra parole e musica con Angela Forin e Gian-Luca Zoccatelli, sabato 2 settembre 2023, ore 21,15, Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann

 

Castello Festival 2023

Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann
21 giugno – 9 settembre 2023
 

Omaggio a Ennio Morricone tra parole e musica 

La tromba, un barattolo e una scacchiera: tre indizi per raccontare Ennio Morricone. Inizierà così l’incontro tra parole e musica che si terrà di sabato 2 settembre 2023, ore 21.15, all’interno del cartellone di eventi di Castello Festival 2023. Nella splendida cornice del Teatro Giardino di Palazzo Zuckermannla musicologa Angela Forin e il compositore e polistrumentista Gian-Luca Zoccatelli omaggiano la storia di uno dei più geniali compositori del nostro tempo.

Ennio Morricone non ha bisogno di presentazioni: è universalmente considerato uno dei massimi autori di musica per film.

Non solo Maestro di colonne sonore indimenticabili, ma soprattutto un grande comunicatore tra immagine e suono. “Ennio Morricone - come ci anticipa la musicologa Angela Forin - comunica con la sua musica, descrive, racconta, scava, indaga. Una musica che appena la ascolti non la dimentichi più, arriva diretta, ti afferra, ti cattura. È quello dovrebbe essere veramente la Musica con la M maiuscola: un ponte fra ragione ed emozione, fra razionale e irrazionale, conscio e inconscio”.

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"Sull'ali dorate”, Fondazione Arena di Verona lancia il podcast per celebrare il Centesimo Opera Festival

 
Realizzato in collaborazione con Corriere della Sera e con il sostegno di Unicredit. 
Grandi firme del giornalismo e celebri voci della lirica raccontano lo spettacolo dell’Opera

Verona, 25 agosto 2023 - Fondazione Arena di Verona lancia, in collaborazione con Corriere della Sera e con il contributo del Major Partner Unicredit, una serie podcast in otto puntate per celebrare il Centesimo Opera Festival. È infatti disponibile da ieri la prima puntata de “Sull’ali dorate”, che racconta la lirica areniana attraverso grandi temi e voci della scena italiana e internazionale, con la conduzione della giornalista Roberta Scorranese.

Saranno le più importanti firme della testata di via Solferino a guidare gli ascoltatori nell'approfondimento dei legami tra Opera e tematiche che spaziano dalla geopolitica al genere, dalla moda alla lingua, passando per la cultura culinaria fino al cinema e alla televisione.

“Il successo del Centesimo Opera Festival è il segno di quanto lo spettacolo lirico sappia essere, ancora oggi, attuale. Un successo di cui la serie podcast ‘Sull’ali dorate’ vuole essere testimone: un prodotto indelebile grazie a cui, attraverso importanti firme del giornalismo, il grande pubblico possa riflettere e godere dell’universalità del racconto operistico, capace di rappresentare i tanti aspetti di cui l'umanità si compone: l'amore, il potere, la gelosia, la cucina, i media, la moda, il Belpaese”, ha sottolineato il Sovrintendente Cecilia Gasdia in merito al progetto.

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Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni in scena al Teatro La Fenice

Venezia, agosto 2023

Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, capolavoro dell’opera verista, torna in scena al Teatro La Fenice. Il nuovo allestimento di questo amatissimo titolo rinnoverà la collaborazione della Fenice con l’Accademia di Belle Arti e sarà proposto con le scene e i costumi ideati e realizzati dagli studenti della Scuola di Scenografia e Costume per lo Spettacolo dell’Accademia veneziana, con la regia di Italo Nunziata e il light design di Fabio Barettin. Alla testa di Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, la sapiente direzione musicale di Donato Renzetti. Cavalleria rusticana sarà in scena dopo la pausa estiva il 25, 27, 29, 31 agosto e 3 settembre 2023, nell’ambito della Stagione Lirica e Balletto 2022-2023.

