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IL BARBIERE DI SIVIGLIA, GIOACHINO ROSSINI – ARENA DI VERONA, GIOVEDI’ 27 GIUGNO 2024.

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Torna anche in questo 2024 all'Arena di Verona il brillante spettacolo de "Il Barbiere di Siviglia" di Gioachino Rossini, con la notissima regia bucolica di Hugo De Ana ed il suo giardino gigante che, nonostante i segni del tempo, continua a regalare rappresentazioni dinamiche, fantasiose e grazie all’estro degli interpreti con più di uno spunto per sorridere. 

Fresca e frizzante per tutti l’energia in scena, con un cast affiatato che brilla soprattutto per capacità attoriali. René Barbera è un Conte d'Almaviva dalla voce luminosa che certo cattura l'essenza del giovane innamorato. Magari non agilissimo nei passaggi più impervi, ma il suo strumento si dimostra sempre docile e perfetto nel contesto. Mattia Olivieri è un Figaro giovanile, che offre una interpretazione soprattutto baldanzosa ed incline allo scherzo. La voce è altrettanto fresca, non ancora rotonda e potente, ma si evince una maturazione in corso ed una sicurezza che vien mostrata man mano che lo spettacolo si sviluppa. Assolutamente magnifico Paolo Bordogna come Bartolo: l’esperienza, la presenza scenica, lo humour naturale che adatta il libretto al siparietto del momento; Bordogna ha offerto un personaggio completo, combinando abilità vocale con una comicità naturale nel ruolo dell'anziano tutore ostinato. Felicissimi di aver ascoltato Vasilisa Berzhanskaya come di Rosina: la Berzhanskaya ha brillato in scena mostrando una voce calda e flessibile, dalle agilità perfette. La sua interpretazione è stata piena di sfumature, rendendo il personaggio vivace e astuto. Roberto Tagliavini ha portato in scena un Basilio autoritario e corretto, anche lui trascinato dal vortice brioso dei compagni di palco. Molto bene anche la Berta di Marianna Mappa, Nicolò Ceriani nel doppio ruolo di Fiorello/Ambrogio e Domenico Apollonio come ufficiale.

George Petrou ha guidato l'orchestra con precisione mantenendo un giusto equilibrio tra le sezioni orchestrali e i cantanti. L’orchestra ormai va sicura sulle note del pesarese esaltando costantemente la leggerezza e il brio della partitura, senza mai perdere di vista la profondità musicale dell'opera.

Leda Lojodice ha curato le coreografie con momenti di danza che hanno coinvolto il pubblico e fatto da cornice agli eventi narrati. Il coro si fa protagonista anche in questa occasione, preparato come sempre da Roberto Gabbiani.

Pubblico non numerosissimo, ma festante e stupito come sempre all’accensione dei fuochi d’artificio sul finale.

Maria Teresa Giovagnoli

PRODUZIONE E INTERPRETI

Direttore d'orchestra       George Petrou

Regia                                    Hugo De Ana

Costumi                                Hugo De Ana

Coreografia                        Leda Lojodice

Maestro del coro               Roberto Gabbiani

 

Il Conte d’Almaviva          René Barbera

Bartolo                                 Paolo Bordogna

Rosina                                  Vasilisa Berzhanskaya

Figaro                                   Mattia Olivieri

Basilio                                  Roberto Tagliavini

Berta                                     Marianna Mappa

Fiorello/Ambrogio               Nicolò Ceriani

Un ufficiale                          Domenico Apollonio

 

Orchestra, Coro, Ballo e Tecnici della Fondazione Arena di Verona

Coordinatore del Ballo Gaetano Bouy Petrosino

Direttore Allestimenti scenici Michele Olcese

Basso continuo: George Petrou (fortepiano), Sara Airoldi (violoncello) Chitarra Cristiano Alasia

 

FOTO ENNEVI