COMUNICATO STAMPA
La Stagione Sinfonica 2021/2022
della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento
Direzione Artistica di Giorgio Battistelli
COMUNICATO STAMPA
La Stagione Sinfonica 2021/2022
della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento
Direzione Artistica di Giorgio Battistelli
Verso la finale del XXX Concorso Lirico Internazionale
Iris Adami Corradetti - edizione 2021
Dal 5 al 10 ottobre al Teatro Verdi di Padova torneranno a vibrare le nuove voci della lirica del Concorso Lirico Internazionale Iris Adami Corradetti - edizione 2021. Il concorso, giunto alla XXX edizione, è dedicato alla memoria dell'illustre soprano milanese, ma padovano d'adozione, Iris Adami Corradetti, ed è indetto dal Comune di Padova.
Il concerto dei dieci finalisti, accompagnati dall'Orchestra di Padova e del Veneto diretta dal Maestro Nicola Simoni, e condotta da Elena Filini,si svolgerà domenica 10 ottobre 2021alle ore 18 al Teatro G. Verdi di Padova. Oltre ai premi in danaro messi a disposizione dal Comune di Padova, saranno assegnate tre borse di studio, una offerta dalla Fondazione Lucia Valentini Terrani, una in memoria del celebre baritono Paolo Silveri e una in memoria di Antonio Favarato.
L’ORCHESTRA RAI ALLA SCALA PER MILANO MUSICA
In programma la prima esecuzione con pubblico di Tre quadri di Francesco Filidei
Incontra finalmente il pubblico la nuova creazione di Francesco Filidei Tre quadri, che lo scorso novembre è stata proposta in prima esecuzione assoluta in streaming e in TV su Rai5 dall’Auditorium Rai di Torino a porte chiuse a causa dell’emergenza sanitaria. Il lavoro è in programma nel cartellone del 30° Festival Milano Musica mercoledì 22 settembre alle 20 al Teatro alla Scala a Milano. Il concerto – commissionato dal Festival Milano Musica, dalla Casa da Musica di Porto e dal Festival Internazionale di Musica Contemporanea “Autunno di Varsavia” – è interpretato dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Tito Ceccherini e dal pianista Maurizio Baglini.
«Tre quadri è il terzo concerto per strumento solista e orchestra che scrivo – dice Francesco Filidei – e il primo che vede il pianoforte come protagonista. Mentre gli altri due lavori comportano un solo movimento, probabilmente la grande tradizione propria al concerto per pianoforte mi ha portato a concepire questo lavoro in tre parti di andamento contrastante. Il concerto – prosegue il compositore – inizia con il quadro più ampio: November, un viaggio fra episodi che alternano il pianissimo al fortissimo, il grave all’acuto, il cantabile all’ossessivo. Si prosegue con una Berceuse centrale, dal carattere più intimo e chopiniano (che pur nasconde una struttura algoritmica ferrea). E si termina con Quasi una Bagatella, uno scherzo costruito sul primo movimento del concerto Imperatore dell’
Filidei è tra i compositori italiani viventi più apprezzati nel mondo, con esecuzioni a Berlino, Monaco, Vienna, Tokyo, New York, Los Angeles, nei festival di musica contemporanea più prestigiosi, e con premi come il Salzburg Music Forderpreistrager, il Prix Takefu, il Forderpreistrager Siemens, la Medaglia Unesco Picasso/Mirò del Rostrum of Composers e il Premio Abbiati.
Comunicato stampa
Il concerto d’apertura del cartellone del Teatro Carlo Felice, sabato 11 settembre 2021, alle ore 20.00 segna il debutto sul podio dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice del direttore bielorusso Dmitry Matvienko, vincitore del Primo Premio e del Premio del pubblico della Malko Competition DNSO/2021, con la partecipazione del mezzosoprano Sonia Ganassi. Il concerto è realizzato in collaborazione con la Malko Competition for Young Conductors, organizzato dalla Danish National Symphony Orchestra sotto la presidenza di Fabio Luisi, direttore principale della DNSO e altresì direttore onorario del Teatro Carlo Felice. Il concorso, dedicato alla memoria del grande direttore sovietico Nikolai Malko si tiene, dal 1965, triennalmente a Copenhagen e rappresenta una delle maggiori sfide dedicate alle nuove generazioni di direttori d’orchestra, a livello mondiale.
Si conclude la prima stagione lirica di ECOTEATRO, qui dis eguito il comunicato stampa degli organizzatori.
Si è conclusa sabato 21 agosto l’avventura della Prima Stagione Lirica di ECOTEATRO e del suo Teatro Viaggiante! L’audace iniziativa ideata da Lorenzo Giossi , Elisa Benadduce e Ilaria Giossi (team di Ecoteatro) supportati da Fabbricamente di Gianluca Spaggiari, vince la scommessa di riportare l’opera nel comune di Pegognaga orfano da tempo del suo splendido teatro. Si afferma il messaggio di un teatro d’opera alla portata di tutti e che ha per linee guida il SOSTEGNO E IL RISPETTO PER L’AMBIENTE e LA LOTTA AGLI SPRECHI costituendo allestimenti e platea con elementi di scarto delle aziende coinvolte sul posto. Un teatro dunque che coinvolge tutta la società civile. Dopo lo spettacolo inaugurale di giugno e il Don Pasquale di Donizetti di luglio è la volta di PAGLIACCI, opera celeberrima di Leoncavallo e amata da tutti i melomani. La suggestiva Villa Angeli ha ospitato un evento fuori dal comune per successo di pubblico. Il team di Ecoteatro è riuscito a riunire sul palcoscenico un cast di eccezione che ha saputo commuovere e conquistare gli spettatori a partire dal tenore Alessandro Fantoni, commovente Canio, dalla magnetica Nedda di Elisa Benadduce, impreziositi dalla presenza del’impressionanteToniodi Alberto Mastromarino, del nobile Silviodi Marzio Giossi e dal dolce e garbato Arlecchino di Livio Scarpellini. Il Coro San Filippo Neri diretto da Iris Composta è stata la preziosa cornice e supporto guidata dalla maestria di Massimiliano Piccioli al pianoforte. Lorenzo Giossi firmava la regia e l’idea scenica incentrata sull’eterna finzione e fatica della vita del teatrante che nella vita reale si trova a recitare su un palco, finta e immagine della realtà. Fondamentali le luci di Gianluca Spaggiari che hanno saputo dare vita ai sentimenti dei personaggi che vestivano i preziosi costumi di Ilaria Giossi realizzati con i sacchetti colorati della raccolta differenziata. I tre fanciulli che supplivano al coro in disparte, per i noti motivi di sanità, hanno dato il dolce tocco finale. Tutto l’allestimento e la platea sono stati realizzati con materiali di scarto ritrasformati, secondo il metodo di Ecoteatro (autofinanziato grazie agli sponsor locali) che tiene la direzione artistica della Stagione. Gli applausi del pubblico e l’entusiasmo generale confermano dunque la validità di un progetto unico che farà parlare sicuramente di sé. Scommessa vinta dunque l’intenzione di creare un teatro per tutti coinvolgendo la cittadinanza e le realtà locali. Ci auguriamo di rivederli presto all’opera.
