NUCCIO, FANALE, PETROVA, DI GIOIA E ARENA BRASS QUINTET AL SECONDO CONCERTO DI VERONA LIRICA, Teatro Filarmonico, Verona, domenica 04 novembre 2012, ore 16,30.


Per il secondo appuntamento con i suoi soci l’associazione Verona Lirica ha pensato ad un cast di giovani e promettenti cantanti, che hanno già all’attivo numerose esperienze nei più importanti teatri del mondo. Un teatro Filarmonico gremito di spettatori ha ospitato una serata ricca di emozioni, come sempre simpaticamente presentata da Davide Da Como. 


Ha aperto il concerto il baritono Donato Di Gioia, che ha sostituito Simone Piazzola indisposto ieri sera. Nell’arco della serata ha    interpretato:   ‘Ah, per sempre io ti perdei’,    dai Puritani di   Bellini, il duetto ‘Madamigella Valery’ col soprano Jessica Nuccio, da La Traviata di Verdi, l’aria della morte di Rodrigo dal  Don Carlo   di Verdi,   e ‘Vien Leonora’,  da La Favorita,  di Donizetti.    Il   pubblico ha apprezzato l’espressività del baritono, che ha ben scandito i testi ed offerto una prestazione canora ‘di cuore’. La sua voce si trova a suo agio soprattutto nelle note tendenti al registro tenorile, offrendo anche  un buon volume ed una buona tenuta vocale.

Il soprano palermitano Jessica Nuccio ha interpretato ‘Il sogno di Doretta’, da La Rondine di Puccini, sempre da La Traviata, l’aria ‘È strano…sempre libera’, applauditissima al termine, e Prendi, per me sei libero’, da L’elisir d’amore di Donizetti. Particolarmente notabile è l’espressività del suo volto mentre impersona le dame delle suddette arie. La giovane cantante offre a chi l’ascolta una mimica non indifferente che colpisce quanto la sua voce, molto acuta e fresca, che offre una buona potenza nelle note più alte, cantate con slancio, e che sta crescendo anche nelle note centrali.

 Il tenore Paolo Fanale ha regalato al suo pubblico l’aria ‘Una furtiva lagrima’ tratta ancora una volta da L’elisir d’amore, da Roméo et Juliette di Gounod ‘Ah leve toi soleil’, Che gelida manina’da La Bohéme di Puccini, e ‘Dalla sua pace’dal Don Giovanni di Mozart. Questo giovane cantante ha una spigliatezza non indifferente nell’interpretare arie difficili e si illumina quando si rivolge al pubblico. La sua voce ha un bel colore molto chiaro ed offre anche una potenza non trascurabile, nonostante la giovane età. Ma sicuramente crescerà ancora quanto a corposità ed agilità.

Il giovane mezzosoprano Olesya Petrova ha stupito il pubblico con la sua prima apparizione italiana. Ha interpretato ‘Acerba voluttà’ da Adriana Lecouvreur di Cilea, da Samson et Dalila di Saint-Saens ‘Mon coeur s’ouvre à ta voix’ e da Cavalleria Rusticana di Mascagni ‘Voi lo sapete o mamma’. Sicuramente è dotata di uno strumento vocale molto potente, pieno e morbido. Tende  ad assumere un suono più cupo e particolarmente scuro nelle note più gravi. Ben eseguiti i pianissimo, ha espresso il meglio della sua vocalità nel registro più acuto.
Degnamente accompagnati al piano gli artisti della serata da una eccellente Patrizia Quarta, che ha fornito in maniera brillante, puntuale e a dir poco ‘orchestrale’, ben più di una base per le arie ascoltate dal pubblico. Un piacere ascoltarla, oltre che vedere quanta passione esprime mentre sfiora o lambisce con intensità i tasti del suo strumento.

