COMUNICATO STAMPA
Rottanova di Cavarzere, 13 marzo 2017
A quasi cinquant’anni dalla morte del grande direttore d’orchestra Tullio Serafin, nasce nel suo paese natale un archivio storico che raccoglie materiale e testimonianze artistiche a egli appartenute, grazie alla volontà e lungimiranza di Andrea Castello, che ne è il presidente, e i pronipoti del maestro Serafin: Jacopo Conte con la carica di vicepresidente e Federica Conte.
Riassumere in poche battute l’intensa vita e le numerosissime esperienze artistiche del maestro Tullio Serafin risulta arduo e limitante. Nacque a Rottanova di Cavarzere (Venezia) ma già in giovane età si trasferì a Milano dove iniziò a suonare la viola nell’orchestra del Teatro La Scala diretta da Arturo Toscanini. Non ancora compiuti vent’anni esordì come direttore nel L’Elisir d’Amore, con lo pseudonimo di Alfio Sulterni. Da quel momento ricoprì sempre importanti cariche artistiche: direttore musicale e artistico al Teatro La Scala di Milano, direttore del repertorio inglese, russo, italiano, spagnolo al Metropolitan di New York (1924-1934) e direttore principale e artistico al Teatro dell'Opera di Roma (fino al luglio del 1943). Nell’agosto del 1913 venne chiamato dal tenore Giovanni Zenatello a Verona per dirigere l’orchestra nell’Aida di Giuseppe Verdi, in occasione del primo festival “areniano” dando inizio alla celeberrima rassegna. Durante la sua lunghissima carriera diresse oltre al normale repertorio operistico del 700-800, melodrammi di compositori a egli contemporanei. Si distinse anche per le sue capacità di talent scout, tra i quali Maria Callas, Edgardo Gherlinzoni, Gino Bechi, Nicola Rossi-Lemeni, Tito Gobbi e molti altri. Morì a Roma nel febbraio del 1968.