 

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JONAS KAUFMANN IN OPERA – ARENA 100, ARENA DI VERONA DOMENICA 20 AGOSTO 2023

In una stagione che ha offerto diversi appuntamenti speciali ed ha visto interpreti di alto livello far parte dei cast operistici in calendario, non poteva mancare a Verona un altro divo internazionale tra i tenori più in voga del momento, per una serata specialissima dedicata non solo al repertorio operistico, ma anche alla musica più popolare e da cinema, sì da accogliere i gusti di tutti coloro che hanno affollato l’anfiteatro areniano in una serata che definire ancora una volta bollente è veramente riduttivo.

Jonas Kaufmann in Opera – Arena 100 è stata una serata che ha coinvolto completamente il pubblico, ampiamente ripreso dalla televisione estera per tutto il concerto, che ha applaudito a ritmo ed anche durante l’esecuzione delle arie, ha insomma fatto capire in tutti i modi quanto felice fosse di essere presente per il grande tenore e per gli amici e colleghi che lo hanno accompagnato: Sonya Yoncheva e Ludovic Tézier.

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Il compositore Aurelio Canonici in una chiacchierata con Armando Torno ai microfoni di Radio 24 per la trasmissione “Musica Maestro”, domenica 20 agosto 2023 alle 22.00

Domenica 20 agosto 2023 alle ore 22.00, il pianista, compositore e divulgatore musicale Aurelio Canonici sarà ospite a Musica Maestro, programma di Radio 24 curato da Armando Torno dedicato alla musica classica che affronta la musica sotto molteplici sfaccettature, indagando e portando alla luce anche i rapporti con la cultura, la filosofia, la scienza e la società, ponendo un'attenzione particolare all'attualità. 

In una chiacchierata a 360 gradi con il conduttore Armando Torno, dalla filosofia, alla musica classica, al jazz, alle colonne sonore fino alla divulgazione musicale, Aurelio Canonici racconterà la sua attività di divulgazione musicale e presenterà il suo cd Piano Preludes, pubblicato per l’etichetta Aulicus Classics, disponibile anche su Spotify e Souncloud, con le musiche evocative del M. Canonici ed eseguite al pianoforte dalla pianista Gilda Buttà.

"Musica Maestro" è il programma di Radio 24 dedicato alla musica classica: lirica, sinfonica, d'epoca, strumentale e da camera commentata dai protagonisti del momento. Il programma affronta la musica sotto molteplici sfaccettature, indagando e portando alla luce anche i rapporti con la cultura, la filosofia, la scienza e la società, ponendo un'attenzione particolare all'attualità: ogni settimana la segnalazione di un libro o un disco appena uscito, un esecutore o un giovane musicista, un anniversario o un avvenimento di rilievo. 

Aurelio Canonici, genovese, diplomato in Pianoforte e laureato in Filosofia, direttore d'Orchestra, compositore, docente in Conservatorio, direttore artistico e conferenziere è reduce dal recente successo di pubblico, al di là di ogni aspettativa, con una media di un milione di telespettatori ogni sera, delle 25 puntate del programma “La Gioia della Musica” su Rai3, nel giugno 2022, che l’ha visto protagonista, accanto a Corrado Augias e Speranza Scappucci, spiegando i capolavori di Vivaldi, Bach, Mozart, Beethoven, Rossini, Schubert, Brahms, Verdi, Wagner e Ciaikovskij, anche con esempi suonati al pianoforte e sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. 