Ad integrare i momenti canori con i suddetti artisti, il simpatico e brillante quintetto di ottoni Arena Brass Quintet, che ha letteralmente intrattenuto gli astanti con brani tratti dalle colonne sonore del grande compositore Nino Rota ed altri ispirati al jazzista Henghel Gualdi, celebre in Italia soprattutto negli anni ’60-’70 per aver accompagnato con la sua band Louis Armstrong ai tempi della sua venuta nel nostro paese. Ben eseguito anche un brano da 'West side story' di Bernstein, per poi divertire con una commistione tra gospel e polifonia col brano ‘When the saints…hallelujah’, che unisce il tema del noto canto americano, con la celebre ‘Halleluljah’ di Händel. Molto applauditi per la pregevole esecuzione, hanno anche accompagnato ‘sonoramente’ gli artisti che lasciavano il palco al termine della serata.

Ospite speciale presente in sala il soprano Katia Ricciarelli, che è stata premiata per la sua carriera ed ha rivolto un saluto affettuoso e ricco di ricordi dei passati successi veronesi al suo pubblico. Premiati anche gli artisti che si sono esibiti con un ricordo della partecipazione, la serata è stata lungamente applaudita da un pubblico nuovamente soddisfatto. Per info sulle iscrizioni www.veronalirica.com
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LA WALLY – CATALANI, TIROLER LANDESTHEATER, INNSBRUCK, venerdì 02 novembre 2012, ore 19,30



 

Questa celeberrima opera di Alfredo Catalani fu composta tra il 1889 ed il 1891, ispirata al romanzo ‘Die Geier-Wally  di Wilhelmine von Hillern del 1875. Con libretto del grande Luigi Illica, oggi trova più facilmente collocazione nei teatri d’Oltralpe, piuttosto che in Italia. E proprio nel delizioso Tiroler Landestheater di Innsbruck è in programmazione questo dramma lirico, ambientato guarda caso in Tirolo, ove il compositore di Lucca si recò a suo tempo per meglio osservare gli usi e i costumi locali. Con  un buon successo andò in scena il 20 gennaio 1882 al Teatro alla Scala.

 
Il regista Johannes Reitmeier insieme alla drammaturga Susanne Bieler, ed allo scenografo Thomas Dörfler hanno creato una produzione moderna, ma mai in modo eccessivo, ove protagonista assoluto è il ghiaccio, con le sue lastre dai riflessi azzurrini che fanno da sfondo fisso, su cui si muovono elettronicamente i vari ambienti solo accennati, fatta eccezion per la casa dell’austero padre Stromminger, presente effettivamente nel primo atto. In ausilio alle scene fisiche, anche un video proiettore che sottolinea alcuni contenuti della trama. Del tutto di fattura tirolese anche i deliziosi costumi di Michael D. Zimmermann, che hanno ben vestito interpreti e coro, lasciando al pubblico la gioia di immergersi completamente nell’ambientazione locale.
Il soprano Susanna von der Burg ha il carattere ed il temperamento giusti per interpretare la volitiva figlia di Stromminger, Wally. La sua voce ha un ottimo volume, un timbro pieno ed è capace di ben sostenere le note più acute, unitamente ad una notevole grazia, richiesta nei momenti più delicati. La sua aria ‘Ebben? Ne andrò lontana’ ha strappato meritati applausi per convinzione,  capacità interpretativa, e per l’emozione che ha trasmesso. La sua scioltezza sul palco è stata particolarmente evidente anche nel secondo atto, durante la festa a Sölden, nella scena del bacio con Hagenbach.
Grandissimi applausi ha ricevuto Paulo Ferreira, al suo debutto nel ruolo di Giuseppe Hagenbach in questa produzione. La sua voce tenorile molto spinta ha entusiasmato il pubblico in sala, buone le doti attoriali, così come l’intesa col personaggio di Wally. Molto intensa la sua interpretazione nell’ultimo atto di ‘Oh! Come  furon lunghi i dì’e dell’aria Vieni vieni una placida vita in duetto con Wally, prima del tragico finale.
Una autentica ovazione ha accompagnato l’uscita sul palco di Susanne Langbein nei panni del claudicante amico Walter. Pur con qualche piccola pecca di pronuncia, la sua interpretazione ha convinto come la sua voce chiara ed acuta. Ben eseguita la ‘Canzone dell'edelweiss’ e molto buona è parsa la sua intesa in scena col soprano Susanna von der Burg.
 
