Uscito da pochissimi giorni questo album ci porta nel fascino della musica romantica con due pezzi da novanta: Berlioz e Liszt. Al primo è innanzitutto dedicata l'esecuzione del poema sinfonico che in realtà ha il titolo completo diEpisodi della vita di un artista, sinfonia fantastica in cinque parti, op.14. E’ sicuramente la composizione più nota del musicista francese, che viene considerata tutt’oggi innovativa e piena di spunti unici e particolari, considerando la sua prima esecuzione datata nel lontano 1830, poiché si distacca alquanto dalla tipica musica dell’epoca.I suoi cinque episodi, ‘Fantasticherie – Passioni’ , ‘Un ballo’, ‘Scena campestre’, ‘Marcia al supplizio’, e ‘Sogno di una notte di sabba’, ci raccontano proprio una storia ben dettagliata da Berlioz stesso nel programma che la accompagna: un épisode d’une vie d’artiste appunto, nel suo titolo originale. Ogni singolo episodio musicale è spiegato come il racconto dei sentimenti, delle speranze e delle delusioni, causate da un fantomatico artista che si innamora di una donna e prova passioni profonde miste ad altrettante delusioni, poiché non vede ricambiato il suo sentimento, e pertanto assume dell’oppio per lenire le sue sofferenze. Sembra ovvio il riferimento autobiografico all’aver conosciuto l’attrice Harriet Smithson, sua futura moglie, ed aver provato un fortissimo sentimento che qui viene esasperato alla massima potenza. La figura femminile rappresenta l’idea fissa che ricorre per tutto il poema come motivo portante tradotto in note. Bellissimo il valzer del secondo movimento, strepitosa e carica di pathos la Marcia al supplizio, ove il protagonista sogna di venire condotto per aver causato la morte dell’amata, e magnifico il finale ove sembra di vedere proprio le streghe che sfilano davanti a noi nella loro danza demoniaca. Barenboim dà risalto a tutte queste sensazioni con la sua Divan Orchestra, capolavoro di competenza musicale ed unione culturale, che convince in egual misura con Le préludes di Liszt, nella seconda parte di questo CD. Quest’altro poema sinfonico è composto da un unico movimento, in cui comunque sono presenti l'Introduzione, l'Allegro maestoso, l'Allegretto pastorale e l'Allegro marziale. Fu rimaneggiato a più riprese tra il 1844 ed il 1856, anch’esso accompagnato da un programma esemplificativo, che in questo caso pare ispirato alle Nouvelles méditations poétiques di Lamartine. La vita è un lunghissimo preludio verso qualcosa di costantemente atteso dall’uomo, che quindi prova ad isolarsi nello spensierato mondo campestre, fatto di suoni placidi, calma, malinconia,. Ma non resiste a lungo e quindi al richiamo della tromba corre via ancora una volta verso nuovi pericoli ed anche verso l'inevitabile destino della morte. Un’altra esecuzione puntuale ed attenta da parte di Daniel Barenboim, un CD vivamente consigliabile, perché no, anche nei pomeriggi estivi di relax!