Link per ascoltare il programma in diretta: https://radio2019.ilsole24ore.com/ 

Info e materiali su Aurelio Canonici

www.aureliocanonici.com

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TOSCA, GIACOMO PUCCINI – ARENA DI VERONA, SABATO 29 LUGLIO 2023

Il Duemilaventitré dell’ Arena di Verona si fregia di offrire al suo pubblico serate speciali, nuove produzioni operistiche e i suoi grandi classici, come certo si può definire la ormai leggendaria Tosca firmata Hugo de Ana, che da quel felice 2006 in cui vide la luce per la prima volta continua a riempire il grande catino veronese portando emozione, stupore ed entusiasmo grazie allo spettacolo che con la sua maestosa modernità strizza l’occhio ad una tradizione confortante all’occhio dell’esperto areniano, offrendo una perfetta aderenza al libretto e muovendo masse ed elementi scenici con intelligenza, sottolineando la personalità del singolo interprete, calato comunque in una visione collettiva dello spettacolo. Ritroviamo gli elementi caratteristici della messa in scena quali l’ormai celebre testa d’Angelo di Castel Sant’Angelo in Roma, le cui enormi braccia avvolgono il palco impugnando la spada, svelato man mano ma che resta una presenza imponente ed in un certo modo annunciatrice di fato ineluttabile, le tele di Cavaradossi che addobbano la chiesa di Sant’Andrea della Valle, e pochi altri ma curatissimi e fondamentali componenti che completano il piano scenico su cui tutto avviene. Punto focale ricordiamo il magnifico Te Deum con gerarchi ecclesiastici dai costumi sfarzosissimi sovrastanti il palco in una luce accecante;  poi colpi di cannone, campane suonanti e tutto ciò che serve per una atmosfera degna del grande cinema da effetti speciali. 

Con tempra di fuoco e sensibilità per i sentimenti in gioco dirige questo spettacolo maestoso Francesco Ivan Ciampa che cesella la partitura coordinando l’ottimo coro di Roberto Gabbiani, gli interpreti e l’orchestra in grado di trasmettere tanto il fuoco che arde nel duo innamorato quanto la rabbia che spinge l’antagonista spietato. 

Sulla scia di tanta energia i due amanti sfortunati si offrono al pubblico con una grinta a tratti primitiva, premiando l’istinto dei personaggi quasi a prevalere sulla parola. Ecco che il Cavaradossi di Roberto Alagna è sanguigno, votato al sacrificio espresso vocalmente da uno squillo persistente, possente e carico di vibrazioni forti; similmente la ‘furia’ Tosca è una Aleksandra Kurzak istintiva, ma a tratti languida ed ingenua, oppure esuberante e volutamente eccessiva tanto nelle movenze quanto nel canto che si tramuta da rabbioso per le ingiustizie subite a sensuale e delicato col suo Mario.  

Luca Salsi propone uno Scarpia quasi combattuto tra il suo essere malvagio e votato alla causa politica ed il sottostare al giogo della sensualità emanata dalla sua preda irraggiungibile. Tra istinti barbari e furia vendicativa il baritono esprime vigore nel suo canto e presenza scenica appropriata al terribile Barone. Davvero parte importante dello spettacolo, ciascuno col suo ruolo se pur breve,  gli altri componenti della squadra canora e pertanto mostrano una padronanza scenica con evidente professionalità gli ottimi  Spoletta di Carlo Bosi, lo Sciarrone di Nicolò Ceriani, il Carceriere Dario Giorgelè, così come molto bene l’ Angelotti di Giorgi Manoshvili  ed il fantastico Sagrestano di Giulio Mastrototaro. Sicura e adorabile nei panni del pastorello Erika Zaha.  Il Coro di voci bianche A.d'A.Mus. diretto da Elisabetta Zucca si aggiunge felicemente al lavoro del Coro areniano. 

Anfiteatro particolarmente gremito da un pubblico in festa che ha tributato generosi applausi sia all’ingresso degli interpreti principali in scena, sia alla fine a tutti i protagonisti ed al Maestro Ciampa. 