Vincenzo Gellner aus Hochstoff è stato impersonato da Bernd Valentin. Il baritono ha ben interpretato l’uomo disperatamente innamorato e pronto a tutto, grazie anche alla sua voce che è in grado di produrre un colore chiaro/scuro molto interessante. Ben hanno figurato il vecchio padre Stromminger, Marc Kugel, anche se talvolta la sua voce è stata sovrastata dall’orchestra; Afra, ben cantata dal mezzosoprano Melanie Lang, dotata di una voce calda e molto disinvolta sul palco; e ben recitato e cantato anche il ruolo del soldato Johannes Wimmer, davvero simpatico in scena.
Particolarmente bravo il Coro del Tiroler Landestheater, che ha ben cantato con buona dizione ogni sua parte e prestato buona presenza scenica, coadiuvata dalla ricchezza dei costumi.
L’orchestra sinfonica tirolese di Innsbruck ha fornito una prestazione davvero pregevole sotto la direzione del bravo Maestro Vito Cristofaro. Il gesto è sicuro, molto chiaro, non ha bisogno di sbracciarsi tanto perché i suoi musicisti lo seguano. La buona acustica del teatro ha consentito di gustare a pieno le note dirette dal Maestro italiano con precisione e sensibilità nei quattro atti dell’opera. Omaggiato dal pubblico con molti applausi, ha salutato insieme al cast gli appassionati che per molti minuti hanno esternato la soddisfazione per aver assistito ad una bella produzione, in una magnifica serata tirolese.
MTG
 
 
LA PRODUZIONE
Regia                                     Johannes Reitmeier
Direttore d’orchestra           Vito Cristofaro
Scene                                     Thomas Dörfler
Costumi                                 Michael D. Zimmermann
Luci                                        Johann Kleinheinz
 
GLI INTERPRETI
 
Stromminger                         Marc Kugel
Wally                                     Susanna von der Burg        
Giuseppe Hagenbach           Paulo Ferreira
Vincenzo Gellner                  Bernd Valentin
Afra                                      Melanie Lang
Walter                                   Susanne Langbein  
Alter Soldat                           Johannes Wimmer
 
Chor des TLT & Extrachor des TLT

Tiroler Symphonieorchester Innsbruck

 
 
 
 

 

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DO RE MI …. PRESENTO – intervista a … FIORENZA CEDOLINS

Nei miei ricordi c'è il pubblico di tutto il mondo e l'affetto che può dimostrare!

Quando si pensa al nome di Fiorenza Cedolins, il cuore di tutti gli appassionati ed intenditori di Opera lirica sussultano. Un’artista straordinaria, nata in Friuli, la cui voce meravigliosa, sin dal suo debutto nel 1992 al Carlo Felice di Genova, ha conquistato i teatri e i critici di tutto il mondo e continua a riscuotere successi e ad ottenere trionfi memorabili ad ogni sua interpretazione. Diretta dai più grandi maestri della bacchetta, si muove in un repertorio operistico di ampio raggio e le sue incisioni discografiche sono innumerevoli. Coltiva svariati interessi e, tra un volo ed un altro verso altre spettacolari produzioni, si concede un po’ di tempo per rispondere alle mie domande con garbo, gentilezza, serenità, e tanta disponibilità

Come descriverebbe la Sua voce a chi non la conosce?

Potrei definirmi un soprano falcon, con propensione lirica, lirico - spinto ma con la capacità di modulare la voce dagli estremi pianissimo fino al pieno volume. Sufficiente coloratura ed estensione che mi consentono di affrontare il repertorio dal Belcanto Italiano alla Wagner. Prima regola nel mio modo di porgere: morbidezza unita a pienezza di suono.