Kristjan Järvi vive e respira musica, usando il suo potere per creare spazi in cui tutto è possibile. Kristjan Järvi realizza le sue idee pionieristiche come direttore, produttore, compositore e arrangiatore. Eseguendo tutto con imprenditorialità creativa, gestisce la sua società di produzione Sunbeam Productions.
"Kristjan Järvi si è guadagnato la reputazione di uno dei più astuti e innovativi nella scelta dei programmi della scena classica" (Reuters). Come direttore d'orchestra, è di casa sui grandi palcoscenici internazionali, dirigendo grandi classici da Wagner a Tchaikovsky e da Steve Reich ai Radiohead così come le sue produzioni originali senza confini di genere. Kristjan Järvi ha sviluppato il suo suono unico con il suo gruppo di musica hip-hop-jazz classica con base a New York Absolute Ensemble, la Baltic Sea Philharmonic e la band interna dei Sunbeam "Nordic Pulse". Kristjan dà forma alla sua vita artistica e porta l'espressione a un livello superiore con il suo team di "Sunbeam Productions", con il quale crea un nuovo paradigma per la performance multisensoriale Xperiences. Alla fine del 2020 Kristjan ha fondato una nuova etichetta discografica: “nEscapes”. Oltre alla distribuzione di musica online, offre agli artisti le sue esclusive "nEscapes Lounges" come nuovo formato di ascolto.
Oltre alle sue produzioni, Kristjan Järvi collabora a livello internazionale con artisti eccezionali come il regista Tom Tykwer (per la colonna sonora di Babylon Berlin) e artisti di registrazione come MUM, Bryce Dessner (The National), Hauschka, Robot Koch e Max Richter e sta recitando nel " Documentario "Bastille Re-Orchestrated" su Amazon Prime al momento.
Kristjan ha un contratto esclusivo come compositore e produttore con BMG Music con la sua etichetta "Modern recordings". Il suo ultimo album si chiama: Nordic Escapes
Baltic Sea Philharmonic
La Baltic Sea Philharmonic porta l'esperienza del concerto orchestrale in una nuova dimensione. Ogni performance è un viaggio di scoperta musicale, poiché i musicisti eseguono l'intero programma a memoria, creando un viaggio artistico unico nel suo genere. Ogni concerto è uno spettacolo unico di suoni, luci, arte visiva e tecnologia, e sotto l'elettrizzante bacchetta del direttore musicale e direttore fondatore Kristjan Järvi ogni performance ha un'energia speciale che è assolutamente contagiosa. Ma soprattutto, come comunità di musicisti di dieci paesi nordici, la Baltic Sea Philharmonic trascende i confini ed è diventata un movimento per riunire le persone. Incarnando tutto ciò che è innovativo e progressista nella regione nordica, questo ensemble visionario sta portando il modello orchestrale tradizionale oltre che mai. "È una creatura vivente che respira, con un'energia illimitata ed entusiasmo per il nuovo, un'avventura in sé", afferma Kristjan Järvi.
Con musicisti provenienti da Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Russia e Svezia, la Baltic Sea Philharmonic è nata nel 2008 su iniziativa del Usedom Music Festival e ha ottenuto immediatamente consensi per le sue esibizioni e il suo potente messaggio di unità in una regione storicamente divisa. L'orchestra suona in rinomati festival e nelle più prestigiose sale da concerto d'Europa e non solo, tra cui il Mariinsky di San Pietroburgo, la Filarmonica di Berlino, l'Elbphilharmonie di Amburgo e l'Opera di Dubai. I migliori artisti del mondo, da star della musica classica come Julia Fischer, Jonas Kaufmann, Kurt Masur e Gidon Kremer a gruppi pop come Bastille, si sono tutti esibiti con l'orchestra. Nel 2015 i risultati della Baltic Sea Philharmonic sono stati premiati con il prestigioso Premio europeo della cultura dalla Fondazione europea per la cultura "Pro Europe".
L'orchestra è ben nota per i suoi programmi innovativi che non si conformano alle convenzioni della musica classica e consentono al pubblico e ai musicisti di sperimentare nuove dimensioni musicali. L'innovativo "Waterworks" (2017/18), in collaborazione con Sunbeam Productions, ha unito musica, luci, sound design, arte visiva e moda con un effetto spettacolare. "Nordic Pulse" (2018-20) è una celebrazione innovativa del Nord, con musica di compositori di tutti i dieci paesi del Mar Baltico eseguita completamente a memoria. Ulteriori programmi includono "Baltic Folk" (2017) che ha caratterizzato la prima esecuzione memorizzata di The Firebird di Stravinsky, che ormai è diventato il marchio di fabbrica dell'orchestra, "Midnight Sun" (2019) e "Divine Geometry" (2019).
La discografia dell'orchestra con Kristjan Järvi è in costante aumento ed include tre acclamate registrazioni per Sony Classical. La prima di queste, The Ring: An Orchestral Adventure, un arrangiamento per orchestra del Ciclo del Ring di Wagner, è stato pubblicato nel 2016. Una registrazione con l'orchestra e il violinista svizzero David Nebel nel Concerto per violino di Stravinsky è stata pubblicata nel 2020 ed è stata nominata per il 2021 ICMA Classical Music Awards nella categoria concerti. Sempre nel 2020 la Sony Classical ha pubblicato La bella addormentata, con Järvi alla guida dell'orchestra nel suo innovativo arrangiamento del balletto di Tchaikovsky come sinfonia drammatica. La Baltic Sea Philharmonic e David Nebel hanno anche registrato il brano esaltante Aurora di Järvi per l'album Nordic Escapes del direttore-compositore del 2020, che è stato pubblicato su Modern Recordings di BMG.
Alla pandemia COVID-19 che ha interrotto le esibizioni dal vivo nel 2020, la Baltic Sea Philharmonic ha reagito con progetti digitali innovativi che collegano musicisti e appassionati di musica in Europa e nel mondo. "Musical Chain", lanciato nel luglio 2020, porta il concetto di orchestra virtuale in una direzione completamente nuova, riunendo i musicisti dell'orchestra insieme ad altri artisti e collaboratori creativi. Il progetto ha finora prodotto quattro video di remix musicali sorprendentemente originali: "Midnight Mood", basato su "Morning Mood" di Grieg di Peer Gynt; "Crepuscolo di Beethoven", ispirato alla Quinta Sinfonia di Beethoven; "Ascending Swans", basato sul "Song of Praise" di Sibelius dalla Swanwhite Suite; e "Nutty Christmas", una divertente versione stagionale di Lo schiaccianoci di Čajkovskij. Per ogni video, i musicisti della Baltic Sea Philharmonic hanno registrato tracce audio a casa e si sono ripresi all'aperto in paesaggi suggestivi. Kristjan Järvi ha quindi mixato l'audio e un team di produzione video professionale ha montato i video finali, che sono stati scaricati sui canali dei social media dell'orchestra.
Iván Fischer torna al Teatro Olimpico con la sua Opera Company per la IV edizione del Vicenza Opera Festival. L'ultimo capolavoro di Monteverdi che debuttò a Venezia nel 1643 va in scena sabato 30 ottobre, domenica 31 e lunedì 1 novembre. Al soprano caraibico Jeanine De Bique il ruolo di Poppea. Nel prologo di venerdì 29 Fischer dirige la Budapest Festival Orchestra in un concerto sinfonico con la partecipazione del pianista Dénes Varjon.