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LA SONTUOSA STAGIONE ARTISTICA A PALERMO

 

Comunicato stampa, Palermo luglio 2023

Presentata la nuova stagione di opere, balletti e concerti
del Teatro Massimo di Palermo

Ad inaugurarla il 22 novembre I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini con la direzione di Omer Meir Wellber e la regia di Idan Cohen

Otto opere, tredici concerti e tre balletti ispirati a personaggi fiabeschi

 

Il presidente della Fondazione e sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e il sovrintendente e direttore artistico Marco Betta con il direttore musicale Omer Meir Wellber e il direttore del Corpo di ballo Jean-Sébastien Colau, hanno presentato il programma della stagione 2023-2024 del Teatro Massimo di Palermo. La stagione di opere e balletti sarà inaugurata il 22 novembre, quella di concerti già il 15 novembre.

Una stagione all’insegna di due grandi storie d’amore e mortestrettamente legate l’una all’altraRomeo e Giulietta e Tristano e Isotta. Due storie che affondano le radici nel Medioevo ma che sono ancora oggi attualissime; due vicende di conflitto tra le scelte degli individui e le pressioni della società e che si concludono con la morte degli amanti; due compositori legati alla Sicilia e l’uno all’altro, perché Wagner, pur disprezzando l’opera italiana, professò sempre grande ammirazione per l’autore di Norma. Amore e morte che caratterizzano anche Turandot Madama Butterfly, le due opere scelte per rendere omaggio a Giacomo Puccini nell’anno del centenario della morte, e Rigoletto di Giuseppe Verdi che torna con la regia di John Turturro e un cast di grandissimi interpreti. Intorno a questi titoli, un variegato mosaico che spazia dall’America alla Francia, con titoli poco noti che tornano a Palermo dopo mezzo secolo: è il caso di Elisabetta regina d’Inghilterraopera seria di Rossini di cui fu protagonista nel 1971 Leyla Gencer, pietra miliare della Rossini Renaissance, e de Les pêcheurs de perles (assenti dal 1966), mentre non era mai stato eseguito Lady, be good di George Gershwin. Completano la stagione ben tre titoli di balletto, tutti ispirati a personaggi fiabeschi (Biancaneve, la Cenerentola di Prokofiev, un nuovo Peter Pan).

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CARMINA BURANA, CARL ORFF – ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO IN PIAZZA EREMITANI, GIOVEDI’ 27 LUGLIO 2023

Sta diventando sempre più popolare trovare in cartellone i maestosi Carmina Burana, soprattutto in estate, richiamando il folto pubblico che resta in città o che si trova in vacanza, proprio dove vengono organizzate manifestazioni estive di grande richiamo. È il caso dell’Orchestra di Padova e del Veneto che quest’anno dedica una serata proprio alla famosa cantata scenica di Carl Orff accompagnando il Coro Lirico Veneto preparato da Giuliano Fracasso, presente sul palco a seguire i suoi cantori, e ai piccoli del coro Coro Voci Bianche Cesare Pollini preparato da Marina Malavasi, sotto la direzione energica di Marco Angius.

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JUAN DIEGO FLÓREZ IN OPERA-ARENA 100, DOMENICA 23 LUGLIO 2023

Dopo il grandissimo successo nonostante la pioggia del ‘Roberto Bolle and friends’, un altro evento all’Arena di Verona che quest’anno propone diverse serate d’eccezione, come il concerto che ha visto come protagonista la superstar internazionale Juan Diego Flórez accompagnato da altri amici che presenti in questi giorni a Verona hanno reso la serata ancora più ricca. Il programma prevedeva una selezione delle arie del repertorio in cui il tenore peruviano è forte e dove naturalmente la sua voce può maggiormente risplendere: dal suo amato Rossini a Donizetti, Gounod, passando anche per il Verdi della Luisa Miller ed il Puccini di Bohème.