Come descriverebbe gli inizi della Sua carriera e cosa l’ha portata a intraprenderla?

Molto difficile. In famiglia non esisteva nemmeno l'idea del professionismo artistico e i mezzi economici erano molto scarsi. Ho seguito semplicemente la mia vocazione ed il mio istinto. Grande fortuna: essere assunta nel Coro del Teatro Verdi di Trieste già a 21 anni. Da lì, e dagli altri Teatri dove ho prestato la mia collaborazione nel Coro, ho avuto ristoro economico fondamentale e insegnamento professionale insostituibile.

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FRESCHE NOTE - DVD - La Bohème, Salzburger Festspiele 2012, Salzburg



(Anna Netrebko · Piotr Beczala, Nino Machaidze · Massimo Cavalletti, Alessio Arduini · Carlo Colombara,   Wiener Philharmoniker · Daniele Gatti)

Questa nuovissima produzione andata in scena quest’estate tra luglio ed agosto a Salisburgo, sarà disponibile in DVD a partire dal prossimo mese di novembre sul mercato internazionale. Un allestimento scenico coloratissimo che vede la collaudata coppia artistica regista-costumista, Damiano Michieletto e Carla Teti, come ideatori di ambientazione e costumi assolutamente contemporanei, e naturalmente molto eccentrici, come ci hanno abituati da tempo. 

Qui i protagonisti delle lacrimevoli vicende bohémien sono dei giovani ragazzi dei nostri tempi, da jeans e maglietta, cappellini colorati, calze a rete, ecc. Le vicende si dipanano davanti ad una gigantesca finestra spalancata sul palco che fa da sfondo fisso, su cui si alternano man mano scatoloni, carrelli del supermercato, materassi colorati e oggetti vari. Oppure miniature di edifici parigini stilizzati, carte geografiche gigantesche, chioschetti ambulanti, e chi più ne ha ne metta. Il tutto in un profluire di colori e luci intense. A ciò si aggiunge un cast davvero stellare, che ha entusiasmato coloro che hanno goduto di questo spettacolo dal vivo: Piotr Beczala nei panni di Rodolfo, tenore che si è esibito in Europa e negli Stati Uniti sempre con grande successo, la diva Anna Netrebko, una Mimì intensa ed emozionante, che in questo ruolo sembra profondamente a suo agio, Massimo Cavalletti, Marcello, che ha lavorato in prestigiosi teatri internazionali, dalla Scala di Milano al MET di New York, nonché in Oriente; e Nino Machaidze, nel ruolo di Musetta, altra stella internazionale della lirica molto amata dal pubblico. A costoro si uniscono i bravi Alessio Arduini, ossia Schaunard, Carlo Colombara, alias Colline, Davide Fersini, che interpreta il padrone di casa Benoît, Peter Kálmán, Alcindoro, e Paul Schweinester, Parpignol. Artisti ben preparati, dotati di ottime capacità interpretative e canore, degnamente diretti dalla bacchetta del grande Daniele Gatti, alla guida dei Wiener Philharmoniker, i quali non hanno certo bisogno di presentazione.  Per chi fosse incuriosito da questo spettacolo innovativo ed originale,  e fosse interessato ad una Bohème diversa e fuori dagli schemi della tradizione scenica, è sicuramente un DVD da non perdere, ed aggiungere alla propria collezione.

MTG






RANCATORE E NANASI INAUGURANO LA STAGIONE SINFONICA AL TEATRO RISTORI, VERONA sabato 20 ottobre 2012, ore 20,00 (replica 21 ottobre alle 17,00)



Un prezioso scrigno musicale è sito nel cuore della città nota in tutto il mondo per la sua Arena: il Teatro Ristori. Da poco tornato a nuova vita, ha ospitato ieri sera il concerto inaugurale della stagione sinfonica dell’orchestra areniana, dopo il concerto di gala tenutosi la sera prima. Protagonisti il soprano Desirée Rancatore, ormai consacrata a livello mondiale tra le regine della lirica italiana, ed il direttore d’orchestra Henrik Nánásiche recentemente è stato nominato direttore musicale della Komische Oper di Berlino per la stagione 2012-13.