Da venerdì 29 ottobre a lunedì 1 novembre il Teatro Olimpico di Andrea Palladio apre le porte alla quarta edizione del Vicenza Opera Festival, rassegna operistica – con parentesi sinfonica – ideata da Iván Fischer per il teatro palladiano e ormai diventata un appuntamento fisso nel fitto calendario di impegni artistici del celebre direttore magiaro e della sua Budapest Festival Orchestra.
Al centro dell'edizione 2021 c'è L'incoronazione di Poppea, capolavoro estremo di Claudio Monteverdi che debuttò al Teatro dei SS. Giovanni e Paolo di Venezia nella stagione del carnevale 1643. Il maestro Fischer con la sua Opera Company ne proporrà a Vicenza, in prima nazionale, una sofisticata versione ambientata in tempi moderni perché sempre estremamente attuali sono i sentimenti e le emozioni che Monteverdi intendeva trasmettere al pubblico attraverso la sua musica.
Stellare il cast scelto da Fischer per questa sua nuova avventura nel mondo di Monteverdi, dopo l'Orfeo del 2019 rappresentato sempre all'Olimpico di Vicenza. Ne fanno parte il soprano caraibico Jeanine De Bique nel ruolo di Poppea, i controtenori Valer Sabadus e Reginald Mobley (rispettivamente Nerone e Ottone), il soprano spagnolo Núria Rial e Luciana Mancini nel doppio ruolo di Ottavia-La Virtù. Completano il cast Stuart Patterson, Gianluca Buratto, Thomas Walker, Francisco Fernández-Rueda, Peter Harvey, Silvia Frigato e Jakob Geppert. I musicisti della Budapest Festival Orchestra suonano su strumenti d'epoca.
La regia è di Iván Fischer con Marco Gandini. Costumi di Anna Biagiotti, scenografia di Andrea Tocchio e il lighting designer è Tamás Bányai.
Ecoteatro conclude la sua prima stagione lirica e lo fa in grande con l’opera PAGLIACCI di Ruggero Leoncavallo.
Il luogo è sempre lo stesso: la splendida Villa Angeli a Pegognaga (MN), antica residenza di Matilde di Canossa. Ecoteatro, il progetto ambizioso del regista Lorenzo Giossi, col soprano Elisa Benadduce e la costumista Ilaria Giossi, che vede al centro della sua attività il coinvolgimento sociale, il riutilizzo degli scarti di materiale delle aziende del posto per produrne scene e costumi, creandone anche un TEATRO VIAGGIANTE, ha per bandiera il messaggio di sostegno ecologico e di riduzione degli sprechi di materiali.
Dopo lo spettacolo di apertura e il grande successo di Don Pasquale di Donizetti, il Teatro Viaggiante ospita per questa NUOVA PRODUZIONE artisti di grande calibro quali il soprano Elisa Benadduce (Nedda/Colombina), Alessandro Fantoni (Canio/Pagliaccio), Il baritono Alberto Mastromarino (Tonio/Taddeo), il baritono Marzio Giossi (Silvio), il tenore Livio Scarpellini (Peppe/Arlecchino). Al pianoforte il maestro Massimiliano Piccioli con Il coro S. Filippo Neri diretti da Ubaldo Composta di cui i due solisti Giorgio Gianese e Marco Morbioli.
Il famosissimo dramma che fonde realtà e finzione sul palcoscenico nella tormentata storia di Canio che deve recitare e ridere sul testo teatrale che rispecchia la sua stessa vita, prende corpo davanti ai nostri occhi grazie alla regia di Lorenzo Giossi che idea anche le scene, alle luci e alla realizzazione di Fabbricambente, laboratorio creativo mantovano coordinato da Gianluca Spaggiari e ai costumi di Ilaria Giossi. Il tutto rigorosamente realizzato con materiali riciclati. Il Teatro per i gestori del progetto è trasformazione.
Il Teatro Viaggiante di cui Ecoteatro tiene la direzione artistica, vi aspetta dunque il 21 agosto alle ore 21:00 in Villa Angeli, Pegognaga (Mantova). Biglietto di ingresso 18 Euro. Per informazioni e prenotazioni 3484792174 (Lorenzo Giossi) e 3496464907 (Elisa Benadduce)
dal 6 agosto 2021 al 1 gennaio 2022
Due opere liriche, un concorso internazionale ed il concerto di Capodanno, grandi nomi della lirica internazionale e giovani talenti: questo il cartellone della Stagione Lirica di Padova 2021 in scena al Teatro Verdi di Padova dal 6 agosto 2021 al 1 gennaio 2022.
Anche Padova ritorna a cantare con la lirica! Dopo i mesi di chiusura a causa dell’emergenza COVID19 anche la stagione lirica di Padova riapre le porte al suo pubblico con una programmazione che osserva attentamente i protocolli sanitari del Ministero per l’emergenza.
Continuano lunedì 12 luglio 2021, alla biglietteria del Teatro comunale Giuseppe Verdi di Padova (tel. 049-87770213), le prevendite per il Gala Lirico Sinfonico che, venerdì 6 agosto 2021 alle ore 21.15, porterà di nuovo la lirica sul palco del teatro padovano e inaugurerà la Stagione Lirica di Padova 2021, organizzata e prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova.
Il concerto è in coproduzione con i Comuni di Treviso (Teatro Mario del Monaco) e Bassano (Bassano Opera Festival).
Protagonisti cinque cantanti di livello internazionale: il soprano trevigiano Francesca Dotto, riconosciuta fin dagli esordi come uno dei più promettenti soprani del panorama italiano ed internazionale, il mezzosoprano romano Veronica Simeoni, considerata una delle “voci” più interessanti del panorama musicale internazionale e reduce nei giorni scorsi dal successo di critica ai Festival della Valle d’Itria a Martina Franca e al Festival di Macerata Enea Scala, tenore ragusano dalla vocalità ricca ed estesa, dalle spiccate qualità sceniche e dal repertorio estremamente versatile, ormai considerato un nome di riferimento nel repertorio del baritenore belcantista, il baritono pugliese Lucio Gallo, in grado di cantare da Rossini a Mozart, da Donizetti a Verdi, Puccini, Wagner e anche musica contemporanea grazie alle doti di interprete e alla raffinata tecnica vocale ed il basso trevigiano Roberto Scandiuzzi, uno degli ultimi rappresentanti della scuola italiana dei grandi bassi come Ezio Pinza e Cesare Siepi, dei quali ha subito profondamente l’influenza, oggi considerato dalla critica il miglior “basso nobile” del panorama operistico internazionale.
In programma arie, duetti, quartetti, overture e intermezzi sinfonici tra i più conosciuti e amati di Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi, Mascagni, Giordano, Saint Saens.
La serata si aprirà con l’energia scintillante dell’Overture da Guglielmo Tell di Gioachino Rossini (1792-1868), composta nel 1829 e ultima delle 39 opere di Rossini, dopo la quale si ritirò dal panorama melodrammatico, continuando a comporre cantate, musica sacra e musica vocale profana, di cui è stato fatto, nella musica colta, in cinematografia e nei media un uso ponderoso (anche in parodia).
A rompere il ghiaccio sarà la voce del baritono Lucio Gallo con l’aria Nemico della patria, una delle più famose ed amate dal pubblico, del dramma di ambiente storico Andrea Chenier di Umberto Giordano (1867-1948).