Sono tante le impressioni che suscita il tenore sul palco che, per dovere di cronaca raccontiamo essere stato riempito solamente dall’orchestra senza tanti fronzoli, tanto l’interesse era focalizzato sugli interpreti e la musica in essere. Semplici ma efficaci gli effetti luminosi che riempivano anche il cielo sovrastante l’anfiteatro. L’esperienza di Flórez non è soltanto abitudine e conseguente attitudine al palcoscenico stabilendo un feeling particolare con il pubblico (che è giunto anche dal suo Paese con tanto di bandiera nazionale per sostenerlo), ma l’intelligenza che mostra nel sapiente utilizzo della voce, del respiro, senza mai forzare nonostante il volume per sua natura non possa sovrastare una orchestra fisicamente imponente. Il timbro è morbido e sempre uniforme di una voce agile e squillante, intatta anche dopo circa due ore di concerto che gli hanno permesso di premiare il pubblico, tra gli altri, anche con brani estratti dal suo CD ‘Bésame mucho’, ove con la chitarra e l’eco dell’Arena il pubblico è rimasto senza fiato finché ha potuto per poi esplodere per sottolineare l’incredibile tecnica mostrata in ‘Cucurrucucù paloma’ o l’efficacia vocale nel brano che da’ il titolo all’album. Poi Donizetti con ‘Una furtiva lagrima’ e gran finale con ‘Nessun dorma’ da Puccini. Pubblico in piedi.

Ottimi compagni di viaggio ritroviamo dopo il Rigoletto la splendida  Marina Monzò che conferma quanto di bello ascoltato fin qui: la voce è agilissima e soave, di buono squillo e volume che non teme gli ampi spazi in cui si esibisce, elegante e precisa; parimenti Vasilisa Berzhanskaya offre una voce che definire poliedrica è riduttivo poiché il mezzosoprano si eleva anche molto in su nello spartito, grazie ad una voce duttile che da leggermente brunita si apre ad uno squillo morbido e più chiaro. Hanno completato il cast della serata con degno apporto Michele Pertusi, Sofia Koberidze, Marianna Mappa, Gabriele Sagona.

L’orchestra dell’Arena di Verona diretta da Christopher Franklin si impone per carattere, grinta e sensibilità nei confronti degli artisti; certo avendoli proprio a ridosso è difficile non prendere il sopravvento talvolta, ma il Maestro Franklin è sempre attento a guidare, sorvegliare e controllare che tutto fili liscio, coadiuvato dagli interventi del coro preparato da Roberto Gabbiani,  posto dietro all’orchestra.

Successo di pubblico non numerosissimo ma che ha premiato tutti con tantissime chiamate alla ribalta con rumorose manifestazioni di affetto.

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RIGOLETTO , GIUSEPPE VERDI - ARENA DI VERONA, RECITA DI GIOVEDI’ 20 LUGLIO 2023

Torna in Arena il nuovo allestimento pensato da Antonio Albanese per gli immensi spazi dell’anfiteatro che offre sempre la possibilità di dare sfogo alla fantasia per partorire idee nuove, ma che in qualche modo visto il contesto possano agganciarsi alla tradizione di solito amata dal pubblico presente a Verona in estate. Dopo la recita del giorno 7 luglio qui recensita http://www.mtglirica.com/categorie/recensioni/rigoletto-giuseppe-verdi-arena-di-verona-venerdi-7-luglio-2023.html gli unici sostanziali cambi nel cast sono relativi ai protagonisti Rigoletto, interpretato dal baritono tanto caro alla pubblico areniano Luca Salsi e al Duca di Mantova, qui nella figura della star internazionale Juan Diego Flórez. Sicuramente lo spettacolo procede meglio man mano che viene rodato e la piattaforma girevole si muove se pur con giusta cautela senza particolari intoppi, ma sempre con fastidioso e preoccupante rumore. Come notato nella recita precedente le masse fanno fatica a muoversi sul suolo pensato per essere fangoso e alla vista stagnante, e ciò non ne facilita i movimenti. Inoltre i riferimenti cinematografici che trasportano la vicenda agli anni cinquanta del secolo scorso sono un po’ limitati se si pensa alla pellicola di Visconti quasi nascosta a chi siede sul lato opposto rispetto al telone su cui si proietta ed al nome della trattoria Ex Dogana che in effetti richiede una conoscenza cinematografica specifica per poterne apprezzare l’utilizzo in questo contesto.