Il programma eseguito in serata ha previsto, nell’ordine: di Wolfgang Amadeus Mozart, arie da concerto per soprano e orchestra: ‘Et incarnatus est’, dalla Messa in do minore, e ‘Se tutti i mali miei’, tratta da Metastasio e scritta a soli 14 anni durante un soggiorno a Roma. Di Joseph Haydn, l’orchestra ha eseguito la Sinfonia n. 88, una delle composizioni che furono destinate al pubblico parigino, e nella seconda parte la Sinfonia n. 4 di Ludwig van Beethoven, non nota come le altre, ma che è considerata comunque una pagina musicale raffinata e di gradevole ascolto. Era prevista anche la splendida e difficile aria di Mozart ‘Ah, se in ciel, benigne stelle’, ma il pubblico è stato avvisato che per lieve indisposizione del soprano non sarebbe stata eseguita. 
Nonostante ciò, Desirée Rancatore ha fornito una performance pregevole ed è riuscita comunque a dar prova di grande padronanza tecnica, dominio della emissione vocale, evidenziando le varie sfumature del suo strumento e mostrando anche un colore ricco e corposo nel registro medio, nonché grande intensità nell’interpretazione. Anche in questo caso, il pubblico è rimasto molto colpito dalla sua performance ed ha continuato ad applaudire senza sosta tra una apparizione sul palco e l’altra.

Davvero in grande spolvero l’Orchestra dell’Arena di Verona, grazie anche alla conduzione del Maestro Henrik Nánási. Il direttore d’orchestra non lascia mai nulla al caso, accompagna le note in modo molto evidente ed il suo gesto è sempre ben recepito dai musicisti. Molto scenografico anche il suo modo di condurre, quasi a ‘danzare’ sulle note dei sommi Mozart,  Haydn e Beethoven,  ha regalato all’orchestra un colore ed una dinamicità di suoni squisiteLungamente applaudito, il maestro è stato chiamato più volte sul palco a raccogliere i frutti di quanto seminato.
Il teatro Ristori offrirà altri tre concerti dedicati a questi sommi esponenti del classicismo viennese fino a fine novembre. Poi la stagione proseguirà al Filarmonico.
MTG

FRESCHE NOTE – DON GIOVANNI, MOZART



(D'Arcangelo, PisaroniDamrau, DiDonato, Villazón, Erdmann, Mahler Chamber Orchestra, Nezét- Séguin)

In cofanetto da 3 CD, uscito lo scorso 7 settembre.
Questa registrazione in studio dell’opera di Wolfgang Amadeus Mozart che narra la parabola discendente, fino agli inferi, del famoso libertino, presenta un cast eccezionale formato da autentiche stelle della lirica internazionale.


Ildebrando d’Arcangelo, Don Giovanni, ha debuttato proprio con questa opera come vincitore del prestigioso concorso internazionale Toti dal Monte di Treviso, e ad oggi può vantare collaborazioni con i più grandi direttori d’orchestra del mondo. La tedesca Diana Damrau, nel ruolo di Anna, è un soprano di comprovata esperienza nei ruoli mozartiani, ed ha cantato nei più importanti teatri d’Opera internazionali; per non parlare dell’americana Joyce Di Donato, alias Elvira, vincitrice proprio quest’anno del prestigioso Grammy Award americano per la categoria Best Classical Vocal Solo.  Da notare anche la brava tedesca Mojca Erdmann, Zerlina, che ha debuttato l’anno scorso proprio in questo ruolo al MET di New York, nonché Luca Pisaroni e Rolando Villazón, rispettivamente nei ruoli di Leporello e Don Ottavio. Tutti dotati di bellissime ed interessanti voci, questi brillanti artisti ci regalano una buona prova canora e sono ben diretti dal giovane canadese Yannick Nézet-Séguin, che proprio questo mese è stato nominato direttore musicale della straordinaria Philadelphia Orchestra. Un cofanetto davvero interessante per godersi questo capolavoro del genio salisburghese in versione integrale.


