Al Regio di Torino un insolito ‘Trittico’ pucciniano va in scena nella parte conclusiva del calendario operistico in corso. Questo spettacolare ed intenso mix composto da tre componimenti in un atto unico è noto per la sua varietà emotiva e musicale, offrendo agli spettatori un viaggio che va dal dramma intenso alla commedia leggera. Ogni opera è un capolavoro in sé, ma insieme formano una straordinaria trilogia che dimostra la genialità di Puccini come compositore capace di esplorare e rappresentare una vasta gamma di esperienze umane. Nella produzione in collaborazione con il Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles ci immergiamo nella singolarissima interpretazione del regista Tobias Kratzer (qui ripresa da Ludivine Petit ) che ha cercato un modo diverso di mettere in scena Il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi, collegandoli tra loro con uno spettacolo contemporaneo e coinvolgente. Filo conduttore è proprio il collegamento tra le tre diverse rappresentazioni, poiché l’una richiama un qualche elemento di un’altra, proponendo questi flash o oggetti fisici come una finestra nel pensiero degli interpreti. Per iniziare troviamo Gianni Schicchi in uno sceneggiato televisivo che la coppia in crisi ne il Tabarro guarda alla tv, un po’ come materializzazione del sogno impossibile di Giorgetta; per Suor Angelica circola invece proprio un fumetto della storia del Tabarro, elemento proibito per i contenuti nell’austero convento ove le povere sorelle vivono di privazioni e desideri nascosti. Interessante in questa messa in scena l’uso di immagini che ci aprono una finestra continua su tutta la vita del convento, svelandone segreti inconfessabili. Si passa poi allo Schicchi tramite un vecchio disco in vinile dell’opera appena andata in scena, ascoltato da un inconsapevolmente in fin di vita Buoso, che sembra esserne talmente commosso da modificare all’istante il suo testamento in favore dei religiosi.
E se ne Il tabarro l’ambientazione è cupa, deprimente, appropriata a presagire l’omicidio del povero Luigi, con gli ambienti asfittici divisi su due piani comunicanti, che immaginiamo appositamente di dubbio gusto, per il convento delle sorelle l’aria è sospesa, volutamente in bianco e nero (nei video) ed estremamente scarna sul palcoscenico, affinché i veri protagonisti della storia siano i sentimenti delle sorelle, senza fronzoli inutili. Per la Firenze di Schicchi bastano pochissimi elementi scenici ed un finto pubblico di volontari sul palco per mettere in scena una specie di ‘reality’ con protagonista un esercito di parenti folleggianti e vagheggianti. Abbastanza inutile la scena del bagno collettivo in una vasca che compare all’improvviso: certo il parentado è in festa sperando nell’intervento di Schicchi, ma secondo noi c’entra poco.
Per tutta la durata dello spettacolo il collante è stato certamente Pinchas Steinberg che ha diversificato ed approfondito le diverse atmosfere in atto, creando una forte sinergia con gli interpreti, mai lasciati soli, in perfetto agio tra loro e con la buca, foriera di un suono coinvolgente, pregno di sentimento, con le sue sfaccettature, mai prevaricante.
Gli interpreti sono stati generalmente tutti in grado di entrare nei personaggi ed un plauso speciale va a chi ha interpretato più di un ruolo dovendo immergersi in stati d’animo completamente diversi.
Ne Il Tabarro ricordiamo certamente Michele, un Roberto Frontali sospettoso, tormentato e guardingo, che utilizza la sua voce nel modo più ruvido possibile per dare credibilità al personaggio ombroso ed allo stesso tempo deluso dalla vita; Luigi è un Samuele Simoncini corretto, che incarna con proprietà l’amante focoso dalla voce avvolgente. Giorgetta è già qui un’ottima Elena Stikhina, la cui voce in questo caso si piega ai sentimenti cupi utilizzando molto bene l’aspetto corposo del timbro pieno e rotondo; bene anche la Frugola di una perfetta Annunziata Vestri che nonostante la vita inerte ancora spera nel futuro. Altrettanto centrati tutti gli altri: Il Talpa di Gianfranco Montresor, la 'Giovane amante' di Lucrezia Drei, che qui vediamo in video e più avanti in Schicchi col suo 'Giovane amante' interpretato da Matteo Mezzaro, il Venditore di canzonette, nonché Voce di tenorino Enrico Maria Piazza, la Voce di sopranino Irina Bogdanova.
Non possiamo non elogiare la meravigliosa Suor Angelica di Elena Stikhina, che da donna sofferente, delusa e disperata del primo atto unico qui si ritrova nuovamente disperata e senza aspettative nei panni della povera Suor Angelica. Toccante, intensa, provoca parecchia commozione in sala la sua interpretazione. Come aveva perso il figlio ne il Tabarro lo perde anche qui, e le sorelle capiscono tutto quando sfogliano di nascosto il fumetto che mostra il piccolo della coppia Giorgetta – Michele poi morto e dunque causa dei conflitti nella coppia. Citiamo per lo spirito incredibile nell’interpretare una moderna Zia Principessa Anna Maria Chiuri in versione VIP, bellissima e sempre a fuoco la voce e perfetto il personaggio della badessa di Monica Bacelli. Sempre coerenti tutte le consorelle che citiamo: la suora infermiera e maestra delle novizie Tineke Van Ingelgem, la suora zelatrice della ottima anche qui Annunziata Vestri, Suor Genovieffa, ossia Lucrezia Drei di nuovo in scena, la Suor Osmina di Annelies Kerstens, una Novizia e Prima conversa Emma Posman, Suor Dolcina e Seconda conversa Ksenia Chubunova, Prima sorella cercatrice Irina Bogdanova e Seconda sorella cercatrice - Seconda suora Lyudmyla Porvatova, infine Prima suora Jang Eun Young, Terza suora Laura Lanfranchi; tutte partecipi, perfettamente coerenti in questo convento angosciante e lugubre proposto dal regista.