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LA TRAVIATA , GIUSEPPE VERDI - ARENA DI VERONA, SABATO 8 LUGLIO 2023

Tre gli allestimenti di Franco Zeffirelli previsti in cartellone per celebrare quest’anno il centenario dell’Arena Opera Festival, pietre miliari in questo significativo anniversario considerato il legame indissolubile del Maestro con l’anfiteatro veronese. Accanto alle storiche Carmen e Madama Butterfly, si ripropone oggi - alla Prima stagionale - la sua ultima Traviata debuttata postuma nel 2019 (allestimento da noi già recensito nel dettaglio qui). 

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RIGOLETTO , GIUSEPPE VERDI - ARENA DI VERONA, VENERDI’ 7 LUGLIO 2023

Non solo produzioni storiche in questo 100° Arena Opera Festival, a partire dalla controversa e avanguardistica Aida che l’ha inaugurato. Nuovo allestimento anche per Rigoletto, che in questa regia a firma di Antonio Albanese rappresenta una novità, per quanto l’impostazione generale rimanga incastonata nel solco della tradizione. 

La Mantova rinascimentale del XVI secolo cede il passo ad ambientazioni e costumi anni Cinquanta, in un paesaggio padano malsano e stagnante. La trasposizione è visivamente suggestiva e può funzionare nel rispetto del libretto, anche se i movimenti delle masse e lo studio apparentemente superficiale sulle interazioni tra i protagonisti rimangono fin troppo convenzionali, relegando i solisti ad esibirsi il più delle volte frontalmente in proscenio, con una resa dal sapore spesso antico.

Restano interessanti i riferimenti al cinema Neorealista coevo all’epoca proposta, a partire dal preludio con la proiezione di un estratto da “Bellissima” di Luchino Visconti dove una bambina (nella pellicola figlia di Anna Magnani) viene derisa crudelmente da un gruppo di adulti, in un chiaro parallelismo con i cortigiani nei confronti di Gilda e la sua innocenza. Altra citazione viscontiana è la trattoria che qui sostituisce Palazzo Ducale e porta l’insegna EX DOGANA, ripresa dal film “Ossessione”.

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CARMEN , GEORGES BIZET - ARENA DI VERONA, GIOVEDI’ 6 LUGLIO 2023

Carmen infiamma nuovamente l’Arena in questa seconda rappresentazione nel centenario del Festival. Lo storico allestimento zeffirelliano nato nel ‘95 non perde il suo smalto e ci immerge nuovamente in una Siviglia palpitante di colore e folklore, animata come sempre dal sapiente movimento delle masse e dalle imponenti scene sulle tinte del rosso e del porpora. 

La concertazione di Daniel Oren è una prima garanzia per la riuscita dello spettacolo: una conduzione energica, potente, ricca di contrasti e dinamiche variegate che riconfermano la partitura di Bizet tra i cavalli di battaglia del Maestro israeliano. 

Clémentine Margaine è nuovamente una certezza nel ruolo del titolo, dando voce brunita e solida alla conturbante protagonista con fraseggio variegato, personalità negli accenti e perfetta dizione francese. Come già riscontrato lo scorso anno all’inaugurazione della stagione, la spiccata attitudine scenica del mezzosoprano trova massima espressione nei primi piani della ripresa televisiva, in grado di catturare ogni smorfia sottile e sguardi di rara intensità. Purtroppo nello spettacolo dal vivo - complice l’immensità della struttura areniana - sono tutti dettagli impossibili da cogliere, e la resa scenica del personaggio appare piuttosto monolitica nel suo complesso, pur rimanendo una Carmen di carattere a livello musicale. 

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