Il mezzosoprano Veronica Simeoni sarà poi la seducente Dalila nell’aria Mon coeur s'ouvre à ta voix da Samson et Dalila di Camille Saint Saens (1835-1921).
Seguirà Ah, mes amis da La fille du regiment di Gaetano Donizetti (1797-1848), la celeberrima aria dei “nove do di petto”, cavallo di battaglia dei più arditi tenori lirici e belcantisti e uno dei brani accolti con maggior entusiasmo dal pubblico, che metterà in luce vocalità ricca ed estesa del tenore Enea Scala.
La grande eleganza nella linea di canto e la bellezza ed omogeneità di timbro che caratterizzano la voce del soprano Francesca Dotto potranno essere ben apprezzate nella cavatina di sortita di Elvira Ernani, Ernani involami da Ernani di Giuseppe Verdi (1813-1901) in cui la giovane protagonista viene preparata per il matrimonio che le è stato imposto con il vecchio nobile zio Silva di cui non è innamorata ed è disposta a tutto pur di evitare le nozze e a sposare l’amato rivaleggiare con il bandito Ernani, in realtà Don Giovanni d’Aragona, che si è messo a capo di una banda con la quale vuole spodestare Don Carlo per vendicarsi dell’uccisione del padre.
“Come un colpo di cannone” irrompe con la sua straordinaria presenza scenica e potenza vocale il basso Roberto Scandiuzzi nella cavatina di Don Basilio La calunnia è un venticello da Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (1792-1868).
L’orchestra di Padova e del Veneto, che accompagnerà le esecuzioni dei solisti, sarà la protagonista assoluta dell’intenso e struggente Intermezzo sinfonico da Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni (1863-1945), che ricrea l’assolato paesaggio siciliano con una straordinaria potenza evocativa.
Cinque voci straordinarie che potremo ascoltare singolarmente, ma anche nel loro intreccio: non mancheranno infatti i duetti, dalle parole suadenti di Adalgisa (Veronica Simeoni) a Norma (Francesca Dotto) in Mira o Norma alla comicità travolgente dei duetti buffi Ardir, ah forse il cielo... tra tenore (Enea Scala) e baritono (Lucio Gallo) e Cheti cheti immantinente tra baritono (Lucio Gallo) e basso (Roberto Scandiuzzi) tratti rispettivamente da Elisir d’amore e Don Pasquale di Gaetano Donizetti (1797-1848).
Il concerto si conclude con due delle pagine più amate di Giuseppe Verdi (1813-1901): il quartetto più celebre di tutta l'opera lirica “Bella figlia dell’amore” da Rigoletto, che viene intonato nel terzo atto dai personaggi del Duca (Enea Scala), Maddalena (Veronica Simeoni), Gilda (Francesca Dotto) e Rigoletto (Lucio Gallo), dei quali vengono delineate in maniera molto efficace le caratteristiche e i sentimenti e l’immancabile Brindisi da La Traviata, intonato dal giovane Alfredo, interpretato dal tenore Enea Scala, in tempo di valzer, a cui si uniscono Violetta, il soprano Francesca Dotto, e gli altri invitati alla sua festa, in cui risulta già evidente l’amore che sta nascendo tra Violetta e Alfredo.
Una successione di pagine memorabili che prenderanno forma davanti a noi, facendoci rivivere l’incanto dell’opera che riuscirà a farci viaggiare, nello spazio e nel tempo, in diversi paesi sempre restando comodamente seduti in poltrona, portandoci di volta in volta a Siviglia, Parigi, Mantova, in Sicilia o in Svizzera.
Dirigerà l’Orchestra di Padova e del Veneto il M. Silvia Casarin Rizzolo, allieva del M. Carlos Kleiber e assistente del M. Claudio Abbado e del M. Zubin Metha, è stata la prima Direttrice d'Orchestra italiana a dirigere in America: a NY ed in tour in altri quattro stati USA, per il centenario di Madama Butterfly ed in seguito Tosca e Traviata. Dirige molte delle più importanti orchestre italiane e straniere. Il suo repertorio include Sinfonico, Opera, Sacra, Barocca e Balletto Classico.
I successivi appuntamenti della Stagione Lirica 2021, del Comune di Padova, Assessorato alla cultura, saranno:
- domenica 10 ottobre 2021: il concerto dei Finalisti del XXX edizione del Concorso internazionale di canto lirico Iris Adami Corradetti, dedicato alla memoria dell'illustre soprano milanese, ma padovano d'adozione;
- domenica 31 ottobre 2021: il Don Pasquale di Gaetano Donizetti (Coproduzione delle quattro città Padova, Treviso, Bassano e Rovigo.) con i vincitori del concorso Toti dal Monte.
- A dicembre 2021: la Traviata di Giuseppe Verdi coprodotta con Rovigo e Treviso.
- Sabato 1 gennaio 2022, ore 17.00, il tradizionale concerto di Capodanno con l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Francesco Ivan Ciampa.
Biglietti:
intero € 30; ridotto (over 65) € 25; ridotto (under 25) € 20
prevendite presso la biglietteria del Teatro comunale Giuseppe Verdi dal 12 luglio - tel. 049-87770213 e la sera dello spettacolo alla biglietteria resterà aperta fino ad inizio spettacolo.
Per informazioni:
Biglietteria Teatro Verdi: tel. 049/87770213; www.teatrostabiledelveneto.it; orari: da lunedì a sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Comune di Padova - Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche - UOC Servizio Manifestazioni e Spettacoli
049-8204489/5623;Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.padovacultura.it
Tamburino
Venerdì 6 agosto 2021, ore 21.15
Teatro Verdi, Padova
Gala Lirico Sinfonico
Francesca Dotto, soprano
Veronica Simeoni, mezzosoprano
Enea Scala, tenore
Lucio Gallo, baritono
Roberto Scandiuzzi, bassoOrchestra di Padova e del Veneto
Maestro concertatore e direttore d’orchestra: Silvia Casarin Rizzolo
Musiche di: G. Verdi, U. Giordano, G. Rossini, G. Donizetti, V. Bellini, P. Mascagni, C. Saint Saens
In coproduzione con il Teatro Mario del Monaco di Treviso e il Comune di Bassano del Grappa
Programma del concerto
G. Rossini (1792-1868) da Guglielmo Tell: "Overture"
U. Giordano (1867-1948) da Andrea Chenier: "Nemico della patria" (baritono)
C. Saint Saens (1835-1921) da Samson et Dalila: "Mon coeur s'ouvre à ta voix" (mezzosoprano)
G. Donizetti (1797-1848) da La fille du regiment "Ah, mes amis" (tenore)
G. Verdi (1813-1901) da Ernani "Ernani, Ernani involami" (soprano)
G. Rossini (1792-1868) da Il Barbiere di Siviglia "La calunnia è un venticello" (basso)
P. Mascagni (1863-1945) da Cavalleria Rusticana: "Intermezzo"
G. Donizetti (1797-1848) da L'elisir d’amore: "Ardir, ah forse il cielo..." (duetto tenore-baritono)
V.Bellini (1801-1835) da Norma: "Mira o Norma" (duetto soprano-mezzosoprano)
G. Donizetti (1797-1848) da Don Pasquale: "Cheti cheti immantinente" (duetto baritono- basso)
G. Verdi (1813-1901) da Rigoletto: "Bella figlia dell'amore" (quartetto soprano- tenore- mezzosoprano- baritono)
G. Verdi (1813-1901) da La Traviata: "Brindisi"
Profili
Francesca Dotto, soprano
Francesca Dotto è nata a Treviso, ha conseguito la maturità classica e si è diplomata in flauto traverso al Conservatorio di Bologna nel 2006.
