DUE CHIACCHIERE AL VOLO CON IL MAESTRO FRANCESCO IVAN CIAMPA PRIMA DEL RIGOLETTO A TREVISO E PADOVA

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Il Maestro Francesco Ivan Ciampa, avellinese classe 1982, diplomato in Direzione d’orchestra, Composizione e Strumentazione per banda presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, si è poi perfezionato nelle più importanti Accademie e Scuole Nazionali ed Internazionali sotto la guida autorevole di Maestri quali Carlo Maria Giulini e Bruno Aprea.

Annovera collaborazioni con il Maestro Antonio Pappano ed il Maestro Daniel Oren.

Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il primo Premio Nazionale delle Arti edizione 2010/2011 e il primo premio assoluto del I Concorso Nazionale per Direzione d’orchestra dal M.I.U.R

Ha diretto ed è regolarmente invitato a dirigere grandi produzioni operistiche e concerti presso i teatri più importanti del mondo tra cui Covent Garden – Royal Opera House, Bayerische Staatsoper di Monaco, Deutsche Oper di Berlino, Arena di Verona, Staatsoper di Hamburg,Teatro di San Carlo, Teatro Regio di Parma, Teatro alla Fenice di Venezia, Teatro Regio di Torino e Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e molti altri.

Numerose grandi orchestre sono state sotto la sua guida in concerto e adesso si appresta a dirigere Rigoletto di Verdi presso a Padova e Treviso per il 'Teatro Stabile del Veneto', con debutto in streaming alle ore 17,00 di domenica 20 dicembre.

Lo incontriamo per due chiacchiere al volo prima delle festività natalizie.

Innanzitutto una domanda piuttosto ovvia in questo periodo. Stiamo attraversando un momento storico in cui il mondo dello spettacolo è fortemente penalizzato e solo alcuni fortunati possono continuare il proprio lavoro, grazie anche alla tecnologia ed ai nuovi modi di diffusione degli spettacoli. Lei come lo sta vivendo?

Questa fermata, grande punto coronato, ci obbliga tutti ad un grande senso si responsabilità e rispetto. Il mondo del teatro ha subito enormi difficoltà, e con esso tutto il pubblico che ha gioito e goduto dell’arte dello spettacolo dal vivo.

È una fortuna riuscire, in ogni modo, a fare Musica, Opera e per questo mi sento fortunato e sento di ringraziare tutti gli sforzi che si fanno pur di far sentire la voce dell’arte.

Sta per dirigere Rigoletto a Padova e Treviso in questa nuova veste semiscenica e senza audience; cosa cambia quando non c’è un pubblico ad assistere, oppure per lei non c’è alcuna differenza e l’entusiasmo è lo stesso?

Il pubblico è personaggio protagonista di ogni opera.

Ci si rivolge a lo pubblico, si cercano emozioni per il pubblico, si sogna per la condivisione di una emozione. L’arte nasce dall’uomo, per l’uomo attraverso l’ispirazione divina.

La sua carriera si profila lunga e piena di successi visto il suo percorso già entusiasmante; cosa le piacerebbe davvero raggiungere ed in quali altri teatri ha desiderio grande di lavorare?

Ho avuto la gioia e la fortuna di fare musica nei teatri più belli e grandi del Mondo. Ma la felicità più assoluta resta sempre quella di aprire una partitura e plasmarla, crearla attraverso la ricerca dei suoni, innamorarsi di essa e restituirla filtrata dalla propria anima.

Sta per terminare il 2020, cosa si aspetta dal prossimo anno e quali progetti ha in cantiere? Vuole fare un augurio speciale a chi la sentirà dirigere in vista delle prossime Feste?
Non sono una persona che fa progetti, cerco sempre di lavorare e studiare, di stimolare la mia curiosità su tutto, e ogni cosa che scopro la riverso nel mio mondo sonoro.
Auguro a tutti di riprendere in mano la nostra vita, di tornare a gioire delle piccole cose, di eliminare tutto il superfluo e di riempire il nostro sacco di doni con amore e bellezza.

E ci uniamo con speranza all'augurio del Maestro con un grande in bocca al lupo per i suoi prossimi impegni.

Maria Teresa Giovagnoli