Infine il cast di Gianni Schicchi ha animato questo Reality contemporaneo dove accade un po’ di tutto e dove le scene si svolgono sempre davanti al pubblico fittizio, scelto tra il pubblico vero, senza mai quindi cambiare luogo e adattando ogni situazione ad un unico ambiente scarno, con qualche necessaria concessione alla fantasia.
Ancora più a suo agio nei panni del furbissimo Schicchi Roberto Frontali che mostra un lato comico spassosissimo che non lascia più dubbi sulle capacità attoriali. Ritroviamo ancora ma come Lauretta una deliziosa Lucrezia Drei insieme al caro innamorato Rinuccio di Matteo Mezzaro come anticipato prima; splendidamente petulante la Zita di Elena Zilio. Completano il cast in modo corretto per il contesto il Gherardo di Roberto Covatta, la Nella di Irina Bogdanova, il delizioso Gherardino di Ludovico Longo, Betto di Signa è Tyler Zimmerman, Simone è Gianfranco Montresor, Marco è interpretato da Andres Cascante, la Ciesca da Tineke Van Ingelgemg, il Maestro Spinelloccio - Ser Amantio di Nicolao da Roberto Accurso, Pinellino è Marco Sportelli e Roberto Calamo impersona Guccio. Il Mimo Riccardo Mattiotto interpreta correttamente Buoso Donati che ascolta suor Angelica e ne resta estremamente affascinato e commosso prima di accasciarsi per infarto.
Pubblico non numerosissimo, ma veramente soddisfatto e decisamente toccato da Suor Angelica, ha tributato ovazioni per tutti i protagonisti ed al Direttore al termine delle circa quattro ore di spettacolo compresi gli intervalli.
Maria Teresa Giovagnoli
PRODUZIONE
Pinchas Steinberg direttore d'orchestra
Tobias Kratzer regia
Ludivine Petit ripresa della regia
Rainer Sellmaier scene e costumi
Clara Hertel Ripresa scene e costumi
Bern Purkrabek luci
Gianni Bertoli ripresa luci
Manuel Braun video
Jonas Dahl Collaboratore ai video
Janic Bebi Collaboratore ai video
Matthias Piro Assistente alla regia video
Claudio Fenoglio maestro del coro di voci bianche
Ulisse Trabacchin maestro del coro
Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Coro di voci bianche Teatro Regio Torino
Nuovo allestimento Teatro Regio Torino in coproduzione con il Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles
INTERPRETI
Il tabarro
Dramma in un atto | Libretto di Giuseppe Adami
Michele Roberto Frontali
Luigi Samuele Simoncini
Giorgetta Elena Stikhina
La Frugola Annunziata Vestri
Il Tinca Roberto Covatta
Il Talpa Gianfranco Montresor
Giovane amante Lucrezia Drei
Giovane amante Matteo Mezzaro
Venditore di canzonette e Voce di tenorino Enrico Maria Piazza°
Voce di sopranino Irina Bogdanova°
Suor Angelica
Opera in un atto | Libretto di Giovacchino Forzano
Suor Angelica Elena Stikhina
La zia principessa Anna Maria Chiuri
La suora infermiera e La maestra delle novizie Tineke Van Ingelgem
La suora zelatrice Annunziata Vestri
Suor Genovieffa Lucrezia Drei
La badessa Monica Bacelli
Suor Osmina Annelies Kerstens
Una novizia e Prima conversa Emma Posman
Suor Dolcina e Seconda conversa Ksenia Chubunova°
Prima sorella cercatrice Irina Bogdanova°
Seconda sorella cercatrice e Seconda suora Lyudmyla Porvatova
Prima suora Jang Eun Young
Terza suora Laura Lanfranchi
Gianni Schicchi
Opera in un atto | Libretto di Giovacchino Forzano
Gianni Schicchi Roberto Frontali
Lauretta Lucrezia Drei
Zita Elena Zilio
Rinuccio Matteo Mezzaro
Gherardo Roberto Covatta
Nella Irina Bogdanova°
Gherardino Ludovico Longo
Betto di Signa Tyler Zimmerman°
Simone Gianfranco Montresor
Marco Andres Cascante°
La Ciesca Tineke Van Ingelgem
Maestro Spinelloccio e Ser Amantio di Nicolao Roberto Accurso
Pinellino baritono Marco Sportelli
Guccio Roberto Calamo
Buoso Donati Riccardo Mattiotto
° solisti del Regio Ensemble
Foto Daniele Ratti
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