Nel 2007 ha intrapreso lo studio del canto con il soprano Elisabetta Tandura e nel 2011 ha vinto il primo premio al concorso “Premio nazionale delle arti” indetto dal MIUR e si è diplomata con lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto.
Nel 2012 è stata finalista al Concorso Voci Verdiane a Busseto, al Concorso Corradetti a Padova, ha vinto il secondo premio al Concorso Callas a Verona e ha debuttato al Teatro La Fenice a Venezia interpretando il ruolo di Musetta ne La Bohème di Puccini.
La stagione 2013 è iniziata con la ripresa della produzione de La Bohème (Musetta) al Teatro La Fenice, è proseguita con il debutto nella Lucrezia Borgia di Donizetti (protagonista) al Teatro Verdi di Padova e con quello ne La Traviata (Violetta) al Teatro Verdi di Sassari.
Canta poi La Traviata in diversi Teatri italiani e stranieri, in diverse riprese alla Fenice, al Teatro Petruzzelli di Bari, il Filarmonico di Verona e ad Atene, La Bohème (Musetta) al Teatro la Fenice e Don Giovanni (Donna Anna) ad Atene e alla Fenice. Debutta come Fiordiligi in Così fan tutte al Festival dei due mondi a Spoleto diretta da James Conlon, è poi Musetta ne La Bohème al Teatro Petruzzelli di Bari, e torna alla Fenice per La Traviata diretta da Nello Santi.
E' ancora Violetta in una nuova produzione al Teatro dell’Opera di Roma, con regia di Sofia Coppola e costumi di Valentino, ed a Firenze, e torna poi a Roma per la nuova produzione di Così fan tutte firmata da Graham Vick, a Venezia per Mimì in Bohéme e Donna Anna in Don Giovanni, il debutto alla Staatsoper di Vienna in Bohème, Viaggio a Reims a Roma e Traviata a Tokyo e in Fenice, Micaela in Carmen a Cagliari, Don Giovanni a Pechino e a Venezia, il debutto in Anna Bolena all’Opera di Roma, Liù in Turandot alla Fenice.
Tra i suoi impegni recenti e futuri: Luisa Miller al Festival Verdi di Parma, Lucrezia Borgia al Festival Donizetti di Bergamo, il debutto alla Royal Danish Opera con Traviata, protagonista di Marin Faliero al Festival Donizetti di Bergamo ancora Traviata a Berlino, Ernani a Piacenza etc.
Veronica Simeoni, mezzosoprano
Veronica Simeoni è nata a Roma. Dopo gli studi classici, si è diplomata in canto presso il Conservatorio di Adria, proseguendo la sua formazione musicale sotto la guida di Raina Kabaivanska all’Accademia Chigiana di Siena, presso l’Istituto Vecchi-Tonelli di Modena e all’Università di Stato di Sofia.
Dopo il debutto con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto con Trovatore e Oberto Conte di San Bonifacio, ha subito interpretato Charlotte del Werther di Massenet al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, lo Stabat Mater di Rossini alla Scala con R. Chailly e Jocasta dell'Oedipus Rex di Stravinsky a Trieste per la regia di Giorgio Pressburger. Artista di grande versatilità ha al suo attivo numerosi debutti e prestigiose collaborazioni con registi e direttori nei teatri di tutto il mondo. Ha cantato nel Requiem di Verdi a San Pietroburgo diretta da Y. Temirkanov, poi a Valencia, a Firenze diretta da D. Gatti e a Bologna con la direzione di M. Mariotti; ruolo che ha da poco interpretato anche in forma scenica all'Opernhaus di Zurigo diretta da F. Luisi. Nello stesso teatro ha inoltre debuttato in numerosi titoli: Roberto Devereux, La Straniera, Don Carlo, Anna Bolena e Aida.
Il repertorio francese, da sempre suo territorio d'elezione, l'ha vista protagonista fin dal Dom Sébastien, roi du Portugal, di Donizetti al Teatro di Norimberga, proseguendo con Didon ne Les Troyens a Valencia diretta da V. Gergev e con la regia de La Fura dels Baus e infine con Giulietta in Les Contes d’Hoffmann al Teatro alla Scala diretta da R. Carsen. A questi titoli si sono aggiunti Carmen a Città del Messico, allo Sferisterio di Macerata, Venezia, Bologna e Torino; La Favorite e L’Africaine entrambe a Venezia, di cui la seconda rara opera di Meyerbeer ha inaugurato la stagione; il Guillaume Tell al Rossini Opera Festival di Pesaro diretta da M. Mariotti e con la regia di G. Vick, dove ha cantato anche la Petite messe solennelle. Tuttavia è con la Charlotte che, ripresa prima a Lisbona, con la regia di G. Vick, poi a Roma, ha recentemente fatto il suo debutto al Metropolitan di New York a fianco di Vittorio Grigolo.
I titoli belcantistici, importanti e di grande impegno, annoverano Maria Stuarda a Modena, Piacenza e Bilbao; Adalgisa in Norma a Sassari, Torino, Cagliari, Venezia, Madrid e Savonlinna e infine Roberto Devereux a Madrid, Berlino e Monaco di Baviera a fianco di Edita Gruberova.
Inoltre nei titoli verdiani di Nabucco alla Scala e di Trovatore alla Welsh National Opera di Cardiff, a Venezia e a Bordeaux ha avuto ottime recensioni che le hanno riconosciuto perfetta aderenza fra drammaturgia e temperamento.
Senza dimenticare la IX Sinfonia di Beethoven interpretata ad Oviedo e a Roma diretta da Lorin Maazel, una parte della sua carriera è dedicata alla musica moderna: oltre al Requiem di Maderna a Venezia, ha interpretato anche la parte di Agave in The Bassarids a Roma, in occasione dell'apertura della stagione lirica.
Enea Scala, tenore
Enea Scala, tenore ragusano dalla vocalità ricca ed estesa, dalle spiccate qualità sceniche e dal repertorio estremamente versatile è ormai considerato un nome di riferimento nel repertorio del baritenore belcantista.
Terminata la maturità classica studia canto al Conservatorio di Bologna con Wilma Vernocchi perfezionandosi successivamente con Fernando Cordeiro Opa con il quale tuttora lavora. Dal suo debutto a Bologna nel 2006 ha spaziato da Mozart (Così fan tutte, Don Giovanni, La finta giardiniera) al Rossini brillante, al Belcanto italiano, a opere come Il cappello di paglia di Firenze, L'heure espagnole, L’amico Fritz, Die Fledermaus, La Juive/Leopold per arrivare ai suoi primi titoli verdiani (Falstaff e Traviata):
In ambito belcantista, oltre a Bellini (Sonnambula, Zaira, Puritani, Adelson e Salvini) è particolarmente interessato all'esplorazione del vasto repertorio Donizettiano (da Don Pasquale, Elisir, Convenienze teatrali a Caterina Cornaro, Lucia di Lammermoor, Maria Stuarda, Le Duc d'Albe). Uno stretto rapporto lo lega a Rossini: dopo un esordio nel genere brillante (Italiana, Barbiere, Cenerentola, Il viaggio a Reims, Pietra del paragone), cimentatosi con Guillaume Tell (sia come Arnoldo/Arnolde che come Roudi) è arrivato a quello che è ora il suo repertorio di elezione, prima con Armida/Rinaldo, poi con Ermione/Pilade e Pirro e recentemente con Tancredi, Mosè in Egitto, Semiramide e La donna del lago/Rodrigo. Al ROF di Pesaro è apparso in Sigismondo, Il viaggio a Reims, Mosè in Egitto e L’occasione fa il ladro.
Enea Scala ha cantato sui palcoscenici di Torino, Firenze, Napoli, Palermo, Geneve, Marseille, Montecarlo, Lyon, Parigi/Champs Elysees, Monaco di Baviera, Bruxelles, Anversa, dei Festival di Martina Franca, Montpellier, Glyndebourne, di Mosca (Bolsoi e Tchaikovsky Concert Hall), Londra (ROH e Barbican Center), Muscat, Toronto collaborando con direttori quali Bartoletti, Battistoni, Bisanti, Carignani, Ettinger, Haïm, López-Cobos, Luisi, Mariotti, Mazzola, Muti, Noseda, C. Rizzi, Rousset, Rustioni, Sacripanti e con registi come Bernard, Ceresa, Clement, Cucchi, Font, Grinda, Lescot, Michieletto, Py, Pountney, Vick, Villazon, Vizioli, Wake-Walker.
Fra i suoi impegni recenti e futuri Le chant sur la mort de Haydn con la Chicago Symphony Orchestra diretta da Riccardo Muti, Carmina Burana con l'Orchestre de Capitole, i debutti in Rigoletto a Marsiglia ed al Festival di Macerata, come protagonista del rossiniano Otello a Francoforte e de Les Contes d’Hoffmann alla Monnaie, Lucia di Lammermoor al Filarmonico di Verona, La Juive ad Anversa, il debutto all’Arena con Gianni Schicchi, Semiramide e Roberto Devereux alla Fenice, il suo debutto come Rodolfo ne La bohème a Marsiglia, Werther a Ghent, Armida, La traviata e Guillaume Tell a Marsiglia, Norma e Les Huguenots a Bruxelles, Manon ad Amburgo, Les Troyens a Colonia etc.
Lucio Gallo, baritono
Nato a Taranto, si è formato alla scuola di Elio Battaglia, sotto la cui guida si è diplomato al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino con lode.
Vincitore di numerosi concorsi, nazionali e internazionali (Conegliano Veneto, Francisco Vinas, Premio “Mira Fattori”), il suo prestigioso cammino artistico lo vede regolarmente ospite delle più importanti sale da concerto e dei più rinomati teatri del mondo, fra i quali: Metropolitan di New York, San Francisco Opera, Lyric Opera di Chicago, Covent Garden di Londra, Staatsoper, Musikverein e Konzerthaus di Vienna, Deutsche Oper, Staatsoper e Philharmonie di Berlino, Festival di Salisburgo, Opernhaus di Zurigo, Bayerische Staatsoper di Monaco, La Monnaie di Bruxelles, New National Theatre di Tokyo, Teatro Bolshoi di Mosca, Teatro alla Scala, Teatro Regio di Torino, Teatro dell’Opera e Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna.
Comunicato stampa
Emozionare, espandersi, educare.
Il Teatro Carlo Felice di Genova guarda al futuro con fiducia e annuncia il cartellone di Opere, Balletto, Concerti dei mesi di settembre-dicembre 2021, dedicato alla ricorrenza del trentennale dell’apertura del nuovo Teatro (18 ottobre 1991 - 18 ottobre 2021).
Dall’11 settembre 2021 fino al 5 gennaio 2022, tre nuovi allestimenti operistici, un balletto in prima rappresentazione assoluta e quattordici concerti sinfonico corali: in tutto 30 appuntamenti musicali nella città di Genova e sul territorio nazionale, dalla Liguria, al Piemonte, fino a Milano.
A Genova, il Teatro Carlo Felice punta a confermare l’affiatamento con il suo tradizionale pubblico, e a dialogare con quello nuovo all’insegna dello slancio sociale che, Teatro e Musica declinando, portano nell’anima ed nel cuore il respiro rigeneratore della Cultura.
presenta
NO(T)TE DI STELLE
Un grande evento multimediale e immersivo
dedicato al repertorio operistico
il 24 luglio a
TONES TEATRO NATURA
Cava Roncino di Oira Crevoladossola (VCO)
ore 21.30
con
Barbara Frittoli (soprano)
Ambrogio Maestri (baritono)
Francesco Pio Galasso (tenore)
Laura Verrecchia (mezzosoprano)
Antonio di Matteo (basso)
musiche eseguite da
Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Elisabetta Maschio
con la regia di Paolo Miccichè
le danzatrici di LINEAdARIA
e la partecipazione di Maddalena Calderoni (soprano)
prevendite:
https://www.diyticket.it/events/Musica/4530/notte-di-stelle
(LINEAdARIA)
Dopo il successo nel 2019 di un’Aida impreziosita da scenografie immersive – ultimo progetto operistico che ha chiuso, prima della pausa pandemica, un ciclo composto negli anni anche da opere come Tosca, Cavalleria Rusticana, e Turandot – a Tones on the Stones tornano i grandi progetti dedicati all’Opera riletti in chiave multimediale.
Mercoledì 14 luglio alle 20.00 al Teatro Comunale di Bologna
Reduce dalla vittoria a giugno della terza edizione del Premio Ópera XXI per la direzione della Lucia di Lammermoor all’ABAO Bilbao Ópera nel 2019, Riccardo Frizza torna sul podio dell’Orchestra del Comunale di Bologna, dopo diciassette anni, per un concerto in programma mercoledì 14 luglio alle 20.00 nel Teatro di Largo Respighi per il cartellone de “L’Estate del Bibiena 2021”.
Direttore musicale del festival Donizetti Opera di Bergamo, Frizza è considerato tra i più acclamati direttori d’orchestra della sua generazione ed è regolarmente ospite di teatri e festival nazionali e internazionali quali l’Opéra di Parigi, la Lyric Opera di Chicago, il Metropolitan di New York, la Bayerische Staatsoper di Monaco, il Teatro alla Scala di Milano, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Festival Verdi di Parma e il Macerata Opera Festival. Ha inoltre diretto compagini come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Gewandhausorchester di Lipsia e la Sachsische Staatskapelle di Dresda.
COMUNICATO STAMPA
Venezia, luglio 2021
Riccardo Muti ritorna al Teatro La Fenice
in programma musiche di Franz Schubert
«Un legame specialissimo lega la Fenice a Riccardo Muti: a lui fu affidato il compito di dirigere il concerto che sancì la riapertura del 2003, e quell’evento fu solo il tassello di uno straordinario mosaico di concerti che il maestro ci ha regalato negli ultimi cinquant’anni» Così Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico del Teatro La Fenice di Venezia, presenta l’attesissimo e ormai prossimo ritorno di Riccardo Muti nella sala veneziana.
Recuperando, come promesso, il concerto che era stato annunciato per lo scorso novembre, il maestro Muti tornerà sul podio del Teatro veneziano lunedì 12 luglio 2021 alle ore 20.00. Il concerto vuole celebrare le nozze d’oro della Fenice con Muti, cadendo a cinquant’anni – o meglio, vista la riprogrammazione, a cinquantuno – dalla sua prima apparizione a Venezia. E giunge ora più che mai atteso e di buon auspicio per ‘rispondere’ con l’emozione della grande musica al momento di estrema difficoltà che l’emergenza epidemiologica ha prodotto sulla città, sul comparto professionale della musica e su quello in generale dello spettacolo dal vivo. Il programma musicale del concerto vedrà Muti e l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini impegnati nell’esecuzione di musiche di Franz Schubert: l’Ouverture in do maggiore op. 170 im italienischen Stile (nello stile italiano) d 591 e la Sinfonia in do maggiore d 944 La grande.
Dal 17 luglio al 10 ottobre a Bassano del Grappa e nelle 22 città Palcoscenico
A OPERAESTATE LA MUSICA SPAZIA DALLA CLASSICA ALLA CONTEMPORANEA PASSANDO PER IL JAZZ
(Bassano del Grappa) Si apre sabato 17 luglio la nuova edizione di Operaestate Festival, la lunga rassegna estiva di Teatro, Danza, Musica, che dal centro di Bassano del Grappa, si allarga ad altri 27 comuni della Pedemontana Veneta. Con 98 titoli per 126 appuntamenti in 3 mesi, di cui 38 Prime Nazionali, Operaestate giunge alla sua 41^ edizione, intitolata Anno1 P.Q./Ecologie del Presente, dedicata da un lato a questo atteso periodo di Post Quarantena, e dall’altro alle esplorazioni delle ecologie del presente dal punto di vista dei molti artisti che partecipano al Festival.
Classica, jazz, opera, tra maestri e giovani musicisti, si alternano al Festival presenze e stili, andando ad abitare paesaggi naturali e ad intersecarsi con i linguaggi del teatro.
Al via le Celebrazioni per il centenario della scomparsa di Enrico Caruso organizzate dal Comitato nazionale presieduto da Franco Iacono e approvate dal Ministero della Cultura. Una serie di iniziative si svilupperanno nell’arco di tre anni con l’obiettivo di “restituire” al mondo l’immagine del grande tenore raccontandone le origini, la storia del suo successo e la straordinaria modernità che ha contribuito a renderlo ambasciatore nel mondo del repertorio dell’opera lirica italiana e della canzone napoletana.
L’avvio delle Celebrazioni è previsto il 25 luglio (ore 21) con un Concerto al Maschio Angioino dal titolo Bentornato Don Enrico firmato da Federico Vacalebre. Un concerto che vuole ricomporre idealmente la frattura tra il “tenorissimo”, così come veniva chiamato, e Napoli. La sua carriera partì con alcuni “fischi” al Teatro di San Carlo, per continuare, subito dopo con un trionfo a New York. Si ascolteranno tanti classici napoletani. Caruso ha infatti riscritto con la sua voce e la sua leggenda la canzone napoletana e le Celebrazioni partiranno proprio da questo.
A seguire sono previste una serie di iniziative raggruppate in tre categorie: Conversazioni, Espressioni ed Emozioni, Esposizioni, che si terranno nei luoghi “carusiani” per eccellenza: oltre Napoli, Lastra a Signa, Torre del Lago, Milano, Sorrento, Piedimonte Matese.
CONVERSAZIONI
Nell’ambito di questa sezione sono organizzate Giornate di studi al Museo Caruso di Lastra a Signa e al Teatro di San Carlo, dove in particolare, presso il Museo MeMus sarà offerto un itinerario attraverso cimeli e documenti su Enrico Caruso, la visione di estratti di film e l’anteprima del documentario sul tenore realizzato dal MAV di Ercolano a cura di Luigi Vicinanza. Sono previsti nel programma momenti convegnistici dedicati ai rapporti del grande Maestro con il Teatro alla Scala, con Arturo Toscanini, con Giacomo Puccini. Due eventi riguarderanno le due anime dell’indimenticato interprete, quella legata alla canzone napoletana, patrimonio dell’umanità, e quella legata alla musica lirica.
UNA NUOVA STAGIONE, UNA NUOVA AVVENTURA
Con la Sinfonia n. 2 di Mahler diretta da Jakub Hrůša si inaugura la stagione 2021/2022 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Otto appuntamenti con il Direttore Musicale Antonio Pappano e un cartellone ricco di nomi prestigiosi, di grandi interpreti e di interessanti debutti: l’Accademia riparte con 28 concerti sinfonici, 18 da camera e la Turandot in forma di concerto diretta da Pappano con Jonas Kaufmann.
Jakub Hrůša è il nuovo Direttore Ospite Principale dell’Istituzione
Il concerto di inaugurazione della Stagione Sinfonica (7 ottobre) verrà trasmesso in diretta da Rai Cultura su RAI5 e in diretta su RAI Radio 3.
Un carnet di proposte ricchissimo con ventotto concerti sinfonici, diciotto da camera, un’opera in forma di concerto e uno speciale concerto di Natale, due importanti tour europei, ventidue direttori tra i nomi più autorevoli del panorama internazionale – da Kirill Petrenko a Sir John Eliot Gardiner, da Daniele Gatti a Myung-Whun Chung e Daniel Harding – che si alterneranno sul podio, ai quali si aggiungono Philippe Herreweghe, Michele Mariotti, Lorenzo Viotti e Jaap van Zweden tra i debutti alla guida dell’Orchestra di Santa Cecilia in questa nuova stagione di concerti 2021-2022.
Grande soddisfazione per la nomina di Direttore Ospite Principale a Jakub Hrůša, da anni presenza costante nei concerti dell’Accademia, che dirigerà Orchestra e Coro nei concerti di apertura con una composizione simbolicamente foriera di speranza, la Sinfonia n. 2 “Resurrezione” di Mahler, e in un’altra produzione a giugno. Sir Antonio Pappano sarà alla testa della sua Orchestra e del suo Coro per otto concerti, il primo dei quali in programma a fine novembre con il Concerto per pianoforte n. 1 di Brahms, eseguito dal fuoriclasse Daniil Trifonov, e guiderà l’Orchestra in due tournée internazionali che faranno tappa nelle più prestigiose sale da concerto europee: al Musikverein di Vienna, alla Philharmonie di Monaco, alla Elbphilharmonie di Amburgo, al Palau de la Musica di Barcellona, alla Philharmonie di Parigi e al Barbican di Londra. Inoltre dirigerà un brano di rara esecuzione come la Messa di Gloria di Rossini, composizioni di Richard Strauss, Haydn, Bruckner (continuando il suo percorso dedicato al compositore austriaco), una serata dedicata alla Gran Bretagna (con brani di Vaughan Williams, Elgar, Britten) riservando la consueta attenzione anche alla musica contemporanea (con brani di Ambrosini, il Concerto per pianoforte di Adès eseguito da Kirill Gerstein e la Faust-Cantata di Schnittke, prima esecuzione a Santa Cecilia). A marzo, invece, dirigerà Orchestra e Coro – quest’ultimo istruito dal Maestro Piero Monti e che sarà presente in stagione in 12 produzioni –, nella Turandot di Puccini in forma di concerto per la prima volta eseguita a Santa Cecilia. Un evento unico che segnerà il debutto di Jonas Kaufmann nel ruolo di Calaf e quello di Sondra Radvanovsky nel ruolo di Turandot.
Stagione Lirica e Balletto 2021-2022
Stagione Sinfonica 2021-2022
Il programma dal 20 novembre 2021 al 22 ottobre 2022
La Stagione Lirica e Balletto e la Stagione Sinfonica 2021-2022 della Fondazione Teatro La Fenice sono state presentate oggi, martedì 6 luglio 2021,dal presidente della Fondazione Teatro La Fenice e sindaco della Città di Venezia Luigi Brugnaro (in collegamento web), dal sovrintendente e direttore artistico Fortunato Ortombina, dal direttore generale Andrea Erri, dal responsabile artistico delle attività di danza Franco Bolletta,da Maria Laura Faccini in rappresentanza della Regione del Veneto edalla vicepresidente di Marsilio Editore Emanuela Bassetti.
«Saluto a nome della città una stagione lirico-sinfonica e di balletto che si apre a tutto il territorio metropolitano - ha sottolineato il sindaco Luigi Brugnaro. La novità di quest'anno è cercare di attirare pubblico non solo da Venezia ma anche da tutto il Veneto. Il teatro, dopo la terribile pandemia, torna ad aprirsi alla gente. Il popolo veneziano è sempre stato un grande estimatore della lirica che, al contrario di quanto si crede, non è un genere d'élite. Il teatro si avvicina anche ai più giovani e infatti da sei anni stiamo conducendo un'operazione nelle scuole per raccontare ai bimbi l'esperienza del Teatro la Fenice. Per quanto riguarda il cartellone, il 20 novembre inaugureremo la stagione lirica con il Fidelio di Beethoven, una serata che dovrà restare memorabile e alla quale dovranno partecipare tutte le autorità del Veneto perché la musica e la cultura devono avere il sostegno di tutti e devono tornare a vincere. Confermiamo poi il concerto di Capodanno di cui vado fiero e che, come ormai da tradizione, sarà trasmesso in diretta Rai e stiamo lavorando di fare in modo che la prossima estate la Fenice possa tornare in piazza San Marco. Al di là del cartellone, ci sarà un sempre maggiore coinvolgimento delle aziende, intese come mondo del lavoro. E’un grande onore per me presiedere il Consiglio di amministrazione della Fondazione. La cultura cammina sulla solidità di bilancio e sui contratti di lavoro e questo teatro è uno tra i più performanti da questo punto di vista riuscendo ad autofinanziarsi con gli spettacoli. A breve renderemo pubblici i bilanci sia per dare lustro alle istituzioni che ci aiutano sia per mostrare quanto la Fenice, a sua volta, aiuti altri teatri. Infinevoglio rivolgere un ringraziamento a tutti i lavoratori del Teatro per l’impegno e la dedizione che stanno mettendo nel loro lavoro».
Comunicato stampa
TRE GRANDI TITOLI OPERISTICI PER L’AUTUNNO DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Con interpreti come Kristine Opolais, Luciano Ganci, Roberto De Candia, Chiara Amarù, Antonino Siragusa e Nicola Alaimo per tre produzioni firmate da Emma Dante, Rosetta Cucchi e Federico Grazzini
Sul podio Asher Fish, Nikolas Nägele e Piergiorgio Morandi
Dal 17 ottobre al 23 dicembre, con quattro repliche per ogni titolo
Il barbiere di Siviglia, Adriana Lecouvreur e La cenerentola. Riparte con tre celebrati allestimenti rispettivamente di Federico Grazzini, Rosetta Cucchi ed Emma Dante la stagione “Autunno all’Opera 2021” del Teatro Comunale di Bologna, che accompagnerà gli spettatori verso una totale ripresa delle attività a partire da gennaio, per la stagione 2022.
In occasione dei tre appuntamenti autunnali, la pianta della Sala Bibiena si presenta in una veste rinnovata. Il ridotto numero di posti è stato organizzato non solo tenendo conto del necessario distanziamento sociale e garantendo dunque la massima sicurezza, ma consentendo inoltre il miglior comfort possibile sia dal punto di vista visivo sia da quello acustico. Anche la diversificazione dei settori è stata pensata in maniera nuova, consentendo a ciascuno di trovare la soluzione più idonea per le proprie esigenze. Prezzi speciali dedicati ai minori di diciotto e trent’anni e ai maggiori di sessantacinque.
Si apre con il Rossini più celebre, quello del Barbiere di Siviglia, in scena dal 17 al 23 ottobre per quattro rappresentazioni complessive. Lo spettacolo è diretto da Piergiorgio Morandi. Federico Grazzini torna a riproporlo a Bologna dopo il successo della prima messa in scena del 2019. Sul palco sono impegnati Roberto De Candia come Figaro, Paola Leguizamon come Rosina, César Cortés, che si alterna con Pablo Martínez, nella parte del Conte di Almaviva, Marco Filippo Romano in quella di Bartolo e Andrea Concetti nei panni di Basilio. Completano il cast Laura Cherici (Berta) e Jacobo Ochoa (Fiorello). La presenza di alcuni giovani cantanti colombiani, Paola Leguizamon, César Cortés, Pablo Martínez e Jacobo Ochoa, segna la collaborazione del teatro felsineo con il Festival Internazionale di Musica di Cartagena, dove l’opera rossiniana verrà rappresentata nel gennaio 2022 all’interno della sedicesima edizione del festival, dedicata quest’anno al compositore pesarese ma bolognese di adozione, di cui il Teatro Comunale è da sempre portabandiera. Le scene sono di Manuela Gasperoni, i costumi di Stefania Scaraggi e le luci di Daniele Naldi. Presenting partner dello spettacolo è il Gruppo Hera.
Si prosegue con Adriana Lecouvreur di Cilea nell’allestimento che il Teatro Comunale di Bologna ha realizzato insieme a Rai Cultura nel febbraio scorso in forma di film-opera, e che ha riscosso un ottimo successo su Rai5. La produzione, firmata da Rosetta Cucchi, arriva finalmente in teatro con quattro recite dal 14 al 20 novembre, ripensata per lo spazio del palcoscenico e destinata questa volta a un pubblico presente in sala. Dirige Asher Fisch, già sul podio in occasione della realizzazione in forma di film. Anche il cast resta sostanzialmente invariato, a partire dalla protagonista: il grande soprano lettone Kristine Opolais. Insieme a lei sono impegnati Luciano Ganci nella parte di Maurizio e Veronica Simeoni in quelli della Principessa di Bouillon. Completano la compagine vocale Romano Dal Zovo (Principe di Bouillon), Gianluca Sorrentino (L’abate di Chazeuil), Elena Borin (Mad.lla Jouvenot), Aloisa Aisemberg (Mad.lla Dangeville), Luca Gallo (Quinault) e Stefano Consolini (Poisson). L’acrobata è Davide Riminucci. Unico nuovo interprete di questa ripresa il baritono Sergio Vitale, impegnato nella parte di Michonnet. Le scene sono firmate da Tiziano Santi, i costumi da Claudia Pernigotti, mentre le luci sono curate da Daniele Naldi. Le coreografie sono di Luisa Baldinetti, presente anche nella veste di ballerina, e i video di Roberto Recchia.