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DO RE MI…PRESENTO – intervista a … AMARILLI NIZZA

'La famiglia è la mia base, il mio equilibrio'

Forse non tutti sanno che tra le antenate del soprano milanese Amarilli Nizza, vanto della lirica italiana in tutto il mondo, figura niente meno che la cantante che fu di ispirazione per Pyotr Ilyich Tchaikovskji ed amica dello Zar di Russia, Medea Mei Figner. Da lei ha certamente ereditato un talento straordinario, una presenza scenica impressionante, una voce ricca, piena, potente e tale da poter interpretare un vastissimo repertorio operistico. I teatri più importanti la cercano ed il pubblico la adora. Una persona molto disponibile e gentile, che tra un impegno e l’altro mi concede questa intervista con tanta simpatia e spontaneità.

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FRESCHE NOTE : AVI AVITAL - BACH, TRASCRIZIONI PER MANDOLINO



Questo giovane mandolinista nato a Beersheba, in Israele, ha anche un po’ di Italia nella sua formazione artistica. Perfezionatosi al conservatorio ‘Pollini’ di Padova infatti, si è già esibito sul nostro territorio nazionale, oltre che in ambiti internazionali di prestigio, in Europa e oltreoceano. Si è fatto apprezzare per la grande sensibilità musicale e perizia virtuosistica, unitamente allo straordinario modo in cui, col suo mandolino, riesce sempre a regalare al pubblico momenti di vera poesia in note. È stato anche nominato come miglior solista ai prestigiosi Grammy Awards americani nel 2010. In questo CD, uscito il 4 settembre in Italia, Avi Avital interpreta alcuni capolavori di Johan Sebastian Bach trascritte per le corde del suo mandolino. Anche in questo caso, la sua tecnica è davvero notevole, intensa è l’interpretazione, davvero godibile il risultato.


BRANI:

di Johann Sebastian Bach (1685-1750)

1. Conc. per clavic..: BWV 1052 in re min. 1 Allegro   2 Adagio   3 Allegro
 Mandolino: Avi Avital  – Orchestra: Kammerakademie Potsdam 

2. Conc. per clavic..: BWV 1056 in fa min.  1 Allegro moderato   2 Largo   3 Presto
Mandolino: Avi Avital  – Orchestra: Kammerakademie Potsdam

3. Conc. per vl.: BWV 1041 in la min.   1 Allegro   2 Andante   3 Allegro assai
Mandolino: Avi Avital  – Orchestra: Kammerakademie Potsdam

4. Son. per fl. e b.c.: BWV 1034 in mi min.1 Adagio ma non troppo. 2 Allegro. 3 Andante. 4 Allegro
Mandolino: Avi Avital – Tiorba: Ophira Zakai  - violoncello: Ira Givol -  clavicembalo: Shalev Ad-El








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DO RE MI…..PRESENTO – intervista a DESIRÉE RANCATORE

‘Sono grata al pubblico che mi sostiene ogni giorno’.

Se la storia dell’Opera del nostro paese ha potuto da sempre annoverare grandi personaggi tra le cantanti liriche, un nome che sicuramente fulgido risplende oggi nel firmamento delle nostre stelle operistiche è quello dell’incredibile soprano Desirée Rancatore. Le acrobazie della sua voce fanno sognare gli appassionati melomani, ed i suoi innumerevoli successi sono ormai storici, difatti ha cantato nei più importanti teatri del Mondo. Una persona che rispecchia a pieno la sua città d’origine, Palermo: solare, allegra, che ama stare con la gente e non si risparmia nell’arricchire le risposte con dovizie di particolari ed aneddoti simpatici. Un vero piacere ascoltarla, oltre che sul palco, anche nella vita di tutti i giorni.

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FRESCHE NOTE - VALENTINA LISITSA, LIVE AT THE ROYAL ALBERT HALL (19 giugno 2012)



Questa talentuosa pianista ucraina ha iniziato a suonare il pianoforte quasi in fasce ed ha eseguito il suo primo concerto solistico alla sorprendente età di quattro anni. Ha studiato al conservatorio di Kiev e vinto numerosi premi che ne sanciscono l’abilità tecnica ed interpretativa. In questo nuovo CD, uscito lo scorso 17 luglio, viene proposto lo straordinario concerto tenutosi a Londra il 19 giugno nella prestigiosa Royal Albert Hall, con una serie incredibile di brani celebri dei più grandi compositori dal ‘700 al ‘900. Per chi vuole gustare ex novo la magia della serata e per chi vuole riviverla, un disco imperdibile.


BRANI:

1.  Preludi op.23: n. 5 in sol min.
Sergei Rachmaninov (1873-1943)
2. Bagatelle: WoO 59 in la min. "Per Elisa"
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
3.  Grandi studi da Paganini S.141: n. 3 La campanella in sol diesis min.
Franz Liszt (1811-1886)
4.  Preludi op.32: n. 5 in sol magg.
Sergei Rachmaninov (1873-1943)
5.  Notturni: n. 2 in mi bem. magg. op.9/2
Frédéric Chopin (1810-1849)
6.  Poèmes per pf.: op.32 n. 1 in fa diesis magg.
Alexander Scriabin (1872-1915)
7.  Poèmes per pf.: op.32 n. 2 in re magg.
Alexander Scriabin (1872-1915)
8.  Preludi op.32: n.12 in sol diesis min.
Sergei Rachmaninov (1873-1943)
9.  Son. per pf.: n.14 in do diesis min. op.27/2 "Chiaro di luna"
   1 Adagio sostenuto
   2 Allegretto e trio
   3 Presto agitato
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
10.  Preludi op.32: n.10 in si min.
Sergei Rachmaninov (1873-1943)
11.  Notturni: n.13 in do min. op.48/1
Frédéric Chopin (1810-1849)
12.  Studi da concerto (1848): n. 3 Un sospiro
Franz Liszt (1811-1886)
13.  Studi op.42: n. 3 in fa diesis min.
Alexander Scriabin (1872-1915)
14.  3 Sogni d'amore op.62 S.541 (Liebesträume): n. 3 in la bem. magg. (O lieb, so lang)
Franz Liszt (1811-1886)
15.  Etudes-Tableaux op.39: n. 6 in la min.
Sergei Rachmaninov (1873-1943)
16.  Notturni: n. 8 in re bem. magg. op.27/2
Frédéric Chopin (1810-1849)








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DO, RE, MI..PRESENTO – INTERVISTA A SILVIA DALLA BENETTA

‘Canto perché amo cantare…’.

Non c’è frase più azzeccata per comprendere una persona davvero speciale che ha conquistato e conquista continuamente il cuore di centinaia di persone ogni volta che sale su di un palcoscenico. Silvia Dalla Benetta, soprano vicentino, è una delle più apprezzate cantati d’Opera che il nostro paese possa vantare in tutto il mondo attualmente. Reduce dai successi di Traviata a Torre del Lago e precedentemente a Firenze, ci concede il suo tempo tra un impegno e l’altro della sua vita più che frenetica, come capita spesso ad artisti del suo calibro. È in grado di mettere subito a proprio agio l’interlocutore con cui si trova, è una persona davvero genuina e spontanea, come se ne trovano gran poche al giorno d’oggi. In un’atmosfera molto amichevole risponde con scioltezza a tutte le domande con spontaneità e semplicità, sempre ricca di particolari e molto serenamente, anche tra una risata e l’altra, a seconda dell’argomento